F1. GP Singapore: Norris sempre più ingombrante per Verstappen. Qualcosa non torna in casa Ferrari

F1. GP Singapore: Norris sempre più ingombrante per Verstappen. Qualcosa non torna in casa Ferrari
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Va in archivio un Gran Premio di Singapore molto strano. Norris vince con ampio margine su Verstappen. Grande sofferenza fisica per tutti e la Ferrari che si trova dispersa dopo un problema in qualifica. Ecco cosa è successo direttamente da Marina Bay
22 settembre 2024

SINGAPORELa gara? Noiosa, una fila indiana decisa fin dalla prima curva, almeno per le prime due posizioni. Il resto frutto delle strategie. Solo gli ultimi giri si sono animati per la rimonta di Leclerc, ma davanti Lando Norris non ha lasciato spazio a Max Verstappen e gli ha rifilato oltre 20 secondi di distacco. E a quanto pare se l’è pure presa comoda. Invece dietro sono diventati matti per recuperare posizioni, vedi Oscar Piastri, terzo con la seconda McLaren, o Russell, quarto con una Mercedes in affanno e con la sagoma della Ferrari alle spalle negli ultimi incredibili tre giri.

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Insomma, poco da dire dal punto di vista della cronaca, poi li vedi scendere dalle vetture, li vedi sudati, seduti per terra affannati, alla ricerca di un po’ d’aria, di un sorso d’acqua e capisci lo sforzo atletico, la fatica, andare a 300 all’ora in una sauna da 60 gradi di picco come accaduto a qualcuno. Miracolo che non siano svenuti, che qualcuno non ci abbia dato dentro contro un muretto. Segno della preparazione atletica, dell’allenamento, della preparazione tecnica, perché nel toboga di Singapore mantenere la concentrazione era fondamentale, e loro, i 20 ragazzi terribili della F.1, ci sono riusciti, hanno completato la loro opera. Che poi per quasi due ore di gara si sia trattato solo di gestire le gomme, stare lontani dai trenini delle auto che inseguivano e portare a casa la macchina, è altro discorso. Un GP a due facce, quindi, con Norris che diventa sempre più ingombrante per Verstappen, che ora ha 52 punti di vantaggio sull’inglese quando mancano 6 gare e un paio di sprint che danno punti, la McLaren allunga in classifica costruttori con 41 punti di vantaggio e la Ferrari si conferma terza forza a 34 punti dalla Red Bull, che sembra aver messo una pezza alle gare disgraziate che abbiamo visto finora. “Abbiamo ribaltato la macchina” ha detto Verstappen.

Il secondo posto è un limitare i danni, ma il concetto di ribaltare potrebbe essere preso alla lettera in un momento in cui il pilota olandese oltre a Norris e McLaren, se la deve vedere anche con la federazione che lo ha multato per una parolaccia di troppo (e in giro se ne sentono di peggio) per cui una Red Bull che strilla a livello politico contro la McLaren per una presunta ala irregolare e poi, con la McLaren con ala regolare anche dal punto di vista Red Bull, si becca ancora una vita e mezzo di distacco. Ergo, c’è dietro altro alle apparenze, ma in F.1 è la norma, per cui teniamoci pronti ad altri colpi di scena e altre polemiche che nascondono altri problemi più nascosti e meno nobili da raccontare in giro. Tornando invece un attimo alla prestazione Ferrari, con Leclerc quinto e Sainz settimo ma con distacchi che meritano attenzione: Leclerc a 62 secondi, ovvero oltre un minuto, e Sainz a 96, ovvero quasi un giro di distacco. Il problema delle qualifiche, con uscita di Sainz ed errore di Leclerc, ha probabilmente nascosto altro perché la classifica è stata il frutto della gestione gomme e della strategia, ma non delle prestazioni che qui si pensava fossero migliori dopo il trionfo di Monza e Baku da protagonista. Qualcosa non torna, si spera che si capisca presto…

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