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A Istanbul arriva un risultato che sembrava scontato alla vigilia, ma non lo era assolutamente prima della gara. Lewis Hamilton si aggiudica il settimo titolo mondiale della sua carriera nel modo migliore, vincendo il Gran Premio della Turchia 2020 di Formula 1. Non era facile prevederlo, vedendolo sullo schieramento prima del via su quella sesta casella così bizzarra per lui. Hamilton la gara se l’è presa coccolandosi le intermedie, diventate quasi delle slick, e non sbagliando nulla quando il gioco si è fatto difficile. Era nel posto giusto per approfittare della sosta poco lungimirante di Stroll, leader della corsa per un’eternità e fregato dalle intermedie nuove quando sarebbe stato meglio stare in pista con il treno vecchio.
Una volta passato Sergio Perez, Hamilton ha fatto sua questa gara. E non è stato un successo facile per Lewis, perché la Mercedes non era per nulla agevole da gestire oggi. Basti vedere la gara di Valtteri Bottas, doppiato dal compagno di squadra, fuori dai punti e traballante come non mai sul ghiaccio bollente di Istanbul. Perez, con un’ottima gestione delle gomme, si è tenuto stretto il secondo posto, tenendosi dietro ai due Cavallini Rampanti della Ferrari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc. Il primo una furia nell’ultimo stint, il secondo autore di una partenza bruciante. Finalmente entrambi convincenti, in un’annata terribile. A fine GP Leclerc, terzo, ha tentato il sorpasso su Perez, ma è stato sorpassato anche da Vettel, finalmente a podio.
Contrariamente alle previsioni della vigilia, il tempo a Istanbul è rimasto pessimo anche oggi. Pista bagnata, dunque, e quindi ancora più scivolosa di quanto lo fosse sull’asciutto. Lo ha sperimentato nel peggiore dei modi Antonio Giovinazzi, che si è insabbiato nel giro per recarsi in griglia dopo un testacoda. Una situazione potenzialmente pericolosa, visto che Giovinazzi è rimasto fermo in attesa che tutti transitassero da lì. Ma viste le condizioni proibitive, qualcun altro sarebbe potuto finire fuori pista nello stesso modo. Antonio ha riacceso il motore Ferrari della sua C39, ed è stato recuperato e portato in griglia, dove gli è stata sostituita l’ala anteriore.
È andata male pure a George Russell, che ha impattato contro le barriere entrando ai box. L’inglese ha divelto l’ala anteriore, che si è infilata sotto la sua monoposto. Sarebbe comunque partito dalla pitlane, ma questo incidente gli ha complicato ulteriormente l’esistenza. Ottimo lo spunto in partenza del poleman Stroll, che ha preso agevolmente la testa della corsa davanti a Perez, mentre Verstappen si è piantato completamente. Bene Hamilton, salito in terza posizione. Ancora meglio Vettel, autore di uno start incredibile, da undicesimo a quarto. Un lungo di Hamilton ha aperto la porta a Vettel, Verstappen e Albon. Ma in partenza è andata ben peggio a Bottas, protagonista, dopo un testacoda, di un contatto con Ocon che ha relegato entrambi nelle retrovie.
Nel primo stint di gara, Stroll ha fatto terra bruciata dietro di sé, rifilando sei secondi a Perez. Ma anche il messicano ha staccato Vettel, che si è dovuto vedere dal pressing di un indemoniato Verstappen. Una Racing Point decisamente incisiva, insomma. Williams a parte, il primo a tentare la carta delle intermedie è stato Leclerc, al termine del giro numero 6. D’altronde, non aveva nulla da perdere, contando che non aveva mai avuto feeling con le full wet. Stessa strategia anche per Bottas, che ha montato le intermedie nella tornata successiva, restando in fondo alla classifica. Poi è stata la volta di Vettel e Hamilton, che, dopo aver calzato le intermedie, sono rientrati in settima e ottava posizione, rispettivamente.
Il leader della corsa, Stroll, ha lasciato il comando a Perez per montare le intermedie al termine del giro numero 10. Il canadese è rientrato in quarta posizione, davanti a Ricciardo. Perez è rientrato di lì a poco, con qualche lungaggine nella sosta per montare le intermedie. Il messicano è rientrato alle spalle di Stroll. Più indietro, Vettel si è dovuto vedere dal pressing di Hamilton. Il valzer delle soste è continuato con Verstappen, rientrato alle spalle di Perez. Ma il palcoscenico in questa fase era tutto per Vettel e Hamilton, con l’inglese che ha tentato il sorpasso all’ultima curva nel giro 13, senza però riuscirvi. Nel frattempo, dopo la sosta di Albon, Stroll aveva ripreso la testa della corsa.
