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Mercedes sugli scudi ad Austin: ad aggiudicarsi il Gran Premio degli Stati Uniti, giunto alla sua trentottesima edizione, è stato Lewis Hamilton. Quella sul circuito americano è la settima vittoria stagionale e la cinquantesima in carriera per il pilota inglese, al terzo acuto consecutivo su questo tracciato. Con il successo di oggi, Hamilton si porta a meno uno da Alain Prost nella classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi, riducendo al contempo il distacco da Rosberg in classifica piloti. Sono 26 le lunghezze che separano i due rivali per il titolo mondiale, a 3 gare dalla termine della stagione 2016.
Hamilton ha preso la testa della corsa in partenza, e l’ha mantenuta fino alla sua prima sosta, per montare gomme soft. Nel suo secondo stint con la mescola intermedia scelta da Pirelli per il Gp degli Stati Uniti, Hamilton non ha mostrato un ritmo particolarmente incalzante. Hamilton ha effettuato la sua seconda sosta approfittando del regime di Virtual Safety Car causato dal ritiro di Verstappen: gomme medie per l’anglocaraibico, riuscito senza problemi a gestire la corsa, tagliando il traguardo per primo.
Seconda posizione per Nico Rosberg, attuale leader del mondiale piloti. Rosberg è stato protagonista di una battaglia con Ricciardo per la seconda posizione; ad avere la meglio è stato l’australiano, forte degli pneumatici supersoft, più prestazionali in partenza. Rosberg non ha opposto grande resistenza a Ricciardo, forse pensando anche in ottica mondiale. Il tedesco della Mercedes è rientrato ai box al termine del decimo giro, per montare gomme medie.
Rosberg è rientrato alle spalle di Ricciardo. Una scelta diversa rispetto a quello degli altri rivali, che hanno optato per pneumatici soft, in modo tale da allungare lo stint rispetto alla concorrenza. La seconda sosta per Rosberg è arrivata, come per Hamilton, in regime di Virtual Safety Car; il tedesco ha optato nuovamente per gomme medie, ed ha successivamente gestito il vantaggio nei confronti di Ricciardo - guadagnato grazie alla sosta effettuata mentre chi era in pista doveva rallentare - fino alla bandiera a scacchi.
Completa il podio il pilota della Red Bull, Daniel Ricciardo. Ricciardo ha sopravanzato Rosberg nelle primissime fasi di gara, grazie alle gomme supersoft, in grado di raggiungere la temperatura ottimale di utilizzo prima del compound soft. Ricciardo ha effettuato la sua prima sosta al termine dell’ottavo giro: gomme soft per l’australiano. Ricciardo ha poi scelto pneumatici medi per il suo terzo stint, speso alle spalle di Rosberg.
Quarto è l’alfiere della Ferrari, Sebastian Vettel. Il pilota tedesco si è portato alle calcagna di Verstappen nelle prime fasi di gara, cercando il sorpasso con il compound più prestazionale, le supersoft. Vettel ha allungato il suo primo stint con le supersoft rispetto alla concorrenza: il tedesco è rientrato al termine del quattordicesimo giro, per montare pneumatici soft. Vettel si è poi avvicinato al compagno di squadra, Raikkonen.
Intorno alla trentacinquesima tornata, l’ala posteriore della SF16-H di Vettel ha cominciato a dare grattacapi al tedesco, vittima del sovrasterzo causato dai problemi di bilanciamento; l’inconveniente è poi rientrato nella fase finale della gara. Vettel è rientrato ai box a tre giri dal termine della corsa per montare supersoft, probabilmente come precauzione, mantenendo la quarta posizione.
Degno di nota il quinto posto colto dal pilota della McLaren, Fernando Alonso, che ha sorpassato all'ultimo secondo Carlos Sainz, in forza alla Toro Rosso. Settimo posto per l’alfiere della Williams, Felipe Massa; segue Sergio Perez, della Force India. Completano la top ten il compagno di squadra di Alonso, Jenson Button, e Romain Grosjean, in forza alla Haas Racing.
