F1, GP Spagna 2021: La lezione di Hamilton e la Mercedes a Verstappen e alla Red Bull

F1, GP Spagna 2021: La lezione di Hamilton e la Mercedes a Verstappen e alla Red Bull
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Lewis Hamilton ha conquistato la terza vittoria stagionale battendo grazie alla strategia perfetta della Mercedes, Max Verstappen e la Red Bull. Il commento del nostro Paolo Ciccarone sul Gran Premio di Spagna
9 maggio 2021

Per battere Lewis Hamilton e la Mercedes bisogna essere semplicemente perfetti. Cosa che Verstappen e la Red Bull non sono stati in Spagna. Eppure il pilota ha le carte in regola per giocarsela contro Hamilton, vincitore per la terza volta nella stagione. Ma la squadra no. Con una Red Bull che sbaglia, una Mercedes che non perdona. E nel giorno dell'errore terribile dei "bibitari" la Ferrari arriva a un passo dal podio con Leclerc senza sbagliare niente e, anzi, mostrando una costanza di rendimento che in pochi si aspettavano.

Alla Red Bull, pur avendo una macchina migliore della Mercedes, si pecca di supponenza. O di sottovalutazione. Perché il succo del GP di Spagna sta tutto in una decisione sbagliata del box, come già avvenuto in Bahrain a inizio stagione, e che ha consegnato alla Mercedes e ad Hamilton il successo. Alla partenza Verstappen ha infilato Hamilton con una manovra che ha ricordato quella di Imola, solo che qui Lewis ha limitato i danni e si è messo in scia alla Red Bull.

Il primo pit stop di Verstappen, al 25 giro, è stato lento. Lontano dagli standard Red Bull, ma sufficiente a restare a un tiro di schioppo da Hamilton. Il recupero di Lewis nei confronti di Verstappen era impressionante, tanto che nel solo rettilineo la Mercedes recuperava 4 decimi alla Red Bull, ma non era sufficiente per passare. E qui la Mercedes ha dimostrato di essere una squadra in cui ogni meccanismo funziona alla perfezione. Infatti al 42 giro hanno richiamato Lewis per un secondo pit. E qui scatta l'errore della Red Bull, perché in un paio di giri avrebbero dovuto capire che con quella mossa Hamilton li avrebbe superati. Invece no. Piuttosto che richiamare ai box Verstappen e fare una marcatura ad uomo, lo hanno lasciato in pista a gestire le gomme, ormai andate a 5 giri dalla fine.

Il sorpasso in pieno rettilineo di Hamilton è stato quanto di più semplice si potesse fare. E così per Verstappen l'unica soluzione è stata tornare ai box, cambiare le gomme (tardi, troppo tardi) segnare il giro più veloce ma uscire sconfitto senza appello nel confronto diretto contro la Mercedes. Siamo 3 a 1 in quanto a vittorie, ma avrebbe dovuto essere il contrario senza l'errore in Bahrain e quello spagnolo, che hanno consegnato due successi ad Hamilton.

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Del resto meglio non parlare. Bottas, terzo, e Perez quinto, sono funzionali ai capi squadra. E l'unico che ha fatto la differenza è stato Leclerc, che ha sfruttato al meglio una Ferrari che meccanicamente sembra essere indovinata e che paga qualcosa a livello di motore e aerodinamica alla concorrenza. Charles è stato anche secondo per qualche giro nel gioco dei pit stop, ma tutto sommato ha vinto il duello diretto contro le McLaren (Ricciardo sesto di poco davanti a Sainz, settimo) concretizzando una corsa solida, priva di errori. Anche se a tratti incolore e senza spunti, ma meglio così che dover arrancare. Piuttosto,

Sainz ha deluso nella corsa di casa. Qualifica a due millesimi da Ocon, in gara partito male e intruppato nel gruppo senza spunti di sorta. Leclerc ha mostrato che qui, partendo davanti, si poteva fare di meglio. Da dimenticare la corsa dell'Alfa Romeo. Giovinazzi per la seconda volta in quattro gare si è trovato col box alla ricerca della gomma perduta: "C'era una foratura lenta e se ne sono accorti al pit per cui ho perso tempo, una gara decisamente sbagliata". Già, sarebbe il caso di capire il perché...

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