Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Miglior prestazione per Max Verstappen nella terza sessione di prove libere del Gran Premio della Turchia 2020 di Formula 1. 1'48"485 è il crono dell'olandese, che ha preceduto Charles Leclerc, della Ferrari, e il compagno di squadra, Alexander Albon. Non si tratta, però, è bene dirlo, di dati indicativi. Dopo un venerdì tutt'altro che facile, anche le FP3 sono cominciate in salita, dal momento che la pista era bagnata. E visto che la gommatura lasciata ieri è stata sciolta dalle precipitazioni, il tracciato è tornato ad essere la pista di pattinaggio di ieri. Pure con le intermedie, i piloti che si sono cimentati in pista si sono trovati a danzare sull'orlo del testacoda. C'è chi si è effettivamente girato, chi è finito lungo e chi è venuto a contatto, come Ocon e Leclerc, fortunatamente senza grandi conseguenze. Inevitabile, con delle condizioni di pista così proibitive. Si è passati alle full wet, ma è cambiato davvero poco.
Solo Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno effettuato una parvenza di simulazione sotto la pioggia, per prendere confidenza con le condizioni che potrebbe trovare in anche in qualifica. Per molti altri, il gioco non valeva la candela. Viste le difficoltà nello stare in pista, il rischio concreto era quello di danneggiare la monoposto a poche ore dalle qualifiche, complicando ulteriormente il proprio weekend di gara. Lewis Hamilton ha effettuato un solo giro di installazione con le full wet, prima di tornarsene ai box a passeggiare nervosamente con il casco in testa. L'inglese è uscito a fine sessione per qualche giro, rimanendo sconvolto dalle condizioni del tracciato. Una situazione frustrante per tutti, con la consapevolezza che, anche nel caso in cui avesse smesso di piovere, il tracciato non sarebbe migliorato velocemente.
E chi ha colto un tentativo lanciato, come Verstappen, ha dovuto faticare non poco per tenere la macchina in pista. I tempi dei primi tre, ottenuti ad inizio sessione, quando pioveva meno, sono giocoforza lontanissimi dalle proiezioni calcolate alla vigilia del weekend di gara. E sarà così pure per le qualifiche, perché, anche se dovesse smettere di piovere, la temperatura della pista sarà comunque talmente bassa da ridurre il grip di un asfalto già di per sé estremamente scivoloso. Sia per il materiale impiegato, estremamente compatto, ma anche perché l'asfalto è stato posato solo due settimane fa. Una scelta che si è rivelata controproducente, e che influenzerà anche il resto del weekend di gara.