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Grandi discussioni, analisi, confronti all’arma bianca e poi si parte. Per la direzione sbagliata. Fare andare le macchine di F.1 cinque secondi al giro più veloci è un controsenso nel modo in cui si vogliono ottenere queste prestazioni. Infatti, con gomme più larghe, aerodinamica maggiorata e motori più potenti, le prime simulazioni stanno dando risultati preoccupanti. Prendendo Barcellona come pista di riferimento, si è arrivati a ipotizzare una velocità in fondo al dritto di 310 km/h contro i 325 registrati ora, quindi meno 15 km/h in rettilineo, mentre nel curvone di ritorno dai 210 attuali si passerebbe ai 250! E’ un incremento di 40 km/h in curva che mette a dura prova il pilota per la forza G laterale ma soprattutto rende inutile e insufficiente la via di fuga attuale: «Il problema maggiore – dice un tecnico di un top team – è nella curva in cui uscì Kovalainen, lì con le regole 2017 dovrebbero spostare di 100 metri indietro la via di fuga, una folli». Ad aggravare il quadro c’è che i valori di carico in curva tornerebbero ad essere quelli del 2008, prima che venissero introdotti i vari alettoni mobili e quindi, vista l’esperienza del passato, andare più piano in rettilineo e più forte in curva riduce lo spazio di frenata e pertanto:”Non si sorpassa più, il contrario di quello che dovrebbe essere la categoria” sentenzia il tecnico. Infatti a fine 2008, per ovviare ai trenini si introdussero le prime ali mobili per arrivare poi a quelle attuali.
Un controsenso regolamentare: andare più piano riducendo la frenata e aumentare gli ammennicoli artificiali. Il buon senso avrebbe detto che l’aerodinamica avrebbe dovuto diminuire, togliere tutti quei fronzoli che oggi, solo per un alettone anteriore, fanno spendere mesi di galleria del vento con bandelle e ripiani che manco nelle costruzioni abusive ci si immagina. Eh sì, perché son diventati dei condomini belli e buoni, una follia cui si aggiunge l’altra, ovvero andare più veloci. Già oggi con gomme più morbide e affinamento aerodinamico sono stati guadagnati dai 2 ai 3 secondi al giro, per cui i 5 secondi in meno per il prossimo anno rischiano di mettere in pista dei missili senza le protezioni adeguate. Il circo della F.1 non sa bene che fare di fronte al calo di popolarità. In ogni caso, pur coi motori contingentati e costi ridotti (per chi affitta non per chi progetta e costruisce) resta il fatto che bisogna spendere altri soldi in ricerca e costruzione di pezzi nuovi che aumenteranno ancora il divario in pista. CONTRO
La Heineken, marchio di birra molto noto, sarebbe pronto a entrare in F.1 con un investimento di circa 150 milioni di euro per tre anni, la cifra è importante (ammesso che sia vero) e il fatto di avere un pilota olandese (Max Verstappen) in rampa di lancio fa coincidere stranamente le due necessità. Lo sponsor da un lato, il pilota dall’altro (la Peroni con Valentino Rossi fece lo stesso a costi molto inferiori). C’è il problema che marchi come alcolici e tabacco sono da tempo nell’occhio del ciclone e mentre per il fumo ci sono divieti, per il resto è tutto un dire e non dire. Quindi bisognerà trovare la soluzione giusta per dire di bere birra e non guidare. PRO
Alla McLaren devono far coincidere le esigenze e i gusti di Ron Dennis, che passa dal nero al grigio scuro, con quelle della Honda che vorrebbero un bel bianco e rosso. Le divise ne risentono così che quest’anno sono state distribuite delle magliette bianche con strisce asimmetriche nere e grigie che fanno veramente schifo (tranne per cui le ha proposte e le ha approvate). Il bello è che i due piloti si sono rifiutati di indossarle e hanno optato per una soluzione intermedia, maglietta bianca con colletto rosso e riga grigia ma solo sui lati, quindi molto ridotta. Al team stanno ancora cercando chi ha deciso certe scelte grafiche, se lo beccano non si sa cosa faranno. Di certo a Dennis piacciono e se piacciono a lui… CONTRO (il gusto estetico di Ron)
In F.1 il bello è che succede di tutto e il contrario di tutto e anche quello che sembrava definito, diventa una novità. Alla vigilia del GP di Spagna, infatti, era arrivata ai team una circolare in cui si intimava di cancellare tutte le scritte degli sponsor dalle fiancate dei camion ospitalità delle squadre. Qualcuno a malincuore le ha tolte, altri hanno consultato i contratti e chiamato direttamente Ecclestone, il quale a precisa domanda ed esibizione del capitolo d’accordo con le squadra, ha risposto lapidario: “Ok, tu tienile, gli altri le tolgano”. Da qui un fuggi fuggi legale con avvocati e contratti alla mano per capire cosa tenere e cosa togliere…CONTRO
Per promuovere il GP di Spagna si era pensato a una gara di kart coi piloti di F.1 su un tracciato vicino. Peccato che l’ordine sia arrivato la mattina di venerdì per la manifestazione in serata, quando molti avevano già definito impegni con sponsor e simili. Si tratta di un altro braccio di ferro che impone più elasticità ai partecipanti e più discussioni per una cosa che anni fa sarebbe stata presa come una goliardata. CONTRO
L’arrivo di Stefano Domenicali come presidente della Lamborghini sta creando preoccupazioni alla Ferrari visto che pare sia partita una campagna acquisti di tecnici ad alto livello. L’attivismo Lamborghini forse è limitato solo alle GT sportive o chissà, di sicuro la campagna acquisti preoccupa Maranello che a sua volta sta cercando tecnici sia per la F.1 sia per le GT (ad esempio per risolvere i problemi al cambio della nuova 488 che sta mostrando preoccupanti segnali di cedimento dell’organo trasmissione a causa della maggior coppia). Uno dei primi acquisti Lamborghini è stato Antonio Ghini, per anni braccio destro di Montezemolo, capo della comunicazione e responsabile dei musei a Maranello, oggi passato a seguire il museo Lamborghini. Vista la competenza e conoscenza del settore, per la Ferrari è stata una grossa perdita e potrebbe non essere l’unica…PRO (Domenicali)
Da quando il suo amico Jock Clear è arrivato alla Ferrari, Jacques Villeneuve ha stemperato le critiche verso il team di Maranello, specie verso Raikkonen (i due si stanno sulle palle). Fra l’altro Jacques entra ed esce spesso dalla cucina Ferrari con diversi panini al prosciutto. Beccato col sorcio in bocca (pardon, con il prosciutto in bocca) Jacques ha ammesso che lui ne è ghiotto e che quello Ferrari è il migliore di tutto il paddock. Abbiam capito come sono riusciti a chiudergli la bocca! PRO