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La Formula 1 questo weekend approda in quel di Barcellona, un circuito inevitabilmente legato all’idolo di casa, Fernando Alonso. Proprio sulla pista di Montmelò, ormai due anni fa, l’asturiano colse la sua ultima vittoria in carriera finora, per quella Ferrari che avrebbe abbandonato poco più di dodici mesi dopo.
Ma il Circuit de Catalunya ha visto Alonso protagonista anche in negativo in passato: proprio qui, infatti, il trentatreenne spagnolo è stato protagonista, durante i test pre-stagione, dell’incidente le cui conseguenze – vedi la misteriosa amnesia di cui soffrì l’asturiano - e cause hanno tenuto banco per settimane in attesa dell’inizio del Mondiale.
Tre piloti spagnoli al via a Barcellona
Quest’anno saranno tre i piloti spagnoli al via a Barcellona: oltre ad Alonso, infatti, ci saranno anche l’alfiere della Manor, Roberto Merhi, e il figlio d’arte Carlos Sainz Junior, che giovedì in conferenza stampa ha ricordato l’incontro proprio con Fernando, suo idolo d’infanzia, avvenuto nel paddock di Montmelò dieci anni fa, quando era ancora bambino. L’attenzione dei tantissimi fan presenti in tribuna, però, è tutta per l’asturiano, idolo incontrastato della torcida locale.
E Alonso come vive l’appuntamento di casa? “Per la McLaren-Honda è come se il mondiale iniziasse questo weekend: finora il nostro obiettivo era quello di finire la gara; ora, invece, possiamo cominciare a fare sul serio e battagliare con altre monoposto, cercando di non essere doppiati”, ha dichiarato l’asturiano, che ha anche promesso di guidare in modo aggressivo, per regalare un po’ di spettacolo ai suoi fan.
Nessuno come Alonso a Montmelò
Alonso ha ottenuto 120 punti a Barcellona nel corso della sua carriera. L’asturiano è il pilota a vantarne il numero maggiore tra coloro che hanno partecipato alle gare a Montmelò. Il pilota spagnolo è salito sette volte sul podio nelle sue 13 partecipazioni al Gran Premio di Spagna. L’obiettivo per questa gara, per forza di cose, sarà invece più modesto: andare a punti per la prima volta in stagione.
Merito dei progressi registrati dalla McLaren in termini di passo gara nel corso dei primi appuntamenti della stagione, apparsi incoraggianti: dopo aver rappresentato il fanalino di coda – causa assenza delle Manor – in Australia, le MP4-30 hanno cominciato lentamente a risalire la china da fondo classifica, e proprio Alonso in Bahrain è riuscito ad arrivare ad un passo dalla zona punti. Il prossimo obiettivo è raggiungere la Q3.
Il responso del venerdì
I risultati sul giro secco colti nelle prove libere al Montmelò sembrano positivi: nelle FP2, Button ha concluso la sessione settimo, a 1,6 secondi dalla vetta della classifica, mentre Alonso ha colto l’undicesimo crono. Sul Circuit de Catalunya sorpassare è molto difficile – anche con due zone DRS da sfruttare - e ottenere un buon risultato in qualifica è sicuramente molto importante per poter ben figurare domenica.
Non sembra, purtroppo, altrettanto promettente la performance nei long run: la MP4-30 è apparsa tra le scuderie meno veloci venerdì tra i team di media classifica. Le difficoltà della McLaren-Honda sono da imputarsi anche alla problematica gestione degli pneumatici, fondamentale in un circuito come quello di Barcellona, caratterizzato da un asfalto particolarmente abrasivo e da curve veloci, che sollecitano soprattutto la gomma anteriore sinistra.
La strada per cogliere un risultato degno della storia della partnership tra McLaren e Honda – binomio che produsse una delle monoposto di maggior successo nella storia della Formula 1, la MP4/4 del 1988 – è tuttavia ancora lunga, e i due alfieri della scuderia di Woking ne sono consapevoli.
“I piloti sanno che ci vorrà del tempo (prima di tornare in vetta, ndr), ma vedono segnali di miglioramento ad ogni gara. Capiscono che abbiamo il controllo della situazione, sappiamo come affrontare i nostri problemi e risolverli, e questo è molto importante per entrambi”, ha spiegato Eric Boullier, racing director della McLaren-Honda.
Cambio di look per la MP4-30
In attesa di rinverdire i fasti del passato, la McLaren-Honda ha optato per un cambio di livrea: addio all’argento sulla monoposto, sostituito da un grigio grafite – definito “rapace” dalla scuderia - ad accompagnare gli accenti rossi sulla vettura. L’ultima trasformazione radicale del look della McLaren risale all’ormai lontano 1997, anno in cui la scuderia di Woking abbandonò lo schema di colore sui toni del rosso e del bianco – a richiamare quello dello sponsor del tempo, Marlboro – per la livrea argentea.
Diletta Colombo