Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Nelle qualifiche di Montmelò ad imporsi è stato Lewis Hamilton: sarà il pilota della Mercedes a scattare davanti a tutti nel Gran Premio di Spagna, sesta prova del mondiale 2020 di Formula 1. 1’15”584 è il crono colto dall’inglese, alla novantaduesima partenza al palo in carriera e alla quarta stagionale. Il canto del cigno del party mode, l’aggressiva mappatura che le Frecce nere impiegano in qualifica per far schizzare la W11 lontano anni luce dalla concorrenza, vede l’ennesima prima fila targata Mercedes. Sette decimi al più vicino dei rivali: implacabili.
Il migliore degli altri è sempre il solito Max Verstappen: l’olandese della Red Bull ha conquistato una terza posizione che vale oro, visto l’ottimo passo gara della RB16 nelle sue mani. E se il risultato della Mercedes era più che preventivabile alla vigilia del weekend di gara di Barcellona, non lo era sicuramente la vicinanza prestazionale tra gli altri team. Distacchi minimi, tutti a favore dello spettacolo. Convince la Racing Point, con Sergio Perez quarto e Lance Stroll quinto. Sesto posto per Alexander Albon, della Red Bull, davanti ai due piloti della McLaren, Carlos Sainz e Pierre Gasly. Decisamente meno incisiva - per usare un atroce eufemismo - la Ferrari, con il migliore dei due Cavallini rampanti, Charles Leclerc solo nono; più indietro, ma non molto, Sebastian Vettel: undicesimo, è stato eliminato alla Q2. È proprio la Rossa la vittima dei distacchi limitati.
Nel primo tentativo della Q1, Hamilton ha prontamente suonato la carica, battendo per tre decimi sia Bottas che Verstappen. Ma a farsi vedere è stata anche la Racing Point, capace di separare i due alfieri della Mercedes, con Perez secondo e Stroll terzo. Un dato più preoccupante per Verstappen che per la Mercedes, che solitamente nella Q1 impiega una mappatura più conservativa del party mode. Settimo crono per Leclerc, con Vettel dodicesimo. La Racing Point si è dimostrata talmente competitiva da non dover nemmeno scendere in pista a fine Q1 per evitare sgradite sorprese. E visti i distacchi contenuti, non è una sicurezza da poco.
Per il primo spunto nella Q2, anche la Mercedes ha deciso di impiegare le performanti soft per la lotta sul giro secco, senza tirare fuori la carta delle medie. Ed Hamilton ha colto il miglior tempo, staccando di un decimo Bottas e di mezzo secondo Verstappen, segno che le Frecce nere hanno alzato il ritmo. Perez e Stroll, invece, si sono dovuti accomodare alle spalle di un arrembante Sainz e di Leclerc. Vettel ancora incolore, solo undicesimo e a quattro decimi dal compagno di squadra. A fine Q2, i primi tre classificati hanno assistito da spettatori al pazzo traffico ferragostano di Barcellona. Nella Q3, a suonare la carica è stto Hamilton.
Onestamente, ormai vedere Sebastian Vettel ai margini della top ten non è più una sorpresa. Ma osservarlo faticare in pista con una monoposto che nelle sue mani sembra ingovernabile è tremendo: salti sui cordoli, lunghi. Anche con il telaio nuovo, i miglioramenti sono limitati: è comunque dietro a Leclerc, sebbene nemmeno il monegasco sia stato incisivo. E un distacco di due decimi da Leclerc, pur se più contenuto del solito, qui è ben più pesante che nelle ultime qualifiche. Vettel, per la verità, è rimasto fuori per soli 2 millesimi: un nulla che vale moltissimo. Il quattro volte campione del mondo ha preceduto Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri.
Per il tedesco l’unica consolazione è la scelta della gomma per la gara. Domani potrà partire con le medie, la mescola più azzeccata per la corsa, mentre tutti i piloti nella top ten prenderanno il via con le rosse: un vantaggio strategico. Ma tra le delusioni di giornata c’è anche la Renault. Prometteva sfaceli nelle libere, ma Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon sono solo tredicesimo e quindicesimo. A separarli ha pensato Kimi Raikkonen: per il finlandese dell’Alfa Romeo Racing è il primo approdo alla Q2 nel 2020.
I motorizzati Ferrari continuano ancora ad essere in grossa difficoltà. Entrambi i piloti della Haas, Kevin Magnussen e Romain Grosjean, sono sedicesimo e diciassettesimo, rispettivamente. Evidentemente, l’exploit del francese di ieri era solo una chimera: il team americano non brilla ancora una volta. Male anche la Williams, con George Russell e Nicholas Latifi ad occupare la diciottesima e la diciannovesima piazza dello schieramento. Ma il fanalino di coda sarà Antonio Giovinazzi: l’italiano di casa Alfa Romeo Racing delude, non passando il taglio a differenza del compagno di squadra, Raikkonen, riuscito nella zampata vincente alla Q2.
