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Mercedes sugli scudi sul circuito dell’Hungaroring: ad aggiudicarsi il Gran Premio d’Ungheria, giunto alla trentunesima edizione, è stato Lewis Hamilton. Quello in terra magiara è la quinta vittoria stagionale e la quarantottesima in carriera per il pilota inglese. Si tratta di una vittoria pesantissima in ottica mondiale: con il successo di oggi, infatti, Hamilton perfeziona il sorpasso in classifica piloti sul compagno di squadra, Rosberg, conquistando la testa del mondiale per la prima volta dall’inizio della stagione 2016. Il tedesco, dunque, arriverà al Gran Premio di casa, in Germania, con sei lunghezze di svantaggio sul campione del mondo in carica. I due sono a pari merito in termini di vittorie conseguite quest’anno, cinque. Si tratta del quinto successo in Ungheria per Hamilton: nessuno ha fatto meglio di lui nella trentennale storia della corsa magiara.
Hamilton ha preso la testa della corsa in partenza ai danni del poleman Rosberg, ed ha guadagnato un piccolo margine sul compagno di squadra nel corso del suo primo stint di gara. Hamilton ha mantenuto il comando della corsa dopo la sua sosta e quella del compagno di squadra, Rosberg, per montare pneumatici soft. Il vantaggio di Hamilton su Rosberg si è mantenuto intorno al secondo in questa fase di gara. Hamilton ha gestito comodamente la corsa in questo stint, noncurante dell’avvicinamento dei rivali a Rosberg, che lo seguiva, e del monito del suo ingegnere di pista, che paventava la possibilità di dare la precedenza di Rosberg per la seconda sosta se le cose non fossero cambiate. Hamilton ha aumentato il ritmo, prima di rientrare ai box per la sua ultima sosta, per montare gomme soft. Difficoltà nel doppiaggio di Gutierrez a parte di Hamilton hanno permesso a Rosberg di avvicinarsi, prima che il tedesco si occupasse dello stesso compito.
Seconda posizione per Nico Rosberg. Rosberg, che scattava dalla pole position, si è visto passare davanti Hamilton e Ricciardo. Rosberg ha poi rapidamente sopravanzato l’australiano, e si è mantenuto a circa 1,5 secondi dal rivale nel primo stint e anche dopo la sosta per montare gomme soft. Rosberg si è portato in zona DRS nel corso del giro numero 21. Rosberg ha effettuato il suo secondo pit stop per montare gomme soft al termine del quarantunesimo giro; dopo la sosta, il tedesco della Mercedes è rientrato in seconda posizione. Rosberg si è mostrato più veloce di Hamilton nella prima parte di questo stint, erodendo il vantaggio del campione del mondo in carica. Rosberg si è avvicinato ad Hamilton intorno al cinquantesimo giro, approfittando di doppiaggi difficoltosi da parte dell’inglese; è stata però poi la volta del tedesco di occuparsi di questo compito, perdendo terreno.
Completa il podio il pilota della Red Bull, Daniel Ricciardo. Ricciardo ha tirato la staccata alla prima curva per beffare Rosberg, ma è stato sopravanzato dal tedesco quasi subito. Ricciardo ha effettuato la sua sosta alla fine del quindicesimo giro; l’australiano, che ha scelto gomme soft per il secondo stint, è rientrato davanti a Vettel. Ricciardo ha guadagnato terreno sui due alfieri della Mercedes in questa fase di gara. Ricciardo ha effettuato la sua seconda sosta al termine del trentatreesimo giro per montare un altro treno di gomme soft. La scelta non ha pagato: le prestazioni dell’australiano non gli hanno permesso di insidiare i due piloti della Mercedes.
