F1, GP Spagna 2020: vince Hamilton

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Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Spagna 2020 di Formula 1. Seguono Max Verstappen e Valtteri Bottas. Sebastian Vettel si prende la settima posizione con uno stint monstre con le soft: 34 giri per pochi punti, ma la Ferrari non può fare di più. Ritiro per Charles Leclerc
16 agosto 2020

A Montmelò a surclassare la concorrenza è la Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio di Spagna, sesta prova del mondiale 2020 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra iberica è l’ottantottesima vittoria in carriera e la quarta stagionale per l’inglese, che ha preceduto Max Verstappen, della Red Bull, e il compagno di squadra, Valtteri Bottas. Dopo la partenza, è stata una passeggiata per Hamilton, che ha gestito agevolmente la gara. E il motivo è presto detto. La Mercedes ha imparato dai propri errori, optando per una strategia più conservativa ad inizio gara con le volatili rosse. Ed è servito, perché Hamilton e Bottas sono riusciti ad allungare, anche se di poco, il proprio stint rispetto a Verstappen, che con le soft ha un po’ faticato. Di lì in poi è stata una passerella verso la vittoria per Hamilton: Verstappen, pur se tanto alieno quanto le siderali Mercedes, non ha potuto fare nulla, anche perché la media si è rivelata per tutti meno efficace del previsto.

Ma il dato allucinante è che i primi tre sono gli unici classificati a pieni giri. E piove sul bagnato in casa Ferrari, con il ritiro di Charles Leclerc: il monegasco è stato tradito dalla sua SF1000, che si è ammutolita alla chicane, facendolo girare. Leclerc è riuscito a ripartire, ma, dopo un tentativo disperato dei suoi tecnici per riallacciargli le cinture che si era tolto convinto di ritirarsi, si è dovuto arrendere. Ora ci si mette pure l’affidabilità, non solo le prestazioni deficitarie. Ma se Leclerc ha alzato bandiera bianca, Sebastian Vettel, settimo, ha cercato l’impresa, andando fino in fondo con le soft con una sosta sola, buttando il cuore dietro l’ostacolo con la cattiveria che tanto gli è mancata di recente. Nel finale di gara ha perso posizioni, ma il vecchio leone ha ruggito di nuovo. E sono pochi punti, ma serviranno per il morale.

Hamilton ha preso agevolmente la testa della corsa in partenza, mentre alle sue spalle Bottas ha faticato, e non poco. Uno start timido del finlandese - e non è la prima volta quest’anno – ha permesso a Stroll di farsi strada e passarlo. Ma Bottas ha subito anche il sorpasso di Verstappen, che ha approfittato della lotta tra Bottas e Stroll per librarsi davanti ad entrambi all’esterno. E nelle prime fasi di gara Verstappen ha cercato di tenere il ritmo di Hamilton, per non lasciarlo scappare. Questo mentre il compagno di squadra dell’inglese, Bottas, si è messo alle calcagna di Stroll: inaccettabile restargli alle spalle. Ma il canadese non gli ha reso certo la vita facile, difendendosi alla perfezione.

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Non è durata molto, però, perché Bottas ha passato Stroll nel corso del giro numero sei. Ma Bottas, non pago, si è dimostrato indiavolato: evidentemente indispettito dalla defaillance in partenza, si è ben presto avvicinato a Verstappen. Hamilton, dal canto suo, ha mantenuto un ritmo blando per gestire le gomme: questo ha anche agevolato il suo vicino di box nell’avvicinarsi a Verstappen. La Mercedes in questa fase di gara ha puntato su un approccio conservativo con il leader della corsa, per evitare gli spauracchi delle ultime gare. E il surriscaldamento delle gomme per la Mercedes è arrivato, anche se non con la stessa severità di sette giorni fa.

Il blistering all’anteriore destra non ha impensierito Hamilton, che ha alzato il ritmo per scrollarsi di dosso Verstappen. E se davanti a tutti Hamilton si è messo a spingere parecchio, probabilmente in ottica di un pit stop imminente, molto più indietro il suo vecchio rivale Vettel si è dovuto vedere dal pressing di Kvyat. Ma il russo non ha trovato lo spunto giusto per passare il tedesco. Al termine del giro numero 18, Albon è stato il primo ad aprire le danze dei pit stop. E la Red Bull ha deciso di usarlo come cavia per testare il comportamento delle hard, cercando al contempo di fare una strategia alternativa per battere le Racing Point.

