F1, GP Spagna 2018: Ferrari, si è rotto il giocattolo?

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Cosa succede alla Ferrari? Il parere del nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
13 maggio 2018

Ferrari, si è rotto il giocattolo oppure si è sbagliato qualcosa nella messa a punto? Il quarto posto di Vettel è il minimo sindacale, ma alla luce dei fatti poteva andare anche peggio, per cui pur sconfitta la Ferrari porta a casa dei punti. Il ritiro di Raikkonen crea un problema di affidabilità che merita di essere risolto, visto che già venerdì la macchina si è bloccata. A un primo esame sembra trattarsi di un problema diverso, ma in ogni caso sempre di guasto si tratta e due in un week end non sono un bel biglietto da visita per la rossa.

Un peccato, perché in prova la seconda fila faceva sperare in una bella gara e la partenza di Vettel, subito davanti a Bottas e a ridosso di Hamilton faceva pensare ad altro. Invece 5 giri di safety car per rimuovere i rottami di una ammucchiata creata da Grosejan, e 12 di corsa hanno tritato le gomme di Vettel come una grattugia sul limone. Strano, perché faceva freddo e le gomme a spalla bassa di 0,4 millimetri avevano una temperatura del battistrada di una decina di gradi più bassa, ovvero l'ideale per non avere granella sulle coperture. In queste condizioni la Ferrari è sempre andata bene, anzi nei test invernali era la Mercedes ad andare in crisi. Qui in gara è accaduto il contrario.

Colpa delle gomme, urlano gli esagitati. Ma se le gomme le conoscevano e avevano i dati, solo la Ferrari ha patito mentre gli altri no? Tanto non ce lo diranno, infatti la Red Bull, con lo stesso treno di gomme, ha percorso 34 giri, il doppio di Vettel. Segno di uno stress maggiore sulle coperture, che forse è stato originato dalle modifiche portate dalla Ferrari. Ovvero o un maggior carico aerodinamico dovuto al fondo nuovo, che ha poi mandato in crisi le coperture sollecitate in maniera diversa, oppure regolazioni sbagliate nella meccanica. Attaccarsi allo 0,4 millimetri appare eccessivo anche se "le gomme fatte per la Mercedes" come frase suona bene e giustifica la pancia dei tifosi.

Colpa delle gomme, urlano gli esagitati. Ma se le gomme le conoscevano e avevano i dati, solo la Ferrari ha patito mentre gli altri no?

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Un altro aspetto importante è la mancanza di affidabilità. Due guasti in un week end e per giunta di tipo diverso fanno capire che qualcosa non va. Potrebbe essere,quindi, che nel dubbio la Ferrari abbia tolto qualcosa nelle prestazioni generali, fra motore, turbo o altro ancora. Questi sono i segnali, poi i sintomi veri della malattia li scopriranno in sede analizzando tutti i dati. Di sicuro in Spagna c'era una Mercedes in palla, un Hamilton che si è svegliato e tornato agli standard del passato e una rossa non proprio in palla, anche se in prova era davanti alla Red Bull. Quindi si spera che sia solo un sintomo e non una diagnosi finale: "Lo spero anche io - dice Felipe Massa, in visita come ospite - perché se la Mercedes farà il prosieguo del campionato in questo modo, allora il mondiale è finito. Io spero che sia solo un episodio e che dalla prossima gara la Ferrari torni competitiva. Gli elementi per farlo ci sono tutti, non vedo perché non debba accadere".

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