Quarta posizione per Sebastian Vettel. Vettel non ha guadagnato posizioni in partenza, e ha cercato di avvicinarsi a Verstappen nel corso del suo primo stint. Vettel ha effettuato la sua prima sosta al termine del quattordicesimo giro per montare pneumatici soft. Il tedesco è rientrato in ottava posizione, davanti al compagno di squadra, Raikkonen. Vettel, terzo dopo la sosta di Ricciardo, si è lamentato in maniera colorita via radio della difficoltà nell’effettuare doppiaggi, prima di rientrare per la sua seconda sosta; gomme soft per il tedesco, arrivato ad un secondo da Ricciardo nell’ultima fase di gara.
Segue Max Verstappen, della Red Bull. Verstappen ha provato uno spunto all’esterno per cercare di conquistare la prima posizione; l’olandese è finito lungo ed è riuscito solo a mantenere la quarta posizione di partenza. L’olandese è rientrato ai box al termine del diciassettesimo giro, ed è rientrato alle spalle di Raikkonen; Verstappen si è subito fatto vedere all’esterno sul finlandese, ma non è riuscito nel suo intento. Verstappen ha effettuato la sua sosta al termine del giro numero 38 per montare un altro treno di gomme soft, e si è poi dovuto vedere dagli attacchi di Raikkonen; i due sono arrivati al contatto in curva 2.
Sesta posizione per l'alfiere della Ferrari, Kimi Raikkonen. Raikkonen, quattordicesimo al via, è risalito di alcune posizioni, portandosi ad incalzare Grosjean per il decimo posto intorno al decimo giro. Ottimo lo stint di Raikkonen con le soft; il finlandese ha gestito gli pneumatici in modo ineccepibile. Il pilota finlandese ha effettuato la sua prima sosta al termine del ventinovesimo giro per montare pneumatici supersoft, rientrando in settima posizione, alle spalle di Raikkonen. Il campione del mondo 2007 si è rapidamente sbarazzato di Alonso all’uscita di curva 1. Raikkonen ha scelto nuovamente le supersoft per il suo ultimo stint di gara; il finlandese ha mostrato un’ottima forma con la mescola più morbida, e si è portato alle calcagna di Verstappen, arrivando al contatto con l’olandese in curva 2 e danneggiando l’ala anteriore.
Settima posizione per il pilota della McLaren, Fernando Alonso, che ha preceduto il connazionale Carlos Sainz, della Toro Rosso. Chiudono la top ten l’alfiere della Williams, Valtteri Bottas, e Nico Hulkenberg, della Force India, che ha preceduto il compagno di squadra, Sergio Perez. Seguono il pilota della Haas Racing, Esteban Gutierrez, e Jolyon Palmer, della Renault. Palmer ha strappato la posizione ad Hulkenberg in pitlane dopo la seconda sosta da parte di entrambi i piloti. Con il pit stop di Kvyat – e relativa penalità scontata -, Palmer è salito in decima posizione, prima di finire in testacoda.
Quattordicesima posizione per il compagno di squadra di Gutierrez, Romain Grosjean, che ha preceduto Kevin Magnussen, della Renault. Segue l’alfiere della Toro Rosso, Daniil Kvyat, cui è stata comminata una penalità di cinque secondi per eccesso di velocità in pitlane. Diciassettesimo è Felipe Nasr della Sauber, che ha preceduto un Felipe Massa in ambasce. Chiudono la classifica Pascal Wehrlein, della Manor, Marcus Ericsson, in forza alla Sauber, che scattava dalla pitlane per la sostituzione del telaio sulla sua C35 a seguito dell’incidente occorsogli nelle qualifiche di ieri, e il compagno di squadra di Wehrlein, Rio Haryanto.
Il pilota della McLare, Jenson Button, ha accusato problemi alla sua MP4-31 dopo pochi giri dall’inizio della corsa: calo di pressione idraulica per la monoposto dell’inglese. Button è rientrato ai box alla fine dell’ottavo giro per montare gomme soft; all’inglese è stato comminato un drive-through per una comunicazione radio non consentita circa l’inconveniente occorso alla monoposto. Le restrizioni in merito alle informazioni condivisibili da parte agli ingegneri, ricordiamo, sono aumentate dopo quanto occorso a Rosberg in Gran Bretagna. Il pilota inglese è stato costretto il ritiro ad otto giri dal termine della corsa.
