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Al Montmelò Hamilton risponde ancora una volta ai suoi critici, e dopo aver fatto la 100 pole Sabato, ieri ha eguagliato un altro record di Michael Schumacher raggiungendolo a quota sei vittorie a Barcellona, allungando nel mondiale. Infatti Verstappen si è dovuto accontentare come a Portimao della seconda posizione vedendo aumentare il distacco nella classifica piloti a 14 punti, a causa di una Red Bull che ha perso il vantaggio di inizio stagione subendo il sorpasso dalla Mercedes.
Esame superato dalla Ferrari che sulla pista dove un anno fa nei test capì che il 2020 sarebbe stato un mondiale molto difficile, trascinata da Charles Leclerc ha lanciato la sfida per il terzo posto della classifica costruttori ad una McLaren non veloce come nelle prime tre gare. Passo indietro anche di Sergio Perez che anche in quest'occasione non ha potuto aiutare Verstappen, e per l' Alpine con Fernando Alonso autore della peggior prestazione dal rientro in F1 nel Gp di casa, e Esteban Ocon che non si è confermato sui livelli delle qualifiche. Continua la crisi dell'Aston Martin con Lance Stroll e Sebastian Vettel fuori dalla zona punti.
Vediamo analizzando gli stint della gara, il momento in cui Hamilton ha vinto il duello con Verstappen, e quando si sono decise le altre posizioni della classifica del Gran Premio di Spagna.
Verstappen brucia al via di nuovo Hamilton, che come aveva già fatto vedere nelle Fp2 ha un ritmo superiore ei dimostra di averne di più rimanendo sempre ad un secondo dal rivale. Alle loro spalle Leclerc dopo il magnifico sorpasso nel 1 giro tiene dietro per tutto il primo stint senza problemi Bottas, confermando i progressi nella gestione gomme sul passo rispetto al Bahrain e Portogallo della SF21 con le soft, più veloce di mezzo secondo di Ricciardo.
Perez e Sainz partito male proprio nel primo stint non riuscendo a superare Ricciardo e Ocon, vedono sfumare la possibilità di ottenere un risultato migliore al traguardo, Norris anche in gara è lontano dai livelli di Imola e Portimao, Alonso non ha il passo delle PL2 e perde diverse posizioni, in difficoltà come nelle qualifiche Vettel.
Hamilton ribadisce la superiorità della W12 nel second stint, ma la Mercedes capendo che non può superare Verstappen gli cambia strategia passando alla tattica delle due soste che sarà la mossa vincente. La Red Bull perde l'attimo e Verstappen cerca di gestire le gomme per arrivare fino in fondo. Bottas con pista libera tiene il passo dell'olandese dimostrando che la Mercedes poteva centrare la prima doppietta se non perdeva la 3° posizione nel primo giro.
La Ferrari conferma anche con le medie di essere stata la terza forza a Barcellona, con Leclerc che pur non avendo il passo del finlandese infligge anche con gomma gialla mezzo secondo a Ricciardo, e Sainz il quale non appena supera Ocon raggiunge l'australiano e Perez che al 46 giro passa il pilota della Mclaren ed inizia a girare più veloce di Leclerc. Sempre in difficoltà Norris, le Alpine con Ocon e Alonso i più lenti in pista , insieme a Vettel.
Terzo stint poco significativo, infatti Hamilton ha fatto il secondo pit stop molto prima degli altri piloti, e al 60 giro supera Verstappen, e negli ultimi giri può gestire il vantaggio. Infatti l'olandese rientra ai box per prendere il punto del giro veloce vincendo il duello con Bottas, mentre la Ferrari richiama Leclerc per coprirsi da Perez.
La notizia positiva per la Scuderia di Maranello arriva da Sainz che pur non riuscendo ad attaccare Ricciardo, con le soft usate ha lo stesso passo dell'australiano a cui i meccanici McLaren avevano montato un treno nuovo. L'Alpine crollata decide di far rientrare ai box Alonso a differenza di Ocon che è l'unico ad aver fatto solo una sosta, male come nel primo stint con gomma rossa Vettel.