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AUSTIN - E' una questione di testa e nervi saldi. Vedere Verstappen in pole con decimi su Hamilton al via del GP Usa vuol dire che uno dei due sta facendo uno sforzo superiore dal punto di vista mentale. Le scaramucce della vigilia, quel tagliare la strada a Max e beccarsi un dito medio in tutta risposta, è il segnale che dove non arriva la Mercedes, ci prova la mente di Hamilton.
Ma dopo le qualifiche non sembra aver scalfito le certezze di Verstappen: la Red Bull va più forte, frutto di uno sviluppo mai cessato e la Mercedes paga dazio per uno sviluppo congelato forse troppo in anticipo, confidando nella superiorità mostrata in passato. E parlando di scaramucce mentali, così deve considerarsi le cosiddette indiscrezioni di Red Bull sugli assetti variabili della Mercedes.
Sono almeno 15 anni che le F.1 adottano un sistema di sospensioni che cambiano assetto alle monoposto a seconda del tracciato, un po' come accadeva in passato con quelle attive. Eppure Red Bull ha fatto diffondere la voce di un qualcosa di poco legale. Il tutto per creare nervosismo ai rivali e prepararsi un alibi nel caso qualcosa non dovesse funzionare a dovere.
Poi in pista, come si è visto, fra Verstappen ed Hamilton non c'è il terzo incomodo. Perez, terzo, ha fatto del suo meglio, Bottas quarto è pure penalizzato dal 5 motore (il terzo da Monza), e quindi scatta con penalizzazioni in griglia. E stavolta non ha dietro nessuno di quelli che contano per ostacolare, come si era ipotizzato in Russia. Insomma, loro davanti, Mercedes e Red Bull, e Ferrari subito dietro.
Perché il 5 e 6 posto di Leclerc e Sainz, nemmeno troppo distanti, fanno capire come la Ferrari abbia intrapreso la strada giusta visto i piccoli progressi mostrati in questa fase di campionato. Che le due McLaren di Ricciardo e Norris siano subito dietro è una buona notizia per Maranello, visto che le "papaya" sono forse le uniche vere monoposto sviluppate per 2021 grazie al retrotreno completamente nuovo dovuto al passaggio del motore Renault a quello Mercedes.
In ogni caso sarà una sfida nella sfida e per come partono davanti, con la prima curva a pochi metri, il gruppo da dietro arriva più lanciato e quindi il gruppone della prima virata potrebbe avere qualche sorpresa negativa per qualcuno. Cosa che i due contendenti davanti vorrebbero evitare. Ma se le cose sono così, Hamilton deve puntare a difendersi e non prendere troppa paga da Verstappen e l'olandese approfittare della presenza di Perez per togliere punti al rivale. Vedremo come andrà, di sicuro un altro bel capitolo di una stagione combattuta.