F1. GP Spagna 2024: le pagelle di Barcellona

F1. GP Spagna 2024: le pagelle di Barcellona
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I promossi e i bocciati di Barcellona nelle pagelle del Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1
24 giugno 2024

Chi sono i promossi e i bocciati di Barcellona? Scopriamolo sfogliando insieme le pagelle del Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1

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Max Verstappen, voto 10 e lode

Un’altra vittoria di Verstappen, ancora una volta facendo una differenza mostruosa (telefonare a Perez per conferma): per l’olandese il quarto titolo iridato rischia di essere il più bello, perché senza la macchia di episodi dubbi e senza avere a disposizione un’astronave. La ferocia con cui ha passato Russell alla fine del primo giro è un manifesto della determinazione del campione: roba da mostrare ai ragazzini che corrono in kart e che sognano un giorno di essere come lui. Anche se di fenomeni come lui ne nasce uno ogni decennio, forse. Voto 10 e lode, immenso.

Lando Norris, voto 9

Voto 9 a Norris, che fa tutto bene tranne la partenza: come spesso accade, se ci pensi troppo finisci per sbagliare e lui chiaramente ha pensato troppo a chiudere Verstappen, finendo per transitare 3° dopo la prima curva. Ci ha provato poi con la strategia, ma contro l’olandese devi essere perfetto e stavolta non ci è riuscito, però il suo stato di forma resta straordinario. E che bello vederlo con un’auto finalmente vincente.

Lewis Hamilton, voto 10

Sul podio un po’ a sorpresa Hamilton, a sorpresa perché più di qualcuno lo dava in fase calante (per non dire bollito) invece come già in passato l’inglese appena gli hanno messo in mano una monoposto competitiva si è riacceso. Stavolta è stato davanti a Russell anche in qualifica e in gara è andato a riprenderlo per conquistare un 3° posto che vale tantissimo in questo momento della sua carriera. Voto 10, perché più di così non poteva proprio fare.

George Russell, voto 7

“Solo” 4° Russell, che pure ha compiuto le due manovre più spettacolari del gran premio: il sorpasso al via e il controsorpasso all’esterno su Norris. Però tutto questo serve pochino se poi spalanca un’autostrada su Verstappen e si fa riprendere sul ritmo da Hamilton: voto 7 con qualche rimpianto, ma grazie per lo show.

Charles Leclerc, voto 6,5

Alle sue spalle un Leclerc ferito nell’orgoglio più che nella carrozzeria: se l’unico con cui puoi giocartela è il tuo compagno di squadra per un modesto 5° posto c’è poco da stare allegri e il monegasco lo sa. Fa quel che può con una monoposto che nell’ultimo settore perde 3 decimi al giro in una manciata di curve, quelle veloci, dove la Ferrari ha ricominciato a saltellare. Però in tempi difficili serve a poco rognare in casa per delle sciocchezze, tanto Russell non lo prendeva… Voto 6,5, imbronciato.

Carlos Sainz, voto 6,5

Non molto diversa la gara di Sainz, anonimo 6° nella sua ultima volta in rosso di fronte al pubblico di casa: lo spagnolo prova almeno a passare Leclerc, che la mette giù dura e tra i due vola qualche pezzetto di carbonio, poi nel finale cede platealmente la posizione, che in F1 equivale a pestare i piedi in mondovisione. Ma da uno silurato senza colpe ancora in inverno non si può pretendere lealtà cieca… Voto 6,5, deluso.

Oscar Piastri, voto 5

La delusione più grande del fine settimana però è Piastri, 7° con un’auto potenzialmente vincente, dopo essere scattato 9° per un doppio errore in entrambi i giri lanciati in Q3. E anche con una McLaren che vola l’australiano non è che sia riuscito a fare chissà che rimonta. Certo a Barcellona è difficile superare e la velocità massima non è il punto di forza delle monoposto inglesi, però era lecito aspettarsi qualcosa di più, anche solo per rimediare alla qualifica orrenda. Voto 5, disperso.

Sergio Perez, voto 4

Stesso discorso, con l’aggravante di avere in casa come metro di paragone chi l’ha gara l’ha effettivamente vinta, Perez: il messicano ancora una volta è rimasto fuori dal Q3, senza apparenti problemi particolari, e in gara la sua rimonta è stata tutt’altro che irresistibile. Da quando gli hanno rinnovato il contratto il rendimento del messicano è semplicemente crollato: un mistero che appare più psicologico che tecnico. Voto 4, sveglia!

Pierre Gasly, voto 7,5, ed Esteban Ocon, voto 7

A punti Gasly e Ocon (rispettivamente voto 7,5 e 7), dopo avere centrato entrambi la Q3: sotto lo sguardo del presidente De Meo i due galletti francesi mettono a segno il migliore week end dall’inizio dell’anno, con una monoposto che continua progredire. Del resto per come avevano iniziato l’anno peggiorare era impossibile. Gasly e Ocon però hanno avuto il merito di non demoralizzarsi e di cogliere al meglio le occasioni, anche e soprattutto a Barcellona.

Nico Hulkenberg, voto 8

Fuori dai punti, voto 8 a Hulkenberg, ad un passo dalla zona punti dopo una qualifica in cui non entra in Q3 ma dà comunque una bella paga al compagno di squadra: elisir di giovinezza.

Fernando Alonso, voto 6,5

Voto 6,5 invece ad Alonso, bravo a entrare in Q3 ma poi al via lo toccano, perde posizioni tagliando per la via di fuga e da lì in poi la sua gara è tutta in salita. Peccato che con questa Aston Martin sia dura risalire. Nel gran premio di casa avrebbe meritato un po’ più di fortuna.

Valtteri Bottas, voto 7

E voto 7 a Bottas, addirittura 12° in qualifica e bello grintoso anche in gara: da qualche gran premio il finlandese appare irriconoscibile (in senso buono), all’evidente ricerca di un sedile anche per il prossimo anno. Se continua così ci dovremo ricredere: potrebbe meritarlo in effetti.

McLaren, voto 10 e lode

Soprattutto, voto 10 e lode alla McLaren, perché la pole di Norris a Barcellona, circuito da sempre banco di prova per la bontà delle monoposto (per lo meno finché gli arabi non si sono comprati pure il diritto di ospitare i sempre più striminziti test invernali) certifica che al momento è arancione la monoposto più veloce del mondiale. Non succedeva dal 2008, quello del primo mondiale di Hamilton.

Zak Brown, voto 10 e lode

E voto 10 e lode a Zak Brown, che in questa opera di ricostruzione, oltre che vincente è riuscito a rendere la McLaren anche un team simpatico. Aggettivo che nessuno si sarebbe mai azzardato ad usare ai tempi di Ron Dennis.

Ferrari, voto 5

Voto 5 invece alla Ferrari, che ha iniziato il mondiale come chiara seconda forza in campionato e lascia Barcellona come quarta forza, perché anche Mercedes è tornata protagonista, almeno nella lotta per il podio. Cosa è successo?

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