F1, GP Stiria 2021: Il ritorno alla Formula 1 degli anni 70

F1, GP Stiria 2021: Il ritorno alla Formula 1 degli anni 70
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Nel Gran Premio di Stiria Red Bull e Mercedes hanno dato un giro alle altre squadre. Il commento sul ritorno della Formula 1 agli anni 70 del nostro Paolo Ciccarone
27 giugno 2021

ZELTWEG - Primo Verstappen, poi Hamilton e Bottas e infine Perez. Due Red Bull e due Mercedes. Un classico di questa stagione, si dirà. Se poi scorri la classifica vedi un particolare che fa capire tutto: Lando Norris, McLaren, quinto classificato, è il primo dei doppiati. Ovvero a parte i primi quattro, tutti gli altri sono stati doppiati. Adesso va bene che il pistino austriaco non fa tendenza e beccarsi un giro qui è diverso che beccarselo a Silverstone.

Ma essendo un giro sul passo gara sul minuto e 10 secondi (media della seconda metà gruppo) beccarsi più di un giro vuol dire essersi presi sul groppone oltre un minuto e mezzo di distacco. E questo è troppo dappertutto, non solo in Austria. I peana sulla gran gara Ferrari reggono fino a un certo punto, perché Sainz, corsa regolare, il giro di distacco se lo era preso senza soste ai box per cambi gomme e alettoni. E lo stesso vale per il resto del gruppo, vedi McLaren, che il giro se lo sono presi tutto intero.

E' una F.1 stile anni 70, con distacchi enormi a dispetto dei millesimi della qualifica. Qui i casi sono due: o sono fasulle le prestazioni in qualifica, o sono fasulle quelle in gara. Più probabile la prima ipotesi, perché si vede che qualcuno sa giocare con motori, elettronica, gomme e quanto altro la tecnologia mette a disposizione. Poi si va in gara e per non consumare benzina, per conservare le gomme, non tirare il collo ai motori, si finisce col girare dai 5 ai 7 secondi al giro più piano. E qui torniamo al nocciolo della questione: a che serve?

Hanno voluto macchine con carreggiata di due metri, sono lunghe come camion (in pochi anni sono cresciute di circa un metro di lunghezza), vanno come missili ma poi in gara devono andare come una F.2 di buon livello. Il tutto spendendo soldi per l'aerodinamica (guardate quante bandelle ci sono, calcolate i test necessari in galleria del vento e poi produrre i vari pezzi, testarli e scartare quelli che non vanno) e tutto per beccarsi un giro se non di più.

Il mondiale si salva solo perché davanti ci sono due piloti di talento che se le suonano e prima o poi finirà che una botta in curva se la daranno, altrimenti non è vera rivalità. Il resto è uno spettacolo patetico che le urla dei telecronisti non modificano la sostanza: i primi 4 hanno doppiato tutti quanti.

Come negli anni 70 quando bastava un motore Cosworth, un cambio Hewland, 4 dischi Girling, un paio di radiatori in alluminio rubati alle VW Golf (li avevano di serie...) e via in pista a giocarsela con la fantasia del telaista. Costava meno, divertiva di più e se ti beccavi un giro faceva parte del gioco. Anzi di solito erano anche di più, ma vuoi mettere quanto si divertivano di più?

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