F1, GP Singapore 2019: Giovinazzi, un punto per il morale

Pubblicità
A Singapore Antonio Giovinazzi convince: dopo aver riportato l'Alfa Romeo al comando di un GP dopo 36 anni, ha colto un punto importante per il morale
22 settembre 2019

SINGAPORE - Alla fine ha dovuto trattenere il fiato per i 10 secondi di penalizzazione, inflitti dai commissari per un malinteso con Ricciardo, ma tutto è bene quello che finisce bene e Antonio Giovinazzi può tornare a casa soddisfatto per la gran gara e conservare il decimo posto, che significa un altro punto in classifica. Un punto importante per il morale, per il mercato piloti e per il futuro in F1 ma soprattutto per altri due motivi. Giovinazzi ha condotto la gara per 5 giri e un italiano in testa a un GP non si vedeva dal GP del Belgio del 2009 (Fisichella con la Force India).

E non si vedeva una Alfa Romeo al comando di una corsa dal GP del Belgio del 1983! Ovvero senza saperlo e senza volerlo Giovinazzi ha riportato un risultato storico che il misero punticino non rende onore. E poteva andare anche molto meglio: "Sono molto soddisfatto, è stata una gara dura difficile e senza respiro. Attaccavo quelli davanti a me ma dovevo difendermi da chi mi inseguiva. Alla fine sono contento per come è andata" ha commentato sudato e stanco Giovinazzi, non prima di aver ricevuto le scuse di Ricciardo: "Sì è stato gentile, è venuto da me per scusarsi per la manovra".

Infatti Ricciardo, nell'affiancare Giovinazzi in curva, ha perso il retrotreno della sua Renault e gli ha dato una gran botta. "Ho finito la corsa col volante storto, una sofferenza, meno male ha resistito tutto ma gli ultimi giri sono stati davvero una sofferenza". Visto che Raikkonen è uscito di pista, colpito da Kvyat, le uniche speranze di vedere una Alfa Romeo a punti restavano nelle mani di Giovinazzi, anche se c'è da dire che il suo team, nelle strategie, non lo ha aiutato. E non è nemmeno la prima volta che succede: "Forse sarebbe stato meglio chiamarlo ai box appena Vettel gli è arrivato in scia" dicono dal team.

Infatti se la sosta fosse stata programmata al meglio, Giovinazzi avrebbe concluso al settimo posto, un risultato eccellente, visto anche che ancora una volta Antonio è stato davanti a Raikkonen in qualifica. Adesso, fra sette giorni, si va in Russia e Giovinazzi potrebbe proseguire la striscia positiva di prestazioni e risultati. Resta un rammarico: ottavo per gran parte della prima frazione di gara, poi risalito coi pit stop fino al secondo posto, girava 4 decimi più veloce di Hamilton e poi al comando della gara. Ma la TV e i cronisti se ne sono dimenticati. Una vergogna, che già a Monza si era notata visto che Antonio era sesto per lungo tempo, nella gara di casa, ma nessuna immagine televisiva. Qualcosa non torna e forse sarebbe il caso di protestare come si deve. E' una vergogna che il solo pilota italiano, quando fa gare di questo livello, debba essere trascurato...

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità