F1, GP Spagna 2023: le pagelle di Barcellona

F1, GP Spagna 2023: le pagelle di Barcellona
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I promossi e i bocciati di Barcellona nelle pagelle del Gran Premio di Spagna 2023 di Formula 1
5 giugno 2023

Chi sono i promossi e i bocciati di Barcellona? Scopriamolo scorrendo le pagelle del Gran Premio di Spagna 2023 di Formula 1.

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Max Verstappen, voto 10 e lode

Come tanti altri grandissimi campioni del passato, da Fangio passando per Clark fino a Schumacher (tanto per ricordarci che i periodi di predominio in F1 ci sono sempre stati), Verstappen è ormai bravissimo anche nel rendere incredibilmente noioso lo sport in cui eccelle. C’erano pochi dubbi sulla sua pole position, nessuno sulla sua vittoria e infatti l’olandese ha dominato indisturbato anche il gran premio di Spagna: voto 10 e lode, e pazienza se è e siamo ripetitivi. Anche perché ancora una volta, vedendo l’auto gemella alla sua, viene da pensare che il contributo dell’olandese sia fin troppo sottostimato, con tutto il rispetto per il genio di Newey.

Lewis Hamilton, voto 8,5

Alle sue spalle un Hamilton rinvigorito dagli aggiornamenti tecnici della Mercedes, sempre un passo avanti rispetto a quello che dovrebbe essere il suo sostituto a medio e lungo termine: come dire che il futuro può attendere, un messaggio chiaro dato giusto in mezzo alle trattative per il rinnovo del contratto. Voto 8,5, anche se non ha più l’auto per vincere rimane un fenomeno.

George Russell, voto 8

Ottimo 3° Russell, bravo soprattutto a rimontare in gara, ma siccome la rimonta si è resa necessaria per una qualifica tutt’altro che perfetta (addirittura fuori dal Q3), gli tocca mezzo voto in meno: “solo” 8 per il giovane talento inglese, che con la Mercedes aggiornata può sognare di andare a podio in tutte le gare, ma per farlo serve mantenere l’asticella sempre al massimo.

Sergio Perez, voto 5

In compenso, voto 5 a Perez, autore di una pessima qualifica (anche lui fuori dal Q3, con una Red Bull!) e considerando l’auto che si ritrova il 4° posto finale è il minimo sindacale, suvvia. Cosa è successo al pilota perfetto visto in azione a Baku? Come sempre, la differenza tra un ottimo pilota e un campione spesso sta più nella costanza di rendimento che nella velocità pura.

Carlos Sainz, voto 7

Solo 5° Sainz, a cui ci sentiamo di dare un voto 7 soprattutto di incoraggiamento: in qualifica tira fuori dal cilindro un bel giro e in gara combatte contro le Mercedes finché le sue gomme glielo consentono. L’auto però è quel che è, cioè pessima.

Lance Stroll, voto 7

Si è risvegliato finalmente Stroll, o forse per una volta ha steccato Alonso, difficile dirlo: resta il fatto che stavolta il canadese ha primeggiato sul compagno di squadra e si è fatto notare per un gran bel primo giro. Poi certo per mantenere certi ritmi bisognerebbe essere un campione, e lui con tutto il rispetto non lo è, comunque voto 7.

Fernando Alonso, voto 6

Voto 6 sulla fiducia invece ad Alonso, fallace nel giro buono in qualifica e anche in gara non così portentoso sul ritmo come al solito. Va anche detto che con gli aggiornamenti portati dalla Mercedes forse sarà più difficile rivederlo sul podio, in ogni caso peccato aver mancato la grande festa di fronte al suo pubblico.

Esteban Ocon, voto 6,5

Voto 6,5 a Ocon, reduce dal podio di Monaco: su una pista “vera” però è tutt’altra cosa, e anche se la Alpine non sembra così male come monoposto, ma per ambire con continuità alle posizioni che contano servirebbe ben altro. Il francese comunque fa in pieno il suo dovere.

Guanyu Zhou, voto 8

Voto 8 a Zhou, in proporzione soprattutto al mezzo a disposizione: a Barcellona il pilota cinese ha disputato forse il suo miglior fine settimana di sempre, dopo essere scattato 13° ma comunque ben davanti al compagno Bottas. Per buona parte della gara lotta con Hulkenberg e Tsunoda, riuscendo alla fine a prevalere: bravo!

Pierre Gasly, voto 8,5

Chiude la zona punti Gasly, autore il sabato di un ottimo giro ma anche di una doppia penalizzazione per non essersi fatto da parte durante il giro degli avversari, una duplice distrazione la cui responsabilità probabilmente va divisa con il team. Peccato perché la sua gara poteva essere tutt’altra, voto 6,5.

Lando Norris, voto 8

Fuori dai punti, un altro che mastica amaro su quello che poteva essere e non è stato è Norris: splendido 3° in qualifica, le sue speranze si infrangono alla prima chicane del primo giro, contro la gomma posteriore di Hamilton. Un incidente senza colpa, ma da lì è solo un girare in tondo per raccogliere dati. Voto 8 per la qualifica strepitosa.

Oscar Piastri, voto 6

Voto 6 invece a Piastri, bravo a entrare in Q3 il sabato, ma incapace di restare in zona punti la domenica: manca ancora il ritmo, e considerando gli avversari non proprio irresistibili forse non è stata solo colpa dell’auto.

Yuki Tsunoda, voto 6,5

Voto 6,5 invece a Tsunoda, che per tutta la gara lotta a centro gruppo per un punticino che alla fine non arriva, ma il giapponese ha il merito di provarci, oltre a sovrastare ancora una volta nettamente il compagno De Vries.

Nico Hulkenberg, voto 6,5

Voto 6,5 sulla fiducia anche a Hulkenberg, splendido in qualifica, ma in gara lentamente deve cedere posizioni su posizioni, e considerando l’esperienza del tedesco difficilmente la colpa è del pilota.

Valtteri Bottas, voto 5

Voto 5 invece a Bottas, nettamente sovrastato dal compagno di squadra e praticamente impalpabile per tutto il fine settimana: forse è venuto il momento di considerare di rigenerarsi in un’altra categoria.

Charles Leclerc, voto 6

Infine voto 6 sulla fiducia a Leclerc, penalizzato da un problema misterioso in qualifica e in gara incapace almeno di raggiungere le zona punti, ma siccome la velocità del monegasco non è in discussione, il voto 6 va intendersi come assente giustificato.

Capacità di reazione Mercedes, voto 8

Voto 8 per la capacità di reazione in Mercedes, i cui sviluppi anche quest’anno sembrano avere funzionato a dovere, anche se la Red Bull rimane irraggiungibile, ma questo non era un obiettivo realistico per stessa ammissione di Toto Wolff.

Ferrari, voto 4

Voto 4 invece alla Ferrari, per la quale Barcellona era già l’ultima spiaggia (e la vicinanza con il mare non c’entra): l’auto se possibile è peggiorata con il nuovo pacchetto aerodinamico, o forse a Maranello non hanno capito come assettarla, certo è che continua a divorare le gomme, e come se non bastasse anche la strategia lascia perplessi, con la sensazione che in gara abbiano provato a mettere tutte le mescole giusto per vedere l’effetto che fa. Disastro!

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