Vettel ha avuto un attimo di tregua grazie alla Virtual Safety Car causata dal ritiro per problemi tecnici di Giovinazzi. Alla ripartenza dopo la neutralizzazione, Hamilton è finito lungo nel tentativo di sorpassare Vettel. Come da proverbio, il terzo litigante, Albon, ha goduto passando l’inglese prima e il tedesco poi. E il passo di Albon è indicativo del ritmo incalzante mostrato dalla Red Bull in questa fase di gara, con la pista in asciugamento. Ma pure Verstappen, che lo precedeva in terza posizione, si è avvicinato a Perez, mentre Stroll restava fermamente al comando.
Verstappen, però, ha peccato di foga, ed è finito in testacoda. Per miracolo non ha toccato il muro, nonostante le ripetute piroette sul ghiaccio di Istanbul. L’olandese è stato costretto ad un pit stop, perché le sue intermedie erano spiattellate. E la sosta lo ha relegato in ottava posizione, alle spalle di Sainz. Mentre Albon, terzo, volava, alle sue spalle Vettel è riuscito a staccarsi Hamilton di dosso. Più avanti, Perez ha guadagnato terreno nei confronti di Stroll, non incisivo in questa fase di gara. Ma il più veloce nei primi cinque era Vettel, che si è avvicinato ad Albon.
L’anglothailandese, a sua volta, ha agganciato Perez, per strappargli la seconda posizione. In questa fase della gara, con la pista in fase di asciugamento, l’obiettivo fondamentale era riuscire a tirare avanti il più possibile con le intermedie per poi passare direttamente alle slick. E in molti, comprensibilmente, si sono lamentati di questo problema. Intorno al trentesimo giro, si è creato di nuovo il trenino Albon-Vettel-Hamilton. E se Vettel cercava un posto al sole sul podio - e forse pure di più – Leclerc ha scelto di montare le intermedie e non le slick.
Vettel è rientrato al termine del giro numero 33 per montare un nuovo treno di intermedie. Una sosta lunga, più di cinque secondi, che lo ha relegato in sesta posizione. Mentre Vettel riguadagnava la via della pista, Hamilton è salito in terza posizione, approfittando di un testacoda di Albon, poi rientrato ai box, lasciando a Vettel il quinto posto. Più avanti, Stroll ha visto avvicinare negli specchietti Perez. E di lì a poco, si è pure fatto vedere Hamilton. La Racing Point ha deciso di fermare Stroll per montare un nuovo treno di intermedie. Il canadese è rientrato in quarta posizione, alle spalle di Verstappen. Perez, invece, ha mantenuto per pochissimo la testa della corsa, visto che è stato passato quasi subito da Hamilton.
E Hamilton ha guadagnato ben presto un vantaggio considerevole nei confronti di Perez. Stroll, invece, è andato nel pallone dopo aver montato le intermedie nuove. Dopo un lungo nel tentativo di difendersi da Vettel, Stroll è finito lungo ed è stato passato anche da Leclerc e successivamente da Albon. Nel corso del giro numero 40, Leclerc ha superato Vettel per la quarta posizione. Non pago, il monegasco, diventato una furia, ha passato Verstappen, rientrato poi ai box per montare un nuovo treno di intermedie, non senza qualche lungaggine nella sosta. Nel corso del giro numero 46, la ciliegina sulla torta della gara di Hamilton: il doppiaggio nei confronti di Bottas. Poi spazio per due testacoda di Raikkonen e Verstappen, come se fosse una coreografia.
Quinta posizione per Carlos Sainz, della McLaren, davanti ai due piloti della Red Bull, Max Verstappen e Alexander Albon. Completano la top ten Lando Norris, della McLaren; Lance Stroll; e Daniel Ricciardo, della Renault. Undicesima posizione per Esteban Ocon, della Renault; seguono Daniil Kvyat e Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri. Quattordicesimo è Bottas, davanti a Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo Racing; George Russell, della Williams; e Kevin Magnussen, della Haas. Ritiro, oltre che per Giovinazzi, anche per Romain Grosjean, della Haas.
La corsa minuto per minuto
12.56 Lewis Hamilton vince il Gran Premio della Turchia ed è campione del mondo!
12.54 Ultimo giro.
12.53 Norris su Stroll.
12.53 La pioggia arriverà per prima in curva 8. Hamlton preoccupatissimo.
12.51 Lungo di Verstappen.
12.49 Giro più veloce per Norris.
12.47 Ma attenzione: è prevista forte pioggia nell'ultimo giro.
12.46 E lo passa.
12.45 Verstappen vicino ad Albon.
12.43 Doppio testacoda per Raikkonen e Verstappen. Pareva una coreografia.
12.41 Perez si raccende: ottimo ritmo per lui.
12.39 Norris sale in nona posizione.
12.37 Sosta per Bottas: nuove intermedie per lui. Leclerc in avvicinamento su Perez.
12.35 Sainz su Albon per la quinta posizione.
12.32 Verstappen trova traffico ai box e rientra in settima posizione.
12.30 Leclerc passa Verstappen, che rientra ai box.
12.29 Ritiro per Latifi.
12.27 Stroll scende sempre di più: pessima scelta del muretto della Racing Point.
12.25 Leclerc passa Vettel per la quarta posizione.
12.24 Vettel di forza su Stroll. Il canadese, con le gomme nuove, finisce lungo dopo aver ripassato Vettel e viene sopravanzato anche da Leclerc.
