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BARCELLONA - Non è stata una riunione carbonara anche perché nel paddock di F.1 non avviene niente che non si venga a sapere, di certo vedere alcuni team manager andare sul motor home della McLaren, ospiti di Zack Brown e poi vedere arrivare il presidente FIA Ben Sulayem seguito da Toto Wolff, Chris Horner, Mattia Binotto tanto per citarne alcuni e non vedere nessuno di Liberty Media, da Domenicali in giù, ha fatto capire che la riunione non avesse uno scopo politico (si sarebbero riuniti sul motor home della FIA) tantomeno commerciale (avrebbero usato quello di Liberty Media).
E allora di cosa hanno parlato? Semplicemente di soldi. Come spesso succede. E stavolta i soldi sono necessari per due motivi. I team stanno faticando a rispettare il budget cap per l'aumento dei prezzi in genere. Dai trasporti (più 25 per cento minimo) agli hotel e viaggi del personale, con punte di oltre il 100 per 100 in alcuni GP, oltre agli incidenti. Quello che era un limite di 145 milioni rischia di saltare per parecchie squadre e qui si apre il contenzioso. Perché la FIA ha l'obbligo di controllare, ma se a fine stagione sono 5 o 6 squadre fuori cosa si rischia? Un bel dilemma e allora, ecco la riunione con lo scopo di trovare una linea comune e, come capita spesso, quando si tratta di soldi nessuno apre bocca.
C'è poi un altro aspetto che il presidente FIA non ha affrontato apertamente ma che potrebbe coinvolgere anche i team. La federazione è un ente no profit e pertanto non può accedere a incassi e finanziamenti che escano dallo statuto. Una delle ipotesi è far diventare, o almeno scorporare una parte di essa, e quotarla. Una specie di SPA, società per azioni, in cui le quote sono divise fra più soggetti, garantendo la trasparenza e il futuro federale su vari argomenti, dalla sicurezza alle corse per esempio. Un progetto appena accennato e di cui qualcuno parla a denti stretti. Di sicuro il riunirsi in F.1 in maniera così frequente è sintomo di qualcosa che non torna. Fin tanto che si vede agitazione, allora vuol dire che è tutto normale. Nel momento in cui tutto sembra tranquillo, meglio diffidare dalla calma apparente...