La corsa minuto per minuto
15.44 Lewis Hamilton vince il Gp d'Ungheria!
15.37 Niente da fare per Raikkonen.
15.33 Vettel è a 6 decimi da Ricciardo.
15.31 Rosberg è a 9 decimi da Hamilton. Raikkonen, invece, è ancora dietroa Verstappen.
15.28 Raikkonen non demorde, rimanendo alle calcagna dell'olandese.
15.24 Raikkonen comincia a farsi vedere negli specchietti di Verstappen; è contatto tra i due.
15.22 Rosberg ha perso 1,5 secondi nel corso dell'ultimo giro.
15.20 Raikkonen è in pressing su Verstappen.
15.18 Rosberg è vicinissimo ad Hamilton, lento in fase di doppiaggio. Raikkonen, nel frattempo, vola con la supersoft.
15.17 Vettel si trova a 3,3 secondi da Ricciardo.
15.15 Sosta per Raikkonen: ancora supersoft per il finlandese.
15.14 Secondo avvertimento per Verstappen per non aver rispettato i limiti della pista.
15.12 Con il pit stop di Kvyat, Palmer è salito in decima posizione, prima di finire in testacoda.
15.10 Questi i primi 10 dopo 45 giri: Hamilton, Rosberg, Ricciardo, Raikkonen, Vettel, Verstappen, Alonso, Sainz, Bottas e Palmer.
15.09 Rosberg si trova a 2,3 secondi da Hamilton.
15.07 Sosta per Bottas: gomme soft per il finlandese.
15.06 Raikkonen continua ad inanellare buoni giri con la supersoft.
15.04 Pit stop anche per Rosberg: gomme soft per il tedesco.
15.02 Hamilton ai box: gomme soft per l'inglese, così come per Vettel.
15.01 Due bloccaggi per Hamilton.
15.00 Ricciardo continua a perdere terreno sulle Mercedes.
14.58 Verstappen ai box: gomme soft per l'olandese.
14.57 Ricciardo è l'unico pilota in lizza tra i primi a poter andare fino alla fine.
14.55 Vettel si lamenta in fase di doppiaggio.
14.53 Arriva il monito dell'ingegnere di pista di Hamilton: deve essere più veloce, o per mantenere l'1-2, Rosberg rientrerà prima di lui.
14.51 Ricciardo ai box: soft per l'australiano.
14.50 Rosberg si trova ora a 1,9 secondi da Hamilton; Ricciardo lo insegue a 3,3 secondi. Vettel si trova a 2,2 secondi da Ricciardo.
14.49 Giro più veloce per il finlandese.
14.48 Raikkonen su Alonso per la settima posizione.
14.47 Sosta per Raikkonen: supersoft per il finlandese, rientrato alle spalle di Alonso.
14.46 Cinque secondi di penalità per Kvyat.
14.44 Raikkonen, quinto, non è ancora rientrato ai box per la sua sosta.
14.42 Kvyat è sotto investigazione per eccesso di velocità in pitlane.
14.41 I primi quattro piloti in classifica sono racchiusi in 7,4 secondi.
14.40 Ad Hamilton viene chiesto di aumentare il ritmo.
14.38 Vettel non ha rispettato i limiti della pista in curva 11; altre due effrazioni, e sarebbe penalità di cinque secondi per il tedesco.
14.37 Rosberg si trova a 1 secondo da Hamilton.
14.35 Questi i primi dieci dopo 22 giri: Hamilton, Rosberg, Ricciardo, Vettel, Raikkonen, Verstappen, Perez, Palmer, Magnussen e Alonso.
