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Nelle qualifiche al Circuit of the Americas ad imporsi è stato Lewis Hamilton: sarà il pilota inglese a scattare dalla pole position nel Gran Premio degli Stati Uniti. 1'34"999 è il crono colto dall'alfiere della Mercedes, giunto al cinquantottesimo acuto in carriera al sabato. Con questo risultato Hamilton, oltre a surclassare la concorrenza, si porta a meno sette da Senna nella classifica dei polemen più prolifici di tutti i temi. Un partenza al palo, quella di Hamilton, colta su un tracciato caratterizzato da una serie di curve rapide, dalla numero 3 alla 9, e da un secondo settore decisamente più tecnico, fatto di cambi di direzione più lenti.
Questa pista è particolarmente apprezzata dai piloti, grazie alle sue caratteristiche e alla possibilità di sorpassare dovuta alle traiettorie differenti che i vari alfieri in lizza scelgono per affrontare alcune delle curve del tracciato. Ad imporsi, nel pomeriggio texano, è stato Hamilton, alla prima pole ad Austin. Seconda posizione per l'attuale leader del mondiale piloti, Nico Rosberg, staccato di 2 decimi dall'inglese. Nel primo tentativo lanciato nella Q3, Hamilton aveva battuto il compagno di squadra per soli 72 millesimi, arrivando ad infrangere il record della pista. Penalizzanti, per Rosberg, gli errori in curva 1 commessi nei suoi giri nella Q3.
I piloti della Mercedes hanno effettuato il primo tentativo lanciato nella Q2 montando la mescola soft, il compound intermedio tra quelli scelti da Pirelli per l'appuntamento statunitense del calendario di Formula 1. Avendo registrato il proprio miglior tempo nella Q2 con gli pneumatici morbidi, i due alfieri della Mercedes prenderanno il via della corsa con questa mescola. Strategia diversa in casa Red Bull: se Verstappen ha effettuato la stessa scelta di Hamilton e Rosberg, Ricciardo ha optato per gomme supersoft.
Terza posizione per il pilota della Red Bull, Daniel Ricciardo, che ha preceduto il compagno di squadra, Max Verstappen. La terza fila è interamente ad appannaggio della Ferrari: nella sfida interna alla scuderia di Maranello, ad imporsi è stato Kimi Raikkonen, quinto; Sebastian Vettel è sesto. Settimo è Nico Hulkenberg, della Force India, davanti al pilota della Williams, Valtteri Bottas. Completano la top ten il compagno di squadra di Bottas, Felipe Massa, e Carlos Sainz, in forza alla Toro Rosso.
Non ha passato il taglio della Q2 l'alfiere della Force India, Sergio Perez; il messicano è stato escluso per poco più di un decimo. Segue il pilota della McLaren, Fernando Alonso, riuscito, a differenza di Button, almeno ad approdare alla seconda tranche delle qualifiche. Tredicesima posizione per Daniil Kvyat, fresco dell'annuncio del rinnovo del contratto che lo lega alla Toro Rosso per la prossima stagione.
Quattordicesimo è il pilota della Haas Racing, Esteban Gutierrez; il messicano ha esternato in modo colorito via radio il suo disappunto per il risultato colto in qualifica. Segue l'alfiere della Renault, Jolyon Palmer; il britannico ha preceduto Marcus Ericsson, in forza alla Sauber. Sia Palmer che Ericsson sono riusciti a fare meglio dei compagni di squadra, eliminati alla Q1.
Il primo degli esclusi dalla Q2 è il pilota della Haas Racing, Romain Grosjean: il francese, a differenza del compagno di squadra, Gutierrez, non ha passato il taglio nel weekend di casa per la scuderia americana. Diciottesimo tempo di sessione per l'alfiere della Renault, Kevin Magnussen. Qualifiche no per Jenson Button: l'inglese della McLaren non è andato oltre la diciannovesima posizione.
L'ultimo tentativo lanciato di Button, già non particolarmente veloce, è stato penalizzato dal traffico, e in particolare da un inconsapevole Palmer, non avvisato in tempo dal suo ingegnere di pista dell'arrivo alle sue spalle del connazionale. Chiudono lo schieramento l'alfiere della Manor, Pascal Wehrlein; il pilota della Sauber, Felipe Nasr; ed Esteban Ocon, compagno di squadra di Wehrlein.