12.22 Leclerc vicino ad Albon.
12.20 Hamilton passa Perez e diventa leader della gara.
12.19 Hamilton in zona DRS su Perez.
12.19 Stroll ai box: intermedie per lui. Rientra alle spalle di Verstappen.
12.17 Hamilton si avvicina minaccioso alle Racing Point. Magnussen out per una gomma non fissata correttamente.
12.15 Sosta per Albon: intermedie per lui.
12.13 Perez si è avvicinato a Stroll. Vettel si ferma per montare le intermedie, ma la sosta è lunghissima. Rientra in sesta posizione, mentre Hamilton sale in terza posizione grazie al testacoda di Albon.
12.11 Sosta per Ricciardo: intermedie per lui.
12.09 Leclerc monta le intermedie. Rientra in nona posizione.
12.07 Ora si può utilizzare il DRS.
12.06 Stroll si lamenta delle condizioni delle sue gomme.
12.04 Albon al momento si trova a 3 secondi da Perez.
12.02 La presunta infrazione di Verstappen sarà giudicata dopo la gara.
12.00 Ruotata di Norris a Russell.
11.59 Albon vicinissimo a Perez.
11.59 L'obiettivo in questo momento è gestire le intermedie in modo tale da poter poi montare direttamente le slick.
11.57 Racing Point in difficoltà con le gomme.
11.55 Vettel velocissimo: si avvicina a Albon.
11.53 Perez si sta avvicinando a Stroll.
11.53 Bottas si è girato; è diciassettesimo.
11.53 Max Verstappen sotto investigazione per aver oltrepassato la linea dell'uscita dei box.
11.52 Giro più veloce per Leclerc.
11.50 Hamilton sta perdendo tempo dietro a Vettel, spiega lui stesso.
11.48 Verstappen finisce in testacoda nel tentativo di passare Perez. Dopo aver girato come una trottola e aver evitato di finire a muro, è tornato ai box per montare un nuovo treno di intermedie: gomme spiattellate per lui.
11.47 Giro più veloce per Leclerc, che però davanti a sé non ha traffico.
11.45 Red Bull in stato di grazia: Verstappen è negli scarichi di Perez.
11.43 E Albon passa pure Vettel.
11.42 Hamilton finisce lungo tentando il sorpasso su Vettel, e resta fregato da Albon, che ne ha approfittato sapientemente.
11.42 Si è creato un trenino con Vettel, Hamilton e Albon.
11.41 Finisce la Virtual Safety Car.
11.40 Questi i primi cinque dopo 14 giri: Stroll, Perez, Verstappen, Vettel e Hamilton.
11.38 Virtual Safety Car.
11.38 Ritiro per Giovinazzi. Dopo la sosta di Albon, Stroll è di nuovo leader.
11.37 Hamilton ci prova su Vettel, ma non va.
11.35 Intermedie per Verstappen, che rientra dietro a Perez.
11.34 Hamilton in pressing su Vettel.
11.32 Sosta per Perez: intermedie per lui. Rientra alle spalle di Stroll.
11.32 Giro più veloce per Leclerc, dodicesimo.
11.30 Sosta per Stroll: gomme intermedie anche per lui. Rientra in quarta posizione.
11.29 Sosta per Vettel: monta le intermedie. Stessa scelta per Hamilton. Vettel rientra in settima posizione, Hamilton in ottava.
11.28 Bottas monta le intermedie.
11.27 Giro più veloce per Hamilton.
11.26 Leclerc ai box: intermedie per lui.
11.24 Occhi puntati sulle Williams di Latifi e Russell per capire quando passare alle intermedie.
11.23 Botta e risposta di giri veloci tra Stroll e Perez.
11.22 Verstappen è sempre negli scarichi di Vettel.
11.20 Stroll sta facendo terra bruciata dietro di sé.
11.18 Pessima partenza di Leclerc. Ora è quattordicesimo.
11.17 Verstappen ha rischiato il testacoda lottando con Vettel.
11.15 Hamilton passato anche da Albon.
11.14 Verstappen in pressing su Verstappen. Hamilton finisce lungo e viene passato da Vettel e Verstappen.
11.13 Stroll prende la testa della corsa. Verstappen fermisssimo in partenza. Si girano in molti dietro. Hamilton è terzo. Ottimo Vettel, quarto.
