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Allarme bomba alla Mercedes
La notte non passa sempre tranquilla a Marina Bay, infatti anche quest’anno c’è stato un allarme bomba che ha fatto sgombrare il paddock. All’una e ventidue, mentre team e piloti erano a cena (per le sei ore di fuso sballano tutti gli orari) i cani antibomba hanno cominciato ad abbaiare nel retro del box della Mercedes, facendo intervenire gli artificieri. I più incavolati erano i meccanici Red Bull e Pastor Maldonado, che si era appena messo a tavola e stava per imboccare la prima forchettata di un bellissimo filetto ai ferri. Invece anche lui ha dovuto mollare tutto e andare via.
I meccanici Mercedes sono stati obbligati a spostare le casse una ad una e ad aprirle davanti agli occhi della polizia. Dopo 40 minuti di controlli tutto è tornato nella norma, nulla da segnalare e a quanto pare lo scoiattolo galeotto era su un albero a ridere per lo scompiglio creato. In ogni caso all’ingresso del paddock c’è un sistema antimina con sofisticati macchinari per controlli esplosivi che negli anni precedenti non si era mai visto.
Casco nuovo bimba nuova
Nico Rosberg aveva pensato di celebrare la nascita della piccola (3,2 kg tutto ok mamma e figlia) con un casco dedicato, ma la regola vieta modifiche agli elmetti e così si è limitato a una riproduzione in scala del casco coi colori dedicati alla figlia. Magra consolazione, ma se va avanti così fra poco i piloti dovranno avere i capelli del taglio regolamentare e le mutande con lo sponsor obbligatorio
E’ lotta fra compagnie aeree
Il GP a Singapore era sponsorizzato dalla Singapore Airlines, che solo per questa gara ha dipinto le vie di fuga e i muretti coi colori della propria compagnia, il problema è che la Emirates è sponsor del campionato mondiale per cui si è dovuti ricorrere a un compromesso fra le inquadrature dedicate alla Singapore Air (ultima curva in particolare) e la cartellonistica Emirates con settori distinti e ben marcati da un terzo incomodo, la UBS Bank che ha messo tutti d’accordo…
Pressioni nuove a Singapore
La Pirelli ha comunicato ai team le pressioni minime per la gara e si tratta di 18 psi anteriori (a Monza erano 21) e 17 posteriori (Monza erano 19,5). Valori massimi anche per gli angoli di camber, 3,75 davanti e 2,50 dietro. Se per caso, a 5 minuti dal via della gara, un commissario dovesse trovare una gomma sotto al limite, verrà chiamato un meccanico del team per gonfiare la gomma alla pressione prevista. Gli angoli di camber verranno controllati poi in sede di verifica posto GP.
Marelli sperimenta telecamera ultra veloce
L’idea è nata dopo aver visto le conseguenze dell’incidente a Jules Bianchi, con violenti scuotimenti della testa del pilota ma con l’assoluta mancanza di immagini adeguate per capire che tipo di impatti subisce il casco in caso di urto violento. A partire dalla prossima stagione sulle F.1 verrà montata una telecamera ultra HD capace di 400 immagini al secondo che verranno immagazzinate da un potente computer e analizzate di volta in volta. Capire attimo per attimo cosa succede alla testa del pilota sarà fondamentale per proporre soluzioni che possano migliorare la sicurezza.
Ma la telecamera Marelli ha un altro scopo e guarda più lontano, ovvero alle auto che si guidano da sole o nei sistemi di assistenza al guidatore. Avere tante immagini istante per istante permetterà di controllare con anticipo le decisioni dei sistemi automatici ed eviterà incidenti dovuti al ritardo dell’elaborazione del computer di bordo. La Marelli ha dimostrato di essere all’avanguardia con questi sistemi.
Accessi bloccati e servizi inadeguati
Dopo otto anni di F.1 a Singapore se ne scopre sempre una nuova. Le strade di accesso al paddock, che costeggiano la pista e passano in mezzo ad alberghi e centri commerciali, sono state bloccate nella notte fra venerdì e sabato, col risultato che una normale camminata (si può accedere ai box solo a piedi) di 25 minuti è diventata di un’ora e un quarto perché in mezzo a hotel e amenità varie, nessuno degli addetti ai controlli sapeva dire quale fosse la strada giusta. Eppure sono anni che si corre, ma evidentemente qualcosa non quadra ancora.
Dopo la prima giornata di prove in uscita di alcune curve e sulla gomma di appoggio si sono formate le classiche buche con l’asfalto rialzato ai lati
In compenso il dover passare per forza nei centri commerciali ha portato nuova linfa alle casse, un po’ come succede negli aeroporti dove per andare al gate devi passare per forza dal duty free… stessa logica, ma incapaci ai controlli.
Le F.1 come i camion per strada
Il caldo fa brutti scherzi, ma ritrovarsi con l’asfalto con le buche come quando passano ripetutamente i camion non se lo aspettavano. Dopo la prima giornata di prove in uscita di alcune curve e sulla gomma di appoggio si sono formate le classiche buche con l’asfalto rialzato ai lati, pronto l’intervento durante la notte ma i saltelli sono rimasti e hanno dato anche fastidio a tutti.