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I riflettori di Marina Bay sono puntati sulla Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio di Singapore, quindicesima gara della stagione 2018 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in notturna è la sessantanovesima vittoria in carriera e la settima stagionale per il pilota inglese. Hamilton ha preceduto Max Verstappen, della Red Bull, e Sebastian Vettel, della Ferrari. Con questo risultato, Hamilton allunga ancora in classifica piloti sul rivale mondiale, mai in grado di impensierirlo nel corso del weekend di gara.
Buono lo spunto in partenza di Hamilton: l’inglese, scattato dalla pole, ha subito preso la testa della corsa. Dopo un lungo regime di Safety Car per rimuovere la vettura incidentata di Ocon, Hamilton ha mantenuto il comando della gara. Nel suo primo stint con le hypersoft, Hamilton ha cercato un approccio soft con le gomme, mantenendo un ritmo blando per preservare gli pneumatici. Sul finire dello start, un’accelerazione, che gli ha consentito di allungare leggermente.
Per Hamilton la Mercedes ha scelto di montare le gomme soft nella sosta avvenuta al termine del giro numero 15, puntando così su una strategia ad un pit stop. L’inglese è rientrato in quinta posizione, davanti a Perez e a Vettel. Dopo le soste altrui, Hamilton è tornato al comando poco prima della metà della corsa; l’inglese ha mantenuto un buon ritmo con le soft. Hamilton ha accusato qualche difficoltà quando si è ritrovato davanti Grosjean e Sirotkin in bagarre. In questa fase, Verstappen si è avvicinato molto ad Hamilton, ma non è riuscito a sopravanzarlo.
Verstappen, al via dalla prima fila, si è visto sorpassare da Vettel dopo poche curve. L’olandese non si è però perso d’animo, e si è lanciato all’inseguimento del tedesco dopo la ripartenza al termine del regime di Safety Car. La gestione degli pneumatici hypersoft in questa fase era la priorità, e Verstappen è rimasto alle spalle di Vettel, senza riuscire a sferrare un attacco.
Verstappen ha montato le soft al termine del girov numero 17, ed è uscito dai box per un pelo davanti a Vettel. Verstappen ha poi guadagnato un buon margine su Vettel, consolidando la sua seconda posizione. L’olandese ha avuto una chance di attaccare Hamilton durante una fase di doppiaggio particolarmente difficoltosa, ma si è poi dovuto riaccodare.
Vettel, scattato dalla terza posizione, è riuscito ad avere ragione di Verstappen nel giro di poche curve. Vettel si è ben presto dovuto vedere però dall’avvicinamento dell’olandese. La situazione è rimasta stazionaria per il resto del primo stint, verso il termine del quale i distacchi tra i piloti di testa sono aumentati. Vettel ha effettuato la sua sosta per montare le ultrasoft al termine del giro numero 14; dopo il pit stop il tedesco è rientrato in settima posizione, dietro a Perez.
Vettel ha perso un po’ di tempo nel sorpassare il messicano; questo ritardo si è costato caro, dal momento che si è visto rientrare davanti Verstappen. Un tentativo di sopravanzarlo subito dopo l’uscita dell’olandese dai box non è andato a buon fine. Il ritmo di Vettel non si è mostrato brillante con le ultrasoft ad inizio stint. La Ferrari ha scelto una strategia aggressiva rispetto alla concorrenza, con la gomma intermedia della gamma di Pirelli; una scelta, questa, che non ha pagato. Il ritmo di Vettel con le ultrasoft non è stato particolarmente competitivo, e si è dovuto accontentare della terza posizione.
Valtteri Bottas, della Mercedes, ha preceduto Kimi Raikkonen, della Ferrari, e Daniel Ricciardo, in forza alla Red Bull. Bottas, quarto al via, è rimasto nella stessa posizione fino alla sosta per montare le soft, avvenuta alla fine del giro numero 15. Raikkonen, quinto al via, si è fermato molto dopo il suo compagno di squadra, montando le soft al termine del giro numero 22. Il filandese è rientrato in sesta posizione, alle spalle di Bottas. Ricciardo, sesto al via, ha allungato considerevolmente il suo stint, sostituendo le hypersoft con le ultrasoft quasi a metà gara. Sul finale di gara, i tre piloti erano racchiusi in meno di tre secondi, ma le posizioni sono rimaste invariate.
