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L'anno scorso erano ammessi al massimo tre caschi con colorazioni diverse rispetto a quello standard, e questo perché la FIA ha voluto evitare che gara per gara i piloti indossassero caschi diversi al punto da mandare in confusione sia il pubblico, sia gli addetti alle riprese. Da quest'anno le serie speciali sono ridotte solo a una e a Singapore Vettel e Hulkenberg si sono giocati...il jolly di una modifica ai colori. Hamilton, per contro, ha mantenuto gli stessi disegni e colori solo che il bianco da brillante è diventato opaco perla e questo perché in notturna avrebbe sparato riflettendo le luci dell'impianto di illuminazione del tracciato. Come si vede anche il piccolo dettaglio in F.1 fa la differenza...
Dopo la pubblicazione del servizio sulle F.1 con assistenza alla guida, qualcuno che coordina e analizza le monoposto ha inviato un messaggio per darci qualche spunto in più, ecco il testo: "ho visto il tuo articolo e dopo la nostra conversazione ho dato un'occhiata a come si gestisce la coppia, anche se con centralina unica e penso che questi possano essere gli scenari: 1. nelle applicazioni motore non può entrare\utilizzato il segnale di spazio Slap; 2. la coppia richiesta da pedale deve essere la coppia massima del motore; 3. sopra i 180 km/h puoi gestire la K aumentando o diminuendo coppia. Quello di Alonso probabilmente rientra nel punto 3 nel senso che in Honda riconoscono i rettilinei dal pedale e non da un canale spazio ricostruito e quindi un diverso utilizzo del pedale non ha riconosciuto la possibilità di utilizzare la K in quel punto". Tutto chiaro? Quasi. Di sicuro i sistemi vengono monitorati, ma se si parla di ipotesi vuol dire che manca la certezza al 100 per 100 di cosa circoli in F.1. In ogni caso è una grande palestra per le auto stradali e magari in futuro avremo gli stessi elementi a gestire la nostra guida.
A Singapore si parla di guida notturna con l'impianto illuminato ma quello che era un argomento solito da trattare qui, ovvero di che colore venivano usate le visiere dei piloti, quest'anno è cambiato lo scenario visto che la FIA ha vietato, con una norma divenuta obbligatoria per tutti i costruttori di caschi, le visiere colorate e quelle ambrate. Il motivo è di sicurezza per la semplice ragione che i cruscotti delle monoposto hanno i display che inviano informazioni in tempo reale e con le visiere colorate, tipo quelle ambrate, alcuni segnali venivano confusi. Ad esempio le bandiere verdi diventavano blu, quelle gialle e rosse diventavano un ammasso indistinto e altro ancora. Per evitare problemi di percezione e visibilità, le visiere sono state ridotte di tipo e di caratteristiche. In pratica ci sono quelle trasparenti, quelle scure e le intermedie, tutte verificate in modo tale da resistere a un colpo di proiettile ma sopratutto di non modificare la visibilità dei colori e delle bandiere proiettate sugli schermi dei volanti.
Alla vigilia del GP di Singapore c'è stato l'annuncio del rinnovo del contratto con la FOM che ha siglato per altri 4 anni, ovvero dal 2018 fino al 2021 la permanenza della gara in calendario. Il problema principale era la cifra da pagare, che per Singapore diventava troppo alta, visto che le spese le dividevano con la Malesia, che quest'anno ospita per l'ultima volta la gara. A quanto si mormora si sarebbe trovato un accordo per 70 milioni all'anno (Monza coi suoi 23 al confronto fa ridere...) ma sarebbe fuori mercato visto che Abu Dhabi, che era la più costosa, non andava oltre i 45 milioni a gara, cifra che probabilmente avranno pagato anche a Singapore. In compenso il contorno degli eventi e l'arrivo di turisti, anche dall'Europa, ha convinto gli organizzatori a firmare ancora l'accordo. Piuttosto si sta notando una differenza nella gestione Liberty, con contratti firmati a breve termine invece dei decennali preferiti da Ecclestone. Strategia o sono cambiati i parametri del mercato F.1.
In F.1 si paga anche l'aria che si respira, ma a guardare i bilanci presentati da qualche squadra ha destato stupore vedere che per indossare una tuta e relativi guanti e scarpe, si pagano anche 300 mila euro. Alpinestars è infatti citato come sponsor di un team e alla voce introiti hanno segnato 300 mila euro. Visto che l'azienda veneta è presente in forze in F.1 e con altri team, se questo era il minimo "sindacale" solo per vestire i piloti, meccanici e staff, oltre ai soldi di sponsorizzazione bisogna aggiungere il materiale fornito, per cui alla fine salta fuori qualche milione di euro di investimenti...