Undicesima posizione per il pilota della Toro Rosso, Daniil Kvyat, fresco di conferma per il prossimo anno alla scuderia di Faenza; a Kvyat è stata comminata una penalità di dieci secondi per aver causato la collisione con Perez in partenza. Segue Marcus Ericsson, in forza alla Sauber; i due alfieri della Renault, Kevin Magnussen e Jolyon Palmer, hanno chiuso la gara in tredicesima e quattordicesima posizione, rispettivamente; segue Felipe Nasr, della Sauber. Solo sedicesimo Valtteri Bottas, della Williams, protagonista di un contatto con Hulkenberg in partenza, in cui ha rimediato una foratura. Chiudono la classifica i due alfieri della Manor, Pascal Wehrlein ed Esteban Ocon.
Due colpi di scena hanno portato al ritiro di due dei piloti di testa, Max Verstappen, in forza alla Red Bull, e Kimi Raikkonen, della Ferrari. L’alfiere della Red Bull, scattato dalla quarta piazzola in griglia, ha perso una posizione in partenza. L’olandese ha effettuato la sua prima sosta al termine del nono giro. Verstappen ha sopravanzato Raikkonen per la quinta posizione nel corso del quattordicesimo giro, e si è portato alle calcagna di Rosberg, grazie ad una serie di giri competitivi, per poi allontanarsi dalla zona DRS.
La gara di Verstappen è stata rovinata da un errore dell’olandese, rientrato senza essere stato richiamato ai box. I meccanici non erano pronti, e Verstappen ha perso molto tempo, rientrando in settima posizione. Nel corso del ventinovesimo giro, il colpo di scena: la RB12 di Verstappen ha perso potenza, e l’olandese ha cercato di proseguire, invano.
Raikkonen, invece, balzato in quarta posizione allo start, è rientrato ai box alla fine dell’ottavo giro per montare pneumatici soft. Il finlandese, finito alle spalle di Button, lo ha prontamente sopravanzato, ma ha successivamente subito un sorpasso da parte di Verstappen in curva 12. Raikkonen ha scelto gomme supersoft per il suo terzo stint; si tratta di una scelta non scontata, che ha sveltato la strategia a tre soste pensata per il finlandese. Raikkonen ha effettuato il suo terzo pit stop al termine del trentanovesimo giro. L’imprevisto, però, era in agguato: il finlandese si è dovuto fermare subito dopo l’uscita dei box per uno pneumatico non saldato correttamente. Raikkonen rischia una penalità in Messico per unsafe release.
Fuori anche il pilota della Force India, Nico Hulkenberg, protagonista di un contatto con Bottas in partenza. Out anche l’alfiere della Haas Racing, Esteban Gutierrez, tradito dal propulsore della sua VF-16.
La corsa minuto per minuto
22.41 Lewis Hamilton vince il Gran Premio degli Stati Uniti!
22.40 Alonso al photofinish!
22.40 Bagarre tra Alonso e Sainz.
22.37 Sosta per Vettel: gomme supersoft per il tedesco.
22.34 Contatto tra Massa e Alonso; lo spagnolo di forza sul brasiliano.
22.29 Vettel, dopo qualche giro in ambasce, è tornato ad essere più rapido.
22.23 Massa in pressing su Sainz.
22.20 Questi i primi 10 dopo 45 giri: Hamilton, Rosberg, Ricciardo, Vettel, Sainz, Massa, Alonso, Perez, Button e Grosjean.
22.17 Sainz si trova attualmente in quinta posizione; è questa, al momento, la prestazione più sorprendente.
22.15 Ritiro per Raikkonen.
22.11 Sosta per Raikkonen: gomme soft per il finlandese, fermatosi all'uscita dai box. Raikkonen rientra in retro ai box.
