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BARCELLONA - Cambia la pista, non la sostanza. E la classifica dei due davanti. Charles Leclerc ottiene la pole davanti a Max Verstappen con un giro perfetto dopo che nel primo tentativo era finito in testacoda alla chicane finale. Un erroraccio che poteva costare caro al leader del mondiale e che invece il monegasco ha saputo ribaltare con un giro secco strepitoso. Peccato per Verstappen e il suo assalto finale, vanificato da un problema tecnico (non si è aperto il DRS, ndr) che gli ha fatto gridare via radio "No power no power" non ho potenza non ho potenza, anche se poi non era così. L'idolo di casa, Carlos Sainz, occupa la terza casella in griglia e dopo il cambio del telaio, avvenuto nella notte, le cose non sembrano essere migliorate molto visto il costante distacco dal compagno di squadra Leclerc.
La Mercedes ha piazzato Russell e Hamilton subito dopo con distacchi tutto sommato contenuti: 6 decimi il primo e 7 il secondo che, secondo l'abitudine dei social attuali (italiani) è stato riempito di insulti e offese da chi non vedeva l'ora di farlo dopo tutti questi anni di successi. Una settimana fa era capitato a Leclerc dopo il testacoda a Montecarlo con la Ferrari di Lauda. Lo specchio di uno sport che dal rispetto per i piloti è passato all'offesa per il gusto di farlo e sentirsi gratificati da così poco. Chiusa parentesi social, ormai si è capito che in ballo sono due gli elementi per questa battaglia cominciata in Bahrain e che finirà probabilmente ad Abu Dhabi a novembre. Prestazioni, ovvero avere una macchina veloce e affidabilità, ovvero finire le corse. Elemento mancato alla Red Bull in due gare e che segna la classifica finale. Mercedes non ha ancora le prestazioni delle prime due e probabilmente non le avrà in questa stagione, ma ha mostrato un bel progresso nei tempi e nella gestione in pista. Dal canguro saltellante delle prime gare a una macchina più stabile e costante sul passo gara.
E qui si apre il capitolo GP, perché se è vero che la Ferrari il giro secco veloce lo fa sempre, sulla distanza il consumo delle gomme e la loro gestione sarà la discriminante. Vedere le gomme di Leclerc dopo un giro con una brutta riga nera esterna (sulle soft usate in qualifica) fa pensare male visto che con le medie il passo gara, al contrario di Mercedes e Red Bull, non era molto competitivo. Una gara quindi all'insegna delle incognite che si preannuncia col tutto esaurito in tribuna dopo i 54 mila spettatori del venerdì e i quasi 70 mila del sabato. Ai box a festeggiare la pole di Leclerc anche Lapo Elkann e l'amministratore delegato Benedetto Vigna insieme a Louis Camilleri, l'ex CEO Ferrari che ha sempre il cavallino nel cuore. Da segnalare altri tre motori Ferrari nei primi 10: Bottas settimo con l'Alfa Romeo Sauber, Magnussen ottavo e Mick Schumacher decimo con le Haas Ferrari made in Varano de Melegari...