F1, GP Spagna 2020: missile Mercedes, sfida aperta alle sue spalle

F1, GP Spagna 2020: missile Mercedes, sfida aperta alle sue spalle
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Mercedes di un altro pianeta, ma alle sue spalle a Montmelò la sfida è aperta. L'analisi delle prove libere del Gran Premio di Spagna 2020 di Formula 1 a cura di Paolo Ciccarone
14 agosto 2020

C'era una volta la variabile del circuito, ovvero pista che vai, prestazioni che trovi. Da un po' di tempo puoi cambiare tutti i tracciati del mondo, alla fine la classifica rimane sempre quella: Hamilton davanti a Bottas sulle Mercedes e Verstappen a inseguire, a quasi un secondo, con la Red Bull. Poi, in ordine sparso, Renault e Ferrari che con Leclerc conferma l'abbonamento al sesto posto e con Vettel dodicesimo, ma ad appena tre decimi dal compagno di squadra. Che vuol dire? Che a parte i missili davanti, il resto della truppa se la gioca sui decimi e qui, pur essendo vicino al compagno di squadra, Vettel paga in malo modo quei tre decimi di distacco rispetto a Leclerc, finendo alle spalle di gente che la Ferrari dovrebbe vederla solo quando è doppiata.

Invece è il tormentone dell'annata più balorda della F.1 (e non solo F1 a dire il vero). Domenica si corre in Spagna sul tracciato di Montmelò, una pista che le squadre usano nei test invernali. La differenza è che adesso, a ferragosto, le temperature sono tali da mandare in crisi le gomme e, infatti, a capire come funzionano le Hard (quelle dure a striscia bianca, per intenderci) è un bel rebus visto che domenica scorsa in Inghilterra le Mercedes le hanno consumate manco fossero gomme da masticare. Verstappen sul passo gara ha dimostrato di potersela giocare con le Mercedes, ma un conto la teoria, un'altra la realtà.

Questa è poi l'ultima gara in cui la federazione ha lasciato la libertà di usare la gestione del motore per le qualifiche, dal Belgio (fine mese) sarà vietata. Un modo per limitare le Mercedes, anche perché vedere oltre un secondo in qualifica pare brutto e quindi la federazione preferisce almeno limitare i distacchi in prova, anche se poi in gara le frecce nere vanno via lo stesso. Insomma, con quello che hanno fatto vedere le monoposto della Stella a tre punte, l'unico modo è sparargli nelle gomme (metaforico, si intende) oppure che siano talmente fuori regolazioni gli assetti da consentire ai rivali di darsi una mossa.

Sempre in attesa della Ferrari che, nonostante le piccole modifiche portate, continua ancora a navigare a vista, col macigno di un Vettel: resta o va via prima che finisca la stagione? Domenica, 16 agosto, mentre la maggior parte dei vacanzieri sarà a prendere il sole, qualcuno dovrà prendere una decisione a Barcellona. A meno che qualcuno non abbia già deciso il destino da seguire. Quello che spiace, in una situazione simile, è vedere che frotte di tifosi che avevano osannato l'arrivo di Vettel e criticato la partenza di Alonso, adesso sono gli stessi che danno addosso al pilota tedesco. Il tifo, si dirà, ma nessuno sa davvero cosa succede in squadra e cosa sta vivendo Vettel. Almeno il rispetto dovrebbe essere alla base per un grande pilota che ha vinto molto e dato tanto alla Ferrari stessa.

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