22.09 Raikkonen si trova a 1,5 secondi da Ricciardo.
22.07 Raikkonen si sta portando alle calcagna di Ricciardo; il finlandese dovrà effettuare un'altra sosta.
22.05 Problemi all'ala posteriore per Vettel.
22.03 Questi i primi dieci dopo 35 giri: Hamilton, Rosberg, Ricciardo, Raikkonen, Vettel, Sainz, Massa, Alonso, Perez e Button.
22.00 Rosberg si trova a 11 secondi da Hamilton; Ricciardo è a 2,5 secondi dal tedesco.
21.57 Hamilton approfitta del regime di Virtual Safety Car per rientare ai box, e montare gomme medie. Gomme medie anche per Rosberg, rientrato alle sue spalle.
21.55 Verstappen si è arreso alle ambasce della sua vettura. Virtual Safety Car.
21.53 Verstappen rallenta! Vettel ai box: gomme medie per il tedesco.
21.51 Questi i primi 10 dopo 28 giri: Hamilton, Rosberg, Vettel, Ricciardo, Raikkonen, Verstappen, Massa, Sainz, Alonso e Button.
21.48 Verstappen ai box: problemi! I meccanici non erano pronti, Verstappen è rientrato di suo. Un errore che costerà caro all'olandese.
21.47 Ricciardo ai box: gomme medie per l'australiano.
21.45 Sosta per Raikkonen: supersoft per il finlandese.
21.43 Vettel si sta avvicinando a Raikkonen.
21.41 Problemi alla ripartenza per Kvyat.
21.39 Perez su Kvyat per l'undicesima posizione. Il russo rientra ai box.
21.38 L'olandese si è leggermente allontanato da Rosberg. Più indietro, Button ha sopravanzato Kvyat.
21.36 Verstappen tocca i cordoli nell'inseguimento a Rosberg.
21.34 Rosberg si trova a sandwich tra le due Red Bull.
21.33 Verstappen è alle calcagna di Rosberg.
21.31 Gutierrez rallenta vistosamente.
21.29 Questi i primi 10 dopo 16 giri: Hamilton, Ricciardo, Rosberg, Verstappen, Raikkonen, Vettel, Massa, Sainz, Kvyat e Alonso.
21.28 Sosta per Vettel: gomme soft per il tedesco.
21.27 Penalità di 10 secondi per Kvyat, reo di aver causato un incidente.
21.26 Verstappen su Raikkonen.
21.23 L'attuale leader del Gran Premio è Vettel, che ha allungato lo stint rispetto agli altri.
21.22 Pit stop per Hamilton: gomme soft per l'inglese.
21.21 Sosta anche per Rosberg: gomme medie per il tedesco, rientrato alle spalle di Ricciardo.
21.20 Sosta per Verstappen: gomme soft per l'olandese.
21.19 Raikkonen su Button.
21.18 Ricciardo e Raikkonen ai box: gomme soft per entrambi.
21.17 Turbinio di investigazioni: nel mirino anche Perez e Sainz.
21.16 Perez su Gutierrez.
21.15 Lotta interna in casa Haas per l'undicesima posizione: ad avere la meglio è Grosjean. Perez si è messo alle calcagna di Gutierrez.
