F1, GP Singapore 2015: tutte le curiosità da Marina Bay

Gino Rosato promosso numero 2

Tempo di movimenti alla Ferrari e di promozioni. Gino Rosato, da anni alla Ferrari, è stato promosso a numero 2 della gestione sportiva e in pratica funge da vice Maurizio Arrivabene. Si tratta di un bel colpo per l’abruzzese (originario di Fallo) ma canadese nel sangue (viveva a Montreal). Gino conosce molto bene la squadra e i ragazzi del team e per un certo periodo di tempo è stato anche presidente di Lotus Cars ai tempi in cui Danny Bahr era approdato in Inghilterra portandosi dietro alcuni collaboratori della Ferrari fra cui Gino Rosato.

Button raffredda meglio la pancia

Jenson Button ha portato e provato in pista un nuovo giubbino refrigerante. Con temperature esterne superiori ai 30 gradi e di 50-60 negli abitacoli, mantenere la giusta temperatura corporea aiuta nel restare lucidi. Il sistema usato da Button è composto da micro celle metalliche che, collegate a una batteria, raffreddano da un lato e riscaldano dall’altra smaltendo così il calore corporeo. Rispetto ai giubbini con liquido o ghiaccio secco questo indossato da Button è molto più leggero e la nuova tecnologia a celle metalliche necessita di meno energia rispetto ad altri esemplari studiati in precedenza. Visto che sulle F.1 di oggi l’elettricità avanza ecco un impiego perlomeno interessante anche per altre funzioni stradali.

Polvere e incendi mettono a rischio GP

In Indonesia, che pure dista qualche chilometro, hanno l’abitudine di incendiare la foresta per procurarsi terreno da coltivare o da costruzione, fatto sta che una inversione termica e l’umidità ha portato un denso fumo su tutta la penisola, tanto che Singapore o Kuala Lumpur, che dista 350 km, sono state avvolte da una densa nuvola irrespirabile. In ogni caso il vento e la pioggia hanno aiutato ad avere l’aria un po’ più pulita consentendo ai piloti di scendere in pista. Per ogni evenienza sono state approntante migliaia di mascherine anti polluzione e potenziati i sistemi sanitari di intervento. Nei giorni precedenti la gara sono stati addirittura dirottati dei voli che non han potuto atterrare a Changi per problemi legati alle micro particelle nell’aria, che avrebbero creato difficoltà. Il meteo non prevede nulla di nuovo fino a domenica.

A Singapore corrono anche i prezzi

Fino all’anno scorso era una gara abbordabile con tariffe adeguate allo standard della vita, quest’anno invece è esploso un aumento terrificante dei prezzi. Una pizza (piccola) 50 dollari (45 euro) una stanza in hotel da 70 dollari è arrivata a 180 (e si tratta di tre stelle mica i lussuosi hotel attorno al circuito con tariffe di 1700 a notte!). Un cappuccino da Starbuks partiva da 10 dollari (8 euro…). Insomma, un po’ la svalutazione dell’euro che costringe all’estero ad aumenti vari, un po’ la scoperta che con la F.1 si fanno i soldi (e con il tutto esaurito degli anni precedenti non vi erano dubbi) fatto sta che quella che era una trasferta abbordabile sia diventato un lusso.

E non parliamo di oggetti vari, come computer, macchine fotografiche telefonini e compagnia. Anche qui si ha nostalgia dell’Italia visto che da noi costano molto meno rispetto agli standard locali, almeno dal 20 al 30 per cento. Per gli amanti del locali notturni, anche qui delusioni a catena: simpatiche signorine vietnamite (le più abbordabili) in offerta a 200 euro l’ora, le altre (russe in particolare) da 400 a 600 euro per arrivare al top dei 1200 per le euroasiatiche. E poi dicevano donne e motori in F.1… altri tempi!