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Il Circuit de Catalunya è il giusto compromesso tra velocità folli e tratti guidati, non a caso è la sede dei test invernali F1. Sul simulatore Assetto Corsa possiamo finalmente avvalerci dei tracciati in laserscan, tecnologia che permette una precisione al millimetro in merito a pendenze, cordoli e asperità del tracciato.
Nel mio hotlap potrete notare come le curve velocissime e double apex siano una delle difficoltà maggiori per i piloti reali; a queste vanno aggiunte le forze G e il caldo torrido che caratterizza questa tappa del mondiale F1. Veramente notevole lo sforzo fisico a cui sono sottoposti questi piloti, come sempre da simdriver gioisco al pensiero di non trovarmi nella realtà.
Piccola parentesi dedicata alla tecnica “simulata” per spiegarvi le difficoltà di questo giro in merito all’assetto della monoposto:
Aerodinamica: è stato davvero difficile (sempre ispirandomi ad hot lap reali) trovare il giusto equilibrio tra stabilità e velocità massima. La Camsa fa davvero impressione e nei primi tentativi la ghiaia era il mio punto d’arrivo. Il giusto bilanciamento tra aerodinamica anteriore e posteriore è arrivato solo dopo aver lavorato anche su sospensioni e barre antirollio.
Gomme: le temperature torride dell’asfalto (36 gradi) e i curvoni veloci in appoggio non mi hanno aiutato. Basta la minima incertezza e le pressioni delle gomme schizzano alle stelle con conseguente perdita di grip. Ormai non è un segreto che una buona dose di abilità del pilota sia da ricercare nella gestione degli pneumatici.
Concludo sostenendo che in questo circuito i cordoli possono dare un grande vantaggio in merito alle traiettorie ma, allo stesso tempo, non bisogna “prenderli alla leggera”. Il testacoda è dietro l’angolo.
Federico Sciarra