21.14 Anche Hulkenberg e Bottas sono sotto investigazione.
21.13 Rosberg si trova a 8 decimi da Ricciardo.
21.12 Nasr e Ocon sono sotto investigazione per il loro contatto.
21.10 Lo batte Verstappen, con gomme soft.
21.09 Giro più veloce per Hamilton.
21.08 Ritiro per Hulkenberg. Button su Gutierrez.
21.07 Gutierrez si difende sapientemente dagli attacchi di Button.
21.06 Hulkenberg e Bottas ai box: contatto tra i due in partenza.
21.05 Bagarre tra Vettel e Verstappen. Foratura per Bottas.
21.03 Hamilton prende la prima posizione; è bagarre tra Ricciardo e Rosberg. L'australiano è davanti.
21.00 La tensione sale: al via il giro di formazione.
Quante cose cambiano in un anno. 12 mesi fa, in quel di Austin, Lewis Hamilton coglieva il suo terzo titolo mondiale - e il secondo consecutivo - vincendo il Gran Premio degli Stati Uniti. Oggi, invece, l'anglocaraibico della Mercedes si trova ad inseguire il compagno di squadra, Nico Rosberg, leader della classifica piloti con 33 lunghezze di vantaggio sul rivale. Per mantenere vive le speranze di ottenere nuovamente l'iride, Hamilton è chiamato ad una prova di forza sul Circuit of the Americas. Il fine settimana è certamente iniziato con il piede giusto per il campione del mondo in carica: il pilota inglese ha colto la pole position nelle qualifiche di ieri, staccando di oltre 2 decimi Rosberg.
Hamilton dovrà però superare l'impasse della partenza, suo tallone d'Achille degli ultimi tempi, per poter cogliere il terzo successo consecutivo ad Austin. In Texas, invece, Nico Rosberg non ha mai vinto: il tedesco della Mercedes ha visto spegnere qui lo scorso anno le sue speranze mondiali, che in questa stagione, invece, si sono fatte sempre più concrete. Rosberg tenterà subito l'affondo su Hamilton in partenza o si comporterà da ragioniere? La sfida tra i due piloti della Mercedes, peraltro, potrebbe essere complicata da altri alfieri in lizza, pronti a sparigliare le carte in tavola.
Parliamo di Daniel Ricciardo e Max Verstappen, forti di una Red Bull RB12 sempre più competitiva e vicina alla Mercedes. Se Verstappen, come Hamilton e Rosberg, scatterà con le gomme soft, Ricciardo, terzo nelle qualifiche di ieri, prenderà il via del Gran Premio con pneumatici supersoft, in grado di raggiungere la temperatura ottimale di utilizzo più in fretta e quindi più performanti in partenza. La strategia potrebbe giocare un ruolo importante in gara, così come l'esplosiva condotta di gara dei due tori scatenati della Red Bull. Verstappen, ricordiamo, è finito sotto accusa per le manovre difensive al limite di cui è stato protagonista in diverse occasioni; la FIA ha minacciato provvedimenti in caso di ulteriori offese.
Se la Red Bull si avvicina alla Mercedes, la Ferrari sembra invece allontanarsi: dopo la buona forma mostrata a Suzuka, la SF16-H ha accusato non pochi problemi nel corso del weekend di Austin: nelle prove libere del venerdì le monoposto sono sembrate piuttosto nervose, specie al posteriore. Ieri la situazione è migliorata, ma un bilanciamento accorto non ha potuto sopperire alle mancanze prestazionali della vettura non solo rispetto alla Mercedes, ma anche alla Red Bull, con cui la Rossa di Maranello si contende il secondo posto in classifica costruttori. Kimi Raikkonen - quinto - e Sebastian Vettel - sesto - occuperanno la terza fila dello schieramento. Conquistare il podio sarà impresa tutt'altro che facile.
Tra i possibili outsider del Gran Premio degli Stati Uniti c'è Nico Hulkenberg: il pilota della Force India sembra essere stato galvanizzato dall'annuncio del suo passaggio alla Renault per la prossima stagione, e, dopo aver ben figurato in qualifica, potrebbe ritrovare la buona forma in gara che sembra aver perso da tempo. Più indietro, invece, troviamo Fernando Alonso: l'asturiano, al via dalla dodicesima posizione in griglia, ieri ha festeggiato i dieci anni dal suo secondo titolo mondiale. Sebbene i fasti del podio sono ben lontani, Alonso è pronto a dare spettacolo a centro classifica.
La gara prenderà il via alle 21.00 italiane.