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Miglior prestazione per Lewis Hamilton nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Spagna 2020 di Formula 1 a Barcellona. 1'16"883 è il crono colto dall'inglese. Hamilton ha preceduto il compagno di squadra Valtteri Bottas, al top nelle FP1 di stamani, e l'olandese della Red Bull, Max Verstappen. Montmelò non è certo terreno inesplorato per il Circus, ma per la prima volta i piloti si trovano ad affrontare la pista teatro dei test invernali a Ferragosto, e non nella tradizionale collocazione di maggio. E il clima è decisamente caliente, come direbbero i locali: la temperatura dell'asfalto nelle FP2 ha superato i 50 gradi.
Condizioni proibitive, queste, per la gestione degli pneumatici, particolarmente sollecitati dal clima. Per questo i dati raccolti nei long run di oggi saranno ancora più cruciali del solito per capire quale possa essere la strategia migliore per la gara. Da quanto emerso dai 90 minuti di questo pomeriggio, sembra che le hard possano essere la mescola più problematica da interpretare al meglio: non è facile portarle nella corretta finestra di utilizzo. Soprattutto Mercedes e Williams hanno accusato qualche difficoltà, con Bottas e Russell. Il migliore degli altri, in ogni caso, resta Verstappen, l'unico capace di mantenere un ritmo vicino a quello della Mercedes nei long run. L'olandese ha preceduto Daniel Ricciardo, della Renault.
Una cosa, comunque, è certa: in attesa dell'abolizione del party mode dal Belgio, la Mercedes sul giro secco è ancora su un altro pianeta. I distacchi rifilati alla concorrenza sono abissali. Hamilton dice che da parte della Federazione c'è la volontà di fermare la corazzata delle Frecce nere, ma per il momento non c'è pericolo, impiegando la mappatura da Q3 già utilizzata proprio nelle FP2. Ma a pesare sul weekend di gara potrebbe essere nuovamente la gestione degli pneumatici: anche se non più gonfie come dei palloni, le gomme possono comunque rivelarsi il tallone d'Achille della W11. C'è da dire, però, che la scuderia di Brackley non ha avuto un degrado eccessivo nei long run.
La variabile impazzita, in compenso, è Romain Grosjean, quinto. E se l'exploit sul giro secco può essere un caso, non lo è il buon passo gara del francese. Tutta farina del suo sacco, apparentemente, visto che Kevin Magnussen è sedicesimo e non veloce come il compagno di squadra nei long run. Grosjean, però, ha accusato un piccolo problema alla power unit a fine sessione. In casa Ferrari, Charles Leclerc sembra ancora essere un passo più avanti rispetto a Sebastian Vettel. Sulla SF1000 del tedesco è stato sostituito il telaio, ma il feeling non pare eccezionale: il tedesco ha ancora difficoltà a domare quello che nelle sue mani, più che un Cavallino Rampante, sembra un toro scatenato. Per la verità, il distacco tra Leclerc, sesto, e Vettel, dodicesimo, non è particolarmente elevato.
Ma nella mischia così compatta alle spalle della Mercedes, due decimi fanno una differenza notevole in ottica qualifica: vietato sbagliare. Per la cronaca, la Rossa a Barcellona non ha portato novità sostanziali, limitando ad aggiustare il carico della monoposto per adattarlo alle caratteristiche di Montmelò. La Racing Point, invece, ha portato un'ala posteriore con un carico aerodinamico elevatissimo. Una soluzione degna del GP di Montecarlo che fa capire come la scuderia di Silverstone possa contare su di un motore estremamente performante per controbilanciare l'effetto di una scelta del genere sui curvoni veloci del primo settore. A Montmelò, infatti, è necessario trovare il giusto bilanciamento per fare bene sia nel T1 che nel tortuosissimo T3, fatto di cambi di direzione incessanti.
La Racing Point, ottava con Sergio Perez, classificatosi alle spalle dello spagnolo della McLaren, Carlos Sainz, e undicesima con Lance Stroll, convince ancora una volta sul passo gara, forse il migliore dopo Mercedes e Red Bull. Ma nel pacchetto di centro classifica a farsi vedere con prepotenza è anche la Renault, soprattutto con Daniel Ricciardo: la Losanga continua il periodo di buona forma. A completare la top ten sono il compagno di squadra di Ricciardo, Esteban Ocon, e Pierre Gasly, in forza all'Alpha Tauri. Tredicesima posizione per Alexander Albon, della Red Bull, davanti a Lando Norris, della McLaren, e Daniil Kvyat, dell'Alpha Tauri. Seguono le due Alfa Romeo di Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Chiudono la classifica Nicholas Latifi e George Russell, della Williams.