Settima posizione per Fernando Alonso, della McLaren, davanti a Carlos Sainz, della Renault, e Charles Leclerc, in forza alla Sauber. Seguono il compagno di squadra di Sainz, Nico Hulkenberg; lo svedese della Sauber, Marcus Ericsson; Stoffel Vandoorne, della McLaren; e Romain Grosjean, della Haas. Quattordicesima posizione per Pierre Gasly, della Toro Rosso, davanti a Lance Stroll, della Williams. Chiudono la classifica Sergio Perez, Brendon Hartley, della Toro Rosso, Kevin Magnussen, della Haas, e Sergey Sirotkin, della Williams.
La gara di Esteban Ocon è durata pochi secondi: il francese della Force India è finito a muro dopo un contatto con il suo compagno di squadra, Sergio Perez. Per i due piloti del team di Silverstone nessuna penalità. Il messicano si è ripetuto con Sirotkin a metà gara, rimediando la foratura dell’anteriore sinistra e un drive through.
La corsa minuto per minuto
16.04 Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Singapore!
16.02 Raikkonen ha perso un po' di terreno su Bottas.
16.00 Tre giri al termine.
15.58 Raikkonen in zona DRS su Bottas.
15.56 Bottas soffre alle spalle di Hulkenberg, che dovrebbe doppiare.
15.54 Tutti doppiati, tranne i primi sette.
15.52 Mancano sei giri al termine della corsa.
15.50 Si è ormai creato un trenino dietro Bottas.
15.48 Raikkonen, a sua volta, è vicino a Bottas.
15.46 Ricciardo si avvicina a Raikkonen.
15.44 Giro più veloce per Ricciardo.
15.42 Sono 3,7 secondi a separare Hamilton da Verstappen.
15.40 Vettel si trova a quasi sette secondi da Verstappen.
15.37 Posizioni consolidate in cima alla classifica, con Hamilton davanti a Verstappen e Vettel.
15.35 Giro più veloce per Alonso.
15.32 Sainz su Ericsson.
15.30 Sainz in pressing su Ericsson.
15.28 Il messicano sconta la sua penalità.
15.26 Drive through per Perez.
15.23 Hamilton, rallentato dai doppiati, si ritrova Verstappen alle calcagna.
15.21 Hamilton fa sapere al suo ingegnere di avere le gomme fredde.
15.21 Perez e Sirotkin sotto investigazione.
15.20 Hartley su Magnussen.
15.18 Sirotkin si vede superare da Hulkenberg.
15.17 Perez sperona Sirotkin.
15.15 Il distacco di Vettel su Verstappen sale a 4 secondi.
15.13 Alle spalle di Perez, tredicesimo, si sta formando un trenino.
15.11 Vettel ha perso un po' di terreno su Verstappen.
15.09 Perez in pressing su Sirotkin.
15.07 Verstappen si trova a 4,5 secondi da Hamilton; Vettel a 2,5 da Verstappen.
15.06 Hamilton torna al comando della classifica.
15.05 Ricciardo ai box: gomme ultrasoft per lui, rientrato in sesta posizione.
15.05 Leclerc su Gasly per la nona posizione.
15.03 Al momento le precipitazioni sono debolissime, vedremo come andrà.
15.01 Comincia a piovere.
15.01 Bagarre tra Gasly e Leclerc.
14.59 Ricciardo al momento è il leader del GP.
14.57 Sosta per Raikkonen: gomme soft per lui, rientrato in sesta posizione.
14.55 Dei piloti in corsa per la vittoria, l'unico con le ultrasoft è Vettel. Strategia errata?
14.53 Vettel si trova a 2,5 secondi da Verstappen.
14.51 Al momento al comando della gara c'è Raikkonen, che non ha ancora effettuato la sua sosta.
14.49 Dopo aver cercato invano di passare Verstappen subito dopo l'uscita dai box di quest'ultimo, Vettel sta mantenendo un ritmo blando.
14.47 Verstappen ai box: gomme soft per l'olandese, rientrato davanti a Vettel.
14.45 Sosta per Bottas: gomme soft anche per lui. Vettel su Perez.
14.43 Hamilton ai box: gomme soft per l'inglese, rientrato in quinta posizione.
14.43 Lecito aspettarsi una strategia a due soste da parte di Vettel.
14.42 Vettel ai box: gomme ultrasoft per il tedesco, rientrato in settima posizione.
14.40 Questi i primi dieci dopo 12 giri: Hamilton, Vettel, Verstappen, Bottas, Raikkonen, Ricciardo, Perez, Grosjean, Alonso e Sainz.