11.10 La tensione sale: al via il giro al formazione.
10.43 Giovinazzi arriva in griglia: ha riacceso il motore, ed è stato recuperato dai commissari.
10.39 Il bailamme continua: Russell è impattato contro le protezioni all'entrata dei box, danneggiando l'ala anteriore e portandosela sotto la macchina. Sarebbe comunque scattato dalla pitlane.
10.33 Abbiamo il primo pilota nella ghiaia, Antonio Giovinazzi. Si è insabbiato nel giro per andare sulla griglia.
10.26 Parlavamo di asciutto, ma probabilmente non sarà così: a Istanbul sta piovendo.
Lance Stroll ieri è diventato il primo canadese che di cognome non fa Villeneuve a cogliere una pole position in Formula 1. Un club estremamente esclusivo, di cui il pilota della Racing Point è entrato a far parte meritatamente. Perché il suo ultimo giro lanciato nelle qualifiche del Gran Premio della Turchia 2020 è stato splendido. Non ci stupisce, perché Stroll sul bagnato eccelle. Il suo stile di guida pulito ed elegante non risulta incisivo sull'asciutto, ma gli permette di danzare sotto la pioggia, anche su un asfalto che pare di ghiaccio come quello di Istanbul. Condizioni proibitive in cui Stroll non si è scomposto minimamente, togliendosi pure la soddisfazione di fregare Max Verstappen, uno dei più grandi, se non il più grande, talento della sua generazione.
E Verstappen, dominatore del weekend di gara fino a inizio Q3, si è messo le mani nei capelli dopo le qualifiche. Incredulo come ogni campione in erba - o anche affermato - quando si rende conto di aver sprecato un'occasione d'oro. Perché ieri Racing Point e Red Bull erano indubbiamente un gradino sopra la concorrenza nella gestione degli pneumatici nel freddo di Istanbul. In partenza oggi Verstappen sarà una furia, senza dubbi. Cercherà di riprendersi quello che pensava sarebbe stato suo senza alcun problema. Per dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, che lui nel 2020 è il migliore degli altri. Con tutta la frustrazione per non poter fare di più in condizioni normali.
Ma le prime fasi di gara di oggi sono certamente destinate ad essere assai movimentate, visto che l'asfalto di Istanbul e la pioggia di ieri hanno dato via ad una griglia che nessuno poteva attendersi alla vigilia, con le Mercedes relegate ad un ruolo da comprimarie in cui non siamo abituate a vedere. Lewis Hamilton ha colto il sesto tempo, mentre Valtteri Bottas partirà addirittura dalla quinta fila. Impossibile pensare che non puntino alla rimonta, anche se, al netto di un assetto probabilmente votato all'asciutto, le Frecce nere sembrano disorientate sulla pista da pattinaggio di Istanbul. Oggi a Hamilton bastano sette punti in più di Bottas per vincere il mondiale. Una formalità in condizioni normali, ma un'impresa alla portata pure scattando indietro.
In ogni caso, oggi con tutta probabilità vedremo dei ribaltoni. Perché la Red Bull, e soprattutto la Racing Point, sono state molto efficaci nel portare in temperatura le gomme da bagnato, ma non è detto che sia così anche per le slick, sebbene la Red Bull sia stata competitiva sin da subito su una pista di non facile interpretazione per via dell'asfalto troppo compatto e oleoso. E molto dipenderà anche dalla capacità della Mercedes di risollevarsi dalle proprie ceneri. Certo è che, con una griglia così insolita, gli ingredienti per un primo stint esaltante ci sono tutti. Ma la pista di Istanbul, a prescindere dalle circostanze, è un tracciato molto interessante e tecnico.
Una pista che piace moltissimo a Sebastian Vettel, il vincitore dell'ultimo GP di Turchia, disputato nell'ormai lontano 2011. Il tedesco della Ferrari scatterà in sesta fila accanto al compagno di squadra, Charles Leclerc, e rispetto a quest'ultimo avrà il vantaggio di prendere il via dal lato migliore della pista, quello della pole position. Una magra consolazione, perché ieri la Rossa si è persa in un bicchiere d'acqua, annaspando vistosamente con le full wet. Un problema che la Ferrari, per la verità, accusa da tempo. Ma che è stato reso più evidente dal fatto che, nelle FP3 del mattino, con le intermedie la SF1000 avesse fatto molto bene. Le prestazioni sull'asciutto dovrebbero essere migliori, ma non sarà facile risalire la china.
La gara prenderà il via alle 11.10 italiane.