Le qualifiche minuto per minuto
16.00 Pole position per Lewis Hamilton!
15.57 Tutti in pista per l'ultimo tentativo.
15.55 Leclerc è settimo.
15.53 Hamilton davanti per 59 millesimi a Bottas. Verstappen terzo.
15.51 Perez al comando, davanti a Stroll.
15.49 Tutti in pista con le rosse.
15.48 Ci siamo: inizia la Q3.
15.40 Questi gli eliminati alla Q2: Vettel, Kvyat, Ricciardo, Raikkonen e Ocon.
15.38 Traffico in pista, come è ovvio.
15.36 Tutti ai box, in attesa dell'ultimo tentativo della Q2.
15.34 Questa la zona eliminazione al momento: Vettel, Ocon, Gasly, Kvyat e Raikkonen.
15.32 Quinto Leclerc, undicesimo Vettel.
15.31 Perez quinto, Stroll sesto. Bene Sainz, davanti ad entrambi.
15.30 Terzo Verstappen a cinque decimi.
15.29 Hamilton più veloce di Bottas: è lui al top.
15.27 Stessa scelta anche per la Red Bull.
15.27 Hamilton e Bottas in pista con le rosse.
15.25 Ci siamo: inizia la Q2.
15.20 Questi gli eliminati alla Q1: Magnussen, Grosjean, Russell, Latifi e Giovinazzi.
15.18 Racing Point ai box. Un top team fatto e finito.
15.17 E anche il traffico è un fattore da non sottovalutare.
15.15 Tempi decisamente ravvicinati: un errore potrebbe essere pagato carissimo.
15.13 Tutti ai box in attesa del rush finale della Q1.
15.11 Questa la zona eliminazione: Grosjean, Raikkonen, Magnussen, Latifi e Giovinazzi.
15.09 Ma Perez lo batte: soli 80 millesimi da Hamilton.
15.09 Stroll si issa in seconda posizione. Notevole.
15.08 Hamilton si installa al top, seguito da Bottas e Verstappen, entrambi staccati di tre decimi. Quarto Leclerc.
15.06 Rosse anche per le Ferrari di Leclerc e Vettel, così come per Verstappen.
15.04 Mercedes in pista con le soft.
15.02 Il primo crono è l'19"231 di Latifi.
15.01 Le Williams sono le prime due macchine a scendere in pista.
15.00 Semaforo verde: inizia la Q1.
È un Ferragosto atipico, dal sapore quasi vintage, quello che oggi vedrà in pista la Formula 1 per le qualifiche del Gran Premio di Spagna 2020 a Barcellona. Il Circus non correva nel pieno dell'estate italiana almeno dalla metà degli anni Duemila. E se allora il dominio della Ferrari con Michael Schumacher stava volgendo al termine, l'egemonia attuale della Mercedes non sembra affievolirsi. Soprattutto sul giro secco: le velocissime Frecce nere di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas per questo GP possono ancora contare sul famigerato party mode, l'esagerata mappatura della power unit che fa schizzare la W11 nelle fasi clou della lotta per la pole position.
E la partenza al palo diventa così inevitabilmente una faccenda a due. Al netto di eventuali errori, la Mercedes ha già nelle mani la prima fila: resta solo da capire chi coglierà la pole position. Alle spalle di Hamilton e Bottas, l'indiziato numero uno per classificarsi come il migliore degli altri è il solito Max Verstappen. L'olandese, reduce dalla splendida vittoria della scorsa settimana, ha mostrato un passo gara sontuoso, segno che domani potrà dire la sua. Ma è fondamentale prima di tutto assicurarsi di scattare il più vicino possibile alle Mercedes, così da poter sfruttare eventuali debolezze del titanico pacchetto della W11, le cui gomme rischiano però di sciogliersi come burro al sole caliente di Montmelò.
Ma la vera lotta è quella di centro classifica, con diversi team sullo stesso piano. Vietato sbagliare in qualifica oggi, perché i tempi sono molto serrati. Tanto da far sì che pochi decimi possano fare la differenza tra il quinto e il decimo posto. C'è la Renault, arrembante soprattutto con Daniel Ricciardo, alla spasmodica ricerca del podio, ma un po' in ombra nelle FP3 di questa mattina. Ma non bisogna dimenticarsi della chiacchieratissima Racing Point, aggressiva con la sua ala posteriore ad altissimo carico aerodinamico, come se si corresse a Montecarlo. Tanto a compensare pensa il prestazionale propulsore Mercedes di cui è equipaggiata l'ormai famigerata RP20.
E di questo pacchetto di mischia fa parte anche la Ferrari, soprattutto con Charles Leclerc. Perché, nonostante la sostituzione del telaio sulla sua SF1000, il feeling di Sebastian Vettel con la sua monoposto continua a non essere dei migliori. La capricciosa SF1000, con un posteriore ballerino, diventa difficile da domare per il tedesco, che si stizzisce per la mancata compostezza della sua vettura. Il distacco da Leclerc in realtà non è abissale, ma, come già spiegato prima, pochi decimi possono fare una grossa differenza. Soprattutto in ottica gara, perché il passo di alcuni rivali, Renault in testa, è buono.
Le qualifiche prenderanno il via alle 15.00.