Miglior prestazione per Charles Leclerc nella terza sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore, quindicesimo appuntamento della stagione 2019 di Formula 1. 1'38"192 è il crono colto dal monegasco, che ha preceduto di due decimi Lewis Hamilton, della Mercedes, e di più di mezzo secondo il compagno di squadra, Sebastian Vettel. Quarta posizione per il finlandese della Mercedes, Valtteri Bottas, davanti ai due piloti della Red Bull, Alexander Albon e Max Verstappen.
Serve una precisazione su questi risultati, però: le FP3, così come le FP1, si svolgono durante il giorno, a differenza di qualifiche e gara, che hanno luogo in notturna. Le informazioni più utili ai team sono quelle raccolte nel corso delle FP2, unica sessione disputata nelle stesse condizioni delle fasi clou del weekend di gara. Solo l'ultima parte delle FP3, quella svolta all'imbrunire, offre una situazione più simile a quella di qualifiche e corsa. Ed è proprio in questa fase che Leclerc ha ottenuto il suo tempo.
Dopo i fasti di Spa e Monza, la Ferrari SF90 si trova ad affrontare un circuito con caratteristiche molto differenti, su cui la velocità sul dritto della monoposto della Rossa serve a poco. L'obiettivo ragionevole della scuderia di Maranello in qualifica, al netto di errori altrui, è la seconda fila. L'exploit di Leclerc nelle FP3 è benaugurante; riuscirà a ripetersi nel pomeriggio? Difficile, ma non impossibile.
La Mercedes, oltre a dimostrarsi rapidissima sul giro secco con Hamilton, ha anche mostrato un passo gara invidiabile: le carte per ben figurare a Singapore ci sono tutte. Più per Hamilton che per Bottas, che non ama particolarmente questa pista: il finlandese è finito a muro nelle FP1 di ieri mattina, e non è mai apparso al livello di Hamilton. Hamilton che, però, è stato protagonista di un bizzarro errore a fine sessione: si è girato all'uscita dei box.
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Settima posizione per lo spagnolo della McLaren, Carlos Sainz, che ha preceduto il compagno di squadra, Lando Norris. Completano la top ten Nico Hulkenberg e Daniel Ricciardo, della Renault. Undicesimo è Lance Stroll, della Racing Point; seguono Pierre Gasly, della Toro Rosso; Kimi Raikkonen, in forza all'Alfa Romeo Racing; e il vicino di box di Stroll, Sergio Perez.
Perez è stato protagonista di un incontro ravvicinato con le barriere in curva 22: il messicano della Racing Point ha danneggiato lo pneumatico posteriore destro nell'impatto, ma è riuscito a rientrare ai box senza grossi problemi. L'incidente di Perez ha causato un regime di Virtual Safety Car prima e bandiera rossa poi per consentire ai commissari la rimozione dei detriti lasciati dal messicano.
Quindicesimo è George Russell, della Williams, davanti ad Antonio Giovinazzi, dell'Alfa Romeo Racing. Chiudono lo schieramento Kevin Magnussen e Romain Grosjean, della Haas, Robert Kubica, della Williams, e Daniil Kvyat, della Toro Rosso. Kvyat ha accusato un problema tecnico nel corso della sessione: del fumo, causato da una perdita d'olio, è uscito copiosamente dalla STR14, e il russo è stato costretto a rientrare in fretta e furia ai box. La Toro Rosso ha deciso di sostituire la power unit sulla monoposto di Kvyat.