L’anglo-thailandese, però, non è stato per niente avvantaggiato da questa scelta, perché è rientrato nel pieno del traffico. Il suo compagno di squadra, invece, si è lamentato vistosamente dello stato delle sue gomme. Ed è servito per persuadere la Red Bull a richiamarlo ai box. Dopo aver montato le gialle, Verstappen è rientrato in pista alle spalle di Bottas. Al termine del giro numero 24, la Mercedes ha giocato la carta del doppio pit stop, facendo rientrare sia Hamilton che Bottas per montare le gialle. Hamilton ha ripreso la testa della corsa nonostante una sosta lenta, mentre Bottas si è accomodato alle spalle di Verstappen.

Nelle posizioni di ricalzo, la McLaren ha giocato la carta delle soft, mentre la Ferrari ha allungato il proprio stint non solo rispetto al team inglese, ma anche di Stroll, che ha montato le medie al termine del giro numero 28. Nella tornata successiva, gran movimento ai box, con le soste di Vettel, Leclerc e Perez. Gli ultimi due hanno montato le gialle, il primo la rossa. E se Perez è rientrato in settima posizione, i due ferraristi sono scivolati fuori dalla zona punti. Leclerc, passato Kvyat, ha cercato di liberarsi anche di Norris, ma non è stato un compito facile, perché l’inglese si è difeso bene. E nei confronti della McLaren si sono visti i limiti della SF1000 sul dritto. Un supplizio, nonostante il monegasco abbia provato in tutti i modi a farsi strada, non risparmiando certo le sue gomme.

Ma in tutto questo, è arrivata un’altra minaccia, quella del meteo: nubi nere si sono avvicinate rapidamente al circuito. Ma prima di tutto questo è arrivato un colpo di scena: Leclerc si è girato alla chicane, apparentemente per un problema al motore. La SF1000 del monegasco si è ammutolita prima che si girasse, ma Leclerc è ripartito. Non c’era ritmo, però, e il ferrarista è stato costretto al ritiro. Non prima di una sosta, nella quale i meccanici hanno cercato anche di sistemargli le cinture, che si era slacciato convinto di ritirarsi. Ma anche in casa Red Bull le cose si sono complicate, con un presunto calo di potenza prima della seconda sosta dell’olandese, che, dopo aver montato le gialle, è rientrato in terza posizione.

Bottas ha effettuato la sua seconda sosta al termine del giro 48: gomme rosse per l’ultimo stint del finlandese, che è rientrato alle spalle di Verstappen. In tutto questo, Vettel, quinto, ha continuato a spingere con le rosse, nonostante i diciannove giri all’attivo. Hamilton, dal canto suo, ha implorato il buon Bono di non montargli le soft. Richiesta accolta, perché gli sono state montate le medie. Hamilton è rientrato in tranquillità davanti a tutti. Vettel, invece, ha deciso di tentare il tutto per tutto, cercando di finire la gara con le sue rosse. Scelta matta e disperatissima, di chi non ha nulla da perdere. Ma le prestazioni hanno cominciato a crollare, e ha subito il sorpasso di Stroll e Sainz. A fine gara, spazio per un ulteriore pit stop per Bottas. Ma non ha cambiato la classifica.

Quarta e quinta posizione, rispettivamente, per Lance Stroll e Sergio Perez, della Racing Point. Sesta posizione per Carlos Sainz, della McLaren, davanti a Vettel e ad Alexander Albon, della Red Bull. Completano la top ten Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri, e Lando Norris, della McLaren. Undicesimo è Daniel Ricciardo, della Renault, davanti a Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri, e al suo compagno di squadra, Esteban Ocon. Quattordicesimo è Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo Racing. Seguono Kevin Magnussen, della Haas; George Russell, della Williams; Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo Racing; Nicholas Latifi, della Williams; e Romain Grosjean, della Haas.

La corsa minuto per minuto

16.45 Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Spagna 2020!

16.43 Bottas monta le medie, così.

16.42 1,3 secondi tra Vettel e Albon.

16.40 Vettel è a quota 33 giri con le rosse. Tanto di cappello.

16.38 Vettel ha un vantaggio di 1,6 secondi su Albon.

16.36 Ora dovrà vedersi da Albon. 

16.33 Vettel passato anche da Sainz. 

16.31 Stroll su Vettel per la sesta posizione. 

16.29 Cinque secondi di penalità per Perez. 

16.28 Tra poco saranno tutti doppiati tranne i primi tre. Incredibile.

16.26 Ci prova! Non ha niente da perdere, riflette. 

16.25 Vettel ci proverà ad andare fino in fondo? 

16.23 Sosta per Hamilton: gomme medie per lui. Rientra al comando. 

16.22 Hamilton non vuole la soft.

16.21 Sosta per Bottas: gomme rosse per lui. Rientra in terza posizione. 

16.19 Vettel è in pista con le rosse da 17 giri. 

16.17 Tranne i primi quattro, sono tutti doppiati, per ora. 

16.14 Sosta per Norris: gomme gialle per lui, rientrato in undicesima posizione. 

16.12 Sosta per Stroll e Gasly. Sainz- Albon, è bagarre.

16.11 Sosta per Verstappen: gomme medie per lui. Rientra in terza posizione. 

16.10 Ritiro per Leclerc.

16.10 Verstappen, invece, accusa un calo di potenza.

16.09 No: Leclerc rientra mestamente ai box: i tecnici lavorano febbrilmente, ma non sembrano avere ragione del problema.

16.08 Leclerc prosegue: forse il problema si è risolto?

16.07 Leclerc parla di problemi al motore. 

16.06 Leclerc si è girato ed è finito in fondo alla classifica. Si è fermato alla chicane, non il posto migliore.

16.04 Ricciardo effettua la sua sosta. Leclerc le ha provate tutte su Norris, ma non ce n'è.

16.02 Nubi minacciose vicino al circuito. Che possano condizionare la gara?

16.01 Momenti di passione per Leclerc alle spalle di Norris. Non c'è verso.

16.00 Albon su Ocon per l'ottava posizione. 

15.58 Bagarre interna alla Racing Point tra Perez e Stroll.

15.57 Leclerc in pressing su Norris. 

15.56 Perez è ora settimo, Leclerc e Vettel dodicesimo e tredicesimo. 

15.54 Sosta per Perez, Leclerc e Vettel. Gomme medie per Perez e Leclerc, rosse per Vettel.

15.53 Ferrari ancora in pista. 

15.51 Sosta per Stroll: gomme medie per il canadese, rientrato in ottava posizione. 

15.51 Bottas sta facendo la sauna con la tuta nera. Ci crediamo, con il caldo di Barcellona. 

15.50 Strategia diversa per le McLaren, che hanno optato per un altro stint di soft.

15.49 Sono sesto e settimo, nel giro 26. Bottas, giro spaziale. 

15.47 Leclerc e Vettel hanno allungato lo stint rispetto alle McLaren e a Gasly.

15.45 Doppia sosta in casa Mercedes: gomme gialle per entrambi. Hamilton rientra in prima posizione, Bottas alle spalle di Verstappen.

15.44 Sosta per Verstappen: gomme medie per lui. Rientra davanti a Stroll.

15.43 Verstappen si lamenta delle gomme: e in effetti ha perso molto da Hamilton.

15.42 E Albon passa a sua volta Raikkonen. 

15.41 Ocon su Raikkonen di forza. Niente male.

15.40 Ocon ci prova su Raikkonen, ma il finlandese di esperienza chiude la porta. 

15.38 Albon è il primo a rientrare ai box. Gomme bianche per lui. Rientra in sedicesima posizione. 

15.36 Hamilton ha incrementato ulteriormente il vantaggio su Verstappen.

15.34 Kvyat si fa vedere su Vettel, ma non va.

15.33 Hamilton guadagna molto su Verstappen: il vantaggio è di 3,4 secondi. 

15.32 Kvyat in pressing su Vettel.

15.31 Le gomme non sono il massimo, dice Verstappen via radio. 

15.30 Blistering all'anteriore destra per Bottas, così come per Hamilton. 

15.28 Giro più veloce per Hamilton: avrà alzato il ritmo?

15.26 Questi i primi cinque dopo 10 giri: Hamilton, Verstappen, Bottas, Stroll, Perez.

15.24 Per Hamilton anche una mappatura conservativa.

15.22 Verstappen si lamenta di Hamilton: ritmo lento per gestire le gomme per l'inglese.

15.21 Giro più veloce per Bottas.

15.20 Bottas su Stroll per la terza posizione. 

15.19 Giro più veloce per Max Verstappen dopo cinque tornate di gara.

15.18 Bottas in pressing su Stroll.

15.16 Kvyat su Ricciarso per la dodicesima posizione. 

15.15 Leclerc e Vettel non hanno guadagnato posizioni in partenza. 

15.13 Verstappen approfitta all'esterno della lotta tra Stroll e Bottas. Alla fine l'hanno passato entrambi.

15.12 Hamilton prende la testa della corsa in partenxa. Verstappen arrembantissimo è secondo. Bottas scivola in quarta posizione, dietro a Stroll.