14.38 Hamilton accelera il ritmo, ottenendo il miglior tempo.
14.36 Vettel si trova a 1,4 secondi da Hamilton.
14.34 Situazione al momento stazionaria, in attesa dei primi pit stop.
14.33 Al momento, dopo il lungo regime di Safety Car, tutte le vetture sono abbastanza compattate.
14.31 Hamilton risponde a Vettel.
14.30 Hamilton non sta mantenendo un ritmo particolarmente veloce. Che sia per preservare gli pneumatici?
14.29 Giro più veloce per Vettel.
14.28 Verstappen in pressing su Vettel.
14.27 Nessuna penalità per Ocon e Perez a seguito del loro contatto.
14.26 Giro più veloce per l'inglese.
14.25 Hamilton gode di un vantaggio di 1,3 secondi su Vettel. Verstappen in zona DRS sul tedesco.
14.24 Ripartenza agevole per Hamilton.
14.22 La Safety Car rientra al termine del giro.
14.22 Sirotkin entra ai box per il cambio gomme e per togliere il corpo estraneo.
14.21 L'ala anteriore di Sirotkin ha acquisito un detrito che sembra quasi un piercing.
14.19 Questi i primi cinque: Hamilton, Vettel, Verstappen, Bottas e Raikkonen.
14.17 La Safety Car è ancora in pista.
14.15 I replay mostrano il contatto fratricida tra Perez e Ocon.
14.14 Vettel su Verstappen per la seconda posizione. Safety Car in pista.
14.13 Hamilton prende la testa della corsa; dietro, Verstappen resiste a Vettel. Ocon a muro.
14.10 La tensione sale: al via il giro di formazione.
La superiorità sul giro secco di Lewis Hamilton non ha bisogno di grandi dimostrazioni - parlano per lui le 79 partenze al palo colte dal 2007 ad oggi - ma un'ulteriore prova è arrivata nelle qualifiche del Gran Premio di Singapore. A metà Q3 Hamilton ha colto un giro monstre - epico, come lo ha definito il suo ingegnere di pista - fermando il cronometro sull'1'36"015. Un tempo, questo, rivelatosi imbattibile da parte della concorrenza. Certo, la gara di Marina Bay è molto lunga e ricca di insidie, non solo per l'incessante numero di curve e la vicinanza delle barriere, ma anche per il caldo torrido, che certo non agevola i piloti; non si può dire, però, che Hamilton non abbia cominciato con il piede giusto.
Se Hamilton, reduce dalla vittoria a Monza, sorride, non si può dire altrettanto di Sebastian Vettel, protagonista, come da sua stessa ammissione, di una qualifica pasticciata, nella quale ha faticato non poco a trovare la quadra. Il risultato finale, un terzo posto accanto a Valtteri Bottas, non lo ha certo soddisfatto, anche perché il distacco da Hamilton - sei decimi - è impietoso. Nelle FP2 di venerdì pomeriggio, le uniche indicative perché disputate nelle stesse condizioni della corsa, la Rossa ha mostrato un buon passo gara. Importante, per sperare di rubare punticini preziosi ad Hamilton, sarà azzeccare la partenza.
Tra Hamilton e Vettel, però, si è accomodato un avversario scomodo, Max Verstappen. Proprio l'olandese lo scorso anno fu protagonista del contatto in partenza con Vettel e Raikkonen; fu schiacciato a sandwich tra i due piloti della Ferrari, costretti ad un ritiro che ha sancito l'inizio della fine delle speranze mondiali della Ferrari. Ricordi certamente poco piacevoli, quelli del 2017, che, uniti a quelli delle ambasce in partenza di Monza, saranno uno spettro nella mente di Vettel. Verstappen, in ogni caso, è stato autore di un'ottima prestazione in qualifica, conquistando una meritata prima fila che lo mette in condizione di influenzare la lotta mondiale.
Bisogna andare più indietro per trovare l'altro pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, il cui addio alla Rossa è stato ufficializzato in settimana. Sarà interessante vedere il comportamento di Raikkonen in queste ultime gare: stando a quanto dichiarato dal campione del mondo 2007, il più recente della storia della Rossa, il benservito è arrivato nella domenica di Monza, a poche ora dalla sua partenza in pole position. Nelle corse che mancano alla fine della stagione, Raikkonen farà da scudiero a Vettel oppure giocherà le sue carte? Lo capiremo sin da oggi.
In ogni caso, il circuito cittadino di Marina Bay riserva sempre delle sorprese: difficile non aspettarsi l'ingresso in pista della Safety Car, con i muretti pronti a punire il minimo errore dei piloti in pista. Il tutto, sin dalla prima edizione del GP di Singapore, nel 2008, in notturna, con i riflettori ad illuminare una delle cornici più suggestive dell'intera stagione. Qualsiasi cosa succeda, la corsa sarà lunga: a Singapore, complici anche i frequenti periodi di neutralizzazione, si sfiora sovente il limite delle due ore di attività in pista.
La gara prenderà il via alle 14.10 italiane.