14.33 Ricciardo al momento gira un secondo più veloce dei due alfieri della Mercedes.
14.32 Rosberg si trova ad un secondo da Hamilton; Ricciardo, invece è a 6,6 secondi dal tedesco.
14.30 Continua il pressing di Verstappen su Raikkonen.
14.28 Sosta per Rosberg: soft anche per il tedesco.
14.27 Verstappen subito aggressivo su Raikkonen: non va.
14.26 Pit stop per Hamilton: gomme soft anche per Hamilton. Sosta anche per Verstappen, rientrato alle spalle di Raikkonen.
14.25 Sosta anche per Ricciardo: soft per l'australiano. Ricciardo è rientrato davanti a Vettel.
14.23 Vettel ai box: gomme soft per il tedesco, rientrato in ottava posizione.
14.20 Raikkonen si trova ancora alle spalle di Grosjean.
14.18 Giro più veloce per Hamilton; 1'25"618 il crono dell'inglese.
14.16 Drive-through per Button.
14.14 Button ai box; gomme soft per l'inglese. Button è finito sotto investigazione per una comunicazione via radio non autorizzata.
14.13 Raikkonen in pressing su Grosjean per la decima posizione.
14.12 Perdita di pressione idraulica per Button, a cui viene intimato di restare in pista nonostante i problemi.
14.11 Questa la top ten dopo sei giri: Hamilton, Rosberg, Ricciardo, Verstappen, Vettel, Alonso, Sainz, Bottas, Hulkenberg e Grosjean
14.10 Giro più veloce per Rosberg.
14.09 Raikkonen su Gutierrez. Problemi ai freni per Button.
14.08 Ricciardo e Verstappen sono molto vicini a Rosberg.
14.06 Hamilton ha guadagnato 1.2 secondi su Rosberg; Vettel è quinto, Raikkonen tredicesimo.
14.03 Hamilton prende la prima posizione, Ricciardo supera inizialmente Rosberg, ma il tedesco ha la meglio su di lui.
14.00 La tensione sale: al via il giro di formazione.
13.47 Marcus Ericsson scatterà dalla pit lane; la Sauber ha sostituito il telaio sulla C35 dopo l'incidente occorsogli nel corso delle qualifiche di ieri.
Sembra incredibile a dirsi, visto il dominio assoluto di Mercedes dal 2014 ad oggi, ma c'è un circuito su cui le Frecce d'Argento non si sono mai imposte nell'era del V6 turbo: si tratta dell'Hungaroring, teatro del Gran Premio di Ungheria in programma questo pomeriggio. Pronto a sovvertire l'avversa statistica è il poleman magiaro, Nico Rosberg: l'attuale leader del mondiale è alla ricerca della prima vittoria in carriera all'Hungaroring. Nella giornata di ieri, il pilota tedesco era finito sotto investigazione da parte dei commissari per non aver rallentato a sufficienza in regime di bandiere gialle causate dal fuori pista di Alonso nel corso del giro lanciato che gli era valso la pole. La telemetria fornita dalla scuderia di Brackley, però, lo ha scagionato: il tedesco ha effettivamente frenato nel settore incriminato. Rosberg oggi ha la possibilità di incrementare il suo vantaggio nei confronti di Hamilton in classifica piloti, sceso ad una sola lunghezza.
Lewis Hamilton, però, non starà certo a guardare: il campione del mondo in carica ha infatti la possibilità di prendere la testa del mondiale per la prima volta dall'inizio della stagione ad una sola corsa dalla pausa estiva. La rivalità con Rosberg è sempre più accesa, e, con il fresco rinnovo del contratto di Rosberg, che conferma la coppia dei fratelli coltelli fino al termine della stagione 2018, Hamilton è certamente motivato a mostrare a Rosberg chi comanda. Il pilota inglese, peraltro, è uno specialista dell'Hungaroring: qui ha vinto quattro volte, come Michael Schumacher. Arriverà a quota cinque questo pomeriggio?