15.10 La tensione sale: al via il giro di formazione. 

59 millesimi: poco più di un battito di ciglia. Tanto è bastato al re delle pole position, Lewis Hamilton, per beffare il compagno di squadra, Valtteri Bottas, ieri. E così sarà l'inglese ad occupare la casella più ambita dello schieramento del Gran Premio di Spagna 2020 di Formula 1. Il canto del cigno del party mode, l'ineffabile mappatura estrema della Mercedes capace di far schizzare la già rapidissima W11 nelle fasi clou della qualifica, è andato come da copione. Le imprendibili Frecce nere hanno dominato come al solito, ottenendo la pole position numero 100 su 127 qualifiche disputate dal 2014 ad oggi. Numeri impressionanti, come lo sono anche i distacchi rifilati alla concorrenza.

E in attesa di vedere quanto l'addio al party mode possa influenzare le prestazioni della Mercedes in qualifica - numeri alla mano, c'è ancora un margine per la Stella a tre punte - il vero interrogativo per la gara di oggi riguarda la gestione degli pneumatici. Nel weekend di Ferragosto bollente di Barcellona la temperatura dell'asfalto sarà caliente. Condizioni che la spocchiosa W11 non gradisce, perché per essere velocissima si ciba con ingordigia dei suoi pneumatici. Nelle libere non si è visto blistering, ma pure a Silverstone le magagne della Mercedes erano uscite solamente in gara. Qui si usano mescole più conservative, certo, ma il luciferino Toto Wolff e il suo team di tecnici guarderanno con apprensione le gomme, con la paura che il blistering possa ribollire nuovamente in superficie.

E che questo accada lo spera sicuramente Max Verstappen. L'olandese della Red Bull nelle libere ha mostrato un passo gara sontuoso, soprattutto con le medie, il compound principe per la corsa di oggi. Se Verstappen dovesse riuscire a gestire le gomme - comprese le performanti, ma volatili rosse, con cui prenderà il via della gara - potrebbe approfittare di eventuali difficoltà della Mercedes. E Verstappen ha già saputo essere implacabile a Montmelò: qui, nel 2016, colse la sua prima vittoria in carriera, quando era ancora un irruento, esagerato diciottenne. Ma ora, che di esagerato gli è rimasto solo il talento, si può confermare l'unica spina nel fianco della corazzata Mercedes.

Ma lo spettacolo in pista potrebbe arrivare dal vivace pacchetto di centro classifica, con la Racing Point decisamente in palla nei long run di venerdì e una McLaren alla ricerca della gloria, soprattutto con Carlos Sainz, che a Barcellona gioca in casa. La Renault, invece, non ha raccolto quanto seminato nelle libere, ed è diventata piccola piccola davanti agli occhi di Luca De Meo, l'italianissimo nuovo CEO della Losanga. Ma a deludere è stata anche e soprattutto la Ferrari: la SF1000 esce sì distrutta dal confronto con i rivali nel 2020, ma peggio è guardare al 2019. La Rossa è stata l'unica scuderia ad essere più lenta di quasi un secondo rispetto a 12 mesi fa.

E il fatto che questo accada a Montmelò è preoccupante, perché la pista iberica è un'ottima cartina al tornasole delle prestazioni delle monoposto. La SF1000 perde in tutti e tre i settori del circuito, sintomo del fatto che i problemi della monoposto di Maranello non riguardano solo il motore, ma anche telaio e aerodinamica. Un Cavallino azzoppato, più che rampante, insomma. E così Charles Leclerc si è classificato nono, mentre Sebastian Vettel, undicesimo, è stato escluso dalla Q3 per due millesimi. Ma forse è stata una salvezza, perché almeno Vettel può partire con le medie, mentre Leclerc è costretto alle rosse. E, più che guardare avanti, al monegasco toccherà pararsi le spalle da chi segue, perché potrebbero essere favoriti dalla strategia. 

La gara prenderà il via alle 15.10

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