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Non ce ne voglia Juan Carlos, ma il vero re di Spagna in questo momento è Fernando Alonso, che trionfa nel gran premio di casa dopo essere partito dalla terza fila, e senza alcun regalo da parte degli avversari. Semplicemente, il pilota della Ferrari a Barcellona aveva un passo inavvicinabile per tutti, combinato con quella sana "cattiveria" e quell'istinto predatore che hanno solo i grandissimi.
Pregasi rivedere per conferma il doppio sorpasso all'estero alla terza curva, subito dopo il via: certo Hamilton era uscito lento dalla prima chicane, facendo un po' da tappo anche a Raikkonen che lo seguiva da vicino, ma un doppio sorpasso così in quella curva, all'esterno, non l'avevamo mai visto. E sapere - come dirà poi Alonso - che era stato preparato in anticipo subito dopo il via, quando aveva risparmiato appositamente un po' di kers, non fa che aggiungere grandezza allo spagnolo.
Alonso: eccezionale
Il resto del GP è stata una gara eccezionale per precisione e intensità, velocità pura e capacità di gestire le gomme. Voto 9 quindi ad Alonso, che pecca solo il sabato: forse in pista dove la seconda fila si poteva probabilmente raggiungere, certamente ai box dove non risparmia le critiche alla squadra per le evoluzioni non tutte azzeccate e per avere annunciato alla vigilia le novità tecniche, come se questo facesse qualche differenza nei tempi sul giro. Va bene spronare la squadra, ma la Ferrari di oggi non ha bisogno di essere criticata: va solo guidata alla vittoria.
Voto 8,5 a Massa, che si qualifica ad un soffio da Alonso, salvo poi essere penalizzato per una leggerezza durante le prove. In gara però abbiamo rivisto il Massa dei tempi migliori, segno tra l'altro che l'auto è davvero valida: guadagna posizioni al via, non si perde nel ritmo di gara, effettua diversi sorpassi in modo preciso, rapido e "creativo". Bravo davvero. Peccato solo che non abbia ancora imparato a gestire i pneumatici come Alonso, altrimenti il secondo posto sarebbe stato suo.
Raikkonen ha dato il meglio di sé
Voto 9 a Raikkonen, che stavolta si qualifica bene e in gara mostra tutto il suo repertorio migliore, fatto di una guida pulita e di un ritmo velocissimo. A tarpargli le ali, se ci è concesso il gioco di parole, è solo la Red Bull di Vettel: nei giri trascorsi dietro al pilota tedesco accumula un distacco da Alonso che poi sarà decisivo. In ogni caso con la "piccola" Lotus è un serio candidato al titolo mondiale e il merito - al di là della bontà della macchina - è soprattutto suo.
“Chi esce da Barcellona con il morale sotto i tacchi, però, è lo squadrone delle Mercedes, che ricordano certe farfalle bellissime ma dalla vita brevissima”
Voto 7,5 a Vettel: anche il tedesco si qualifica bene e in gara non commette alcun errore, ma semplicemente su questa pista la Red Bull è inferiore a Ferrari e anche a Lotus, costretta a un ritmo di gara da taxi veloce per non disintegrare anzi tempo le gomme. In Red Bull si ostinano a criticare la Pirelli per questo, ma le gomme sono uguali per tutti... Certo che, dopo un'intera gara condotta con pista libera o quasi, finire poco davanti a Webber (a proposito per lui voto 6: sbaglia per l'ennesima volta la partenza e la sua gara diventa subito una lunga rincorsa) che transita quindicesimo alla prima curva non è il massimo....
Marcedes: morale sotto i tacchi
Chi esce da Barcellona con il morale sotto i tacchi, però, è lo squadrone delle Mercedes, che ricordano certe farfalle bellissime ma dalla vita brevissima: dopo avere dominato il sabato, già al primo giro appaiono oltre modo lente nel tentativo di preservare le gomme. Senza risultato, tra l'altro, visto che ben presto si trovano a girare 2 secondi (!) al giro più lenti degli avversari bastonati in qualifica. Una metamorfosi sconcertante, che mostra come uno dei problemi cronici della Mercedes negli anni passati non sia mai stato risolto, anzi si sia aggravato con le gomme di quest'anno.
Rosberg, comunque, ne esce a testa alta: fa sua la pole davanti a Hamilton, il che non porta punti in classifica ma fa tanto morale e rafforza la sua posizione in squadra, e in gara fa quel che può e anche di più. Per lui voto 8 quindi, anche considerando il disastro in gara di Hamilton che a differenza del compagno di squadra proprio non riesce a gestire le gomme: per lui voto 5, in attesa del riscatto.
“Delude a ben guardare anche la McLaren, a cui le ultime settimane non sembrano avere giovato più di tanto sul piano degli sviluppi”
Bravo, ancora una volta, Di Resta (voto 8, visto che in qualifica aveva anche preceduto Sutil) a finire in zona punti, correndo con la consueta intelligenza e portando altri punti alla Force India, mentre la rivale diretta Sauber naufraga per il clamoroso errore di Hulkenberg (voto 4) ai box, mentre Gutierrez (voto 6,5) appare in progresso, ma ancora carente di esperienza.
Weekend da dimenticare anche per le McLaren
Delude a ben guardare anche la McLaren, a cui le ultime settimane non sembrano avere giovato più di tanto sul piano degli sviluppi: Perez (voto 7,5) in qualifica illude ma in gara il suo ritmo perde di consistenza, al punto che Button, pur partito quattordicesimo, gli finisce davanti (voto 7,5 anche per lui) e stavolta giustamente il team decide di congelare le posizioni per evitare che finiscano le gomme a suon di staccate a ruote fumanti. Voto 7,5 infine, a Ricciardo, che agguanta un punto iridato approfittando anche delle disavventure e crisi tecniche altrui. Basterà per assicurargli il sedile di Webber il prossimo anno?