L'Hungaroring si è guadagnato nel tempo il soprannome di "Monaco senza muretti" da parte dei piloti. La bassa velocità di percorrenza e le tortuose curve del circuito magiaro, infatti, richiedono un elevato carico aerodinamico e un bilanciamento perfetto della monoposto per avere più trazione, proprio come succede nel Principato di Monaco. La RB12 ben si sposa con queste caratteristiche, e, così come a Montecarlo, anche in Ungheria la Red Bull è apparsa più vicina alla Mercedes del solito. L'ottimo bilanciamento della vettura della scuderia di Milton Keynes permette ai suoi due alfieri, Daniel Ricciardo - terzo - e Max Verstappen - quarto -, di affrontare al meglio il secondo settore della pista, il più guidato, in cui hanno spiccato sinora rispetto alla concorrenza. Dopo essere stato beffato dalla bandiera gialla di Alonso in Q3, Ricciardo scalpita: qui vinse nel 2014; cercherà il bis. Mai scordarsi, poi, dell'enfant terrible Verstappen, sempre pronto a regalare spettacolo in pista.
I due piloti della Red Bull, però, hanno rischiato di scattare molto più indietro. Si parlava della penalità da cui si è salvato Rosberg; il pilota tedesco non è stato l'unico graziato nella giornata di ieri. Nel corso della Q1, disputata sotto una pioggia torrenziale prima e su pista bagnata poi e interrotta da ripetute bandiere rosse, ben 11 piloti non hanno colto un tempo rientrante nel parametro del 107% rispetto al crono ottenuto da Rosberg. Gli undici alfieri in questione - Daniel Ricciardo, Max Verstappen, Nico Hulkenberg, Valtteri Bottas, Sergio Perez, Jolyon Palmer, Felipe Massa, Kevin Magnussen, Marcus Ericsson, Pascal Wehrlein e Rio Haryanto - hanno rischiato di vedersi retrocessi in griglia e ordinati in base ai risultati colti nelle FP3 di ieri mattina. Il buon senso, però, ha prevalso: nella norma in merito, infatti, è prevista un'eccezione, qualora si verifichino circostanze fuori dalla norma, come quelle delle qualifiche di ieri.
Alle spalle delle due Red Bull scatterà l'alfiere della Ferrari, Sebastian Vettel, quinto nella Q3 di ieri. Il quattro volte campione del mondo non si è detto particolarmente soddisfatto del risultato colto ieri, ma potrà rifarsi in gara, contando sul passo gara della SF16-H, piuttosto buono. Fondamentale sarà la partenza: all'Hungaroring, infatti, sorpassare è tutt'altro che semplice. È andata decisamente peggio al suo compagno di squadra, Kimi Raikkonen: il finlandese è stato eliiminato alla Q2. Raikkonen non ha brillato nel suo primo tentativo lanciato, e non è riuscito ad effettuarne un altro per un errore nel calcolo delle tempistiche di uscita dai box. Raikkonen, quattordicesimo, è chiamato ad una difficile rimonta.
Fernando Alonso serba dolci ricordi dell'Hungaroring: qui nel 2003 divenne il più giovane vincitore di un Gran Premio in Formula 1, al volante della Renault. Tredici anni e due titoli mondiali dopo, il pilota asturiano ha brillato ieri nella fase delle qualifiche disputate su pista umida, mostrando le sue abilità. Alonso scatterà dalla settima piazzola in griglia, accanto al compagno di squadra, Jenson Button, anch'egli vincitore per la prima volta in terra magiara, nel 2006 con la Honda. I due alfieri della scuderia di Woking sfrutteranno la propria esperienza per affrontare una delle gare più impegnative dell'anno dal punto di vista fisico per i piloti. Altrettanto sollecitati sono gli pneumatici, il cui degrado sarà marcato, per via delle forti forze laterali cui sono sottoposti. Cruciale, in questo senso, sarà la tenuta in gara della mescola più tenera scelta da Pirelli in Ungheria, la supersoft, al debutto in terra magiara.
La gara prenderà il via alle 14.00 italiane.