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Sulla pista che regala le immagini più belle nelle inquadrature aeree, dove le auto sono semplicemente impossibili da vedere (al che la domanda sorge spontanea: perché non farci correre qualcos'altro, per esempio dei carri trainati da asini, e riportare la F1 su un autodromo un po' più serio?) Vettel demolisce gli avversari dando una prova di forza a tratti perfino esagerata.
Vettel imprendibile, Alonso mastino
La sua Red Bull sarà anche perfetta, ma solo lui riesce a portarla a certi limiti. Il suo è un dominio totale, fatto di tecnica ma anche di "manico" e di quella determinazione assoluta, perfino feroce, che contraddistingue solo i grandissimi. Per lui voto 10, con la noia per tutti noi di aspettare che arrivi anche matematicamente quel 4° titolo iridato consecutivo che di fatto il tedesco ha già in tasca. Imprendibile.
Voto 9 ad Alonso, che in qualifica parte dietro a Massa, confermando ancora una volta quel che già si era capito, ovvero che in qualifica il cavaliere rosso non è esattamente infallibile. Per fortuna lo spagnolo si conferma, questa volta in senso positivo, anche e soprattutto in gara: la partenza è un capolavoro, ma anche il resto della gara non è da meno perché riesce a girare con costanza sugli stessi tempi di vetture che in qualifica gli erano state tutte davanti, gestendo magnificamente le gomme nel finale. Per lui quindi voto 9, da dividere con la squadra perché il merito va anche alla scelta di anticipare la seconda sosta ai box durante la safety car. Mastino.
Raikkonen: altro che mal di schiena!
Voto 9 anche a Raikkonen, penalizzato in qualifica da un problema alla schiena, in gara stringe i denti, anticipa la prima sosta per girare con pista libera e si conferma un autentico "martello", risalendo posizioni su posizioni. Una menzione speciale per il sorpasso all'esterno su Button (cose comunque da fare con l'inglese, non con un Maldonado...) e per la risposta di sabato a Stella Bruno («Domani la gara sarà lunga (alludendo ai dolori alla schiena», ndr) - «Beh sono 300 km come sempre», e poi silenzio). Poche parole, ma gran piede.
Qualcuno ha fatto notare che sul podio di ieri c'era la futura coppia di ferraristi: vero, ma noi preferiamo far notare come la gara di ieri sia stata l'ennesima dimostrazione della bontà della scelta di mercato della Ferrari (giunta comunque con almeno due anni di ritardo...). Raikkonen resta fuori dalla top ten e con la schiena malandata risale fino al podio, Massa parte 6° e arriva 6°. Certo, la colpa è anche del team perché montargli le supersoft dopo la seconda sosta, costringendo il brasiliano quindi a un'ulteriore fermata, è stata una decisone assurda (a cui non era obbligando, essendo già partito con le super soft): avessero impiegato anche per lui la stessa strategia di Alonso sarebbe potuto finire 4°. Non è che Massa ci abbia messo molto del suo però. Per lui quindi voto 6,5, e la sensazione che abbia perso una bella occasione.
Grosjean, Webber, Rosberg: 7,5
Voto 7,5 a Grosjean, splendido in qualifica e constante in gara finché un problema tecnico non lo ha bloccato: veloce e consistente come non sempre riesce ad essere. Stesso voto a Webber, che avrebbe potuto raggiungere il podio senza l'inconveniente meccanico. Vettel, comunque, rimane di un'altra categoria.
“Voto 9 a Raikkonen, penalizzato in qualifica da un problema alla schiena, in gara stringe i denti, anticipa la prima sosta per girare con pista libera e si conferma un autentico "martello", risalendo posizioni su posizioni”
Voto 7,5 a Rosberg, che per poco manca la pole position e in gara resta a lungo secondo: perde il podio più che ragioni di strategia che per demeriti propri ma rimane comunque per tutto il week end davanti ad Hamilton (voto 7), anche se i due alfieri della Mercedes viaggiano a lungo molto vicini.
Voto 7 anche a Gutierrez, che in qualifica ha il primo guizzo del campionato, entrando addirittura nella top ten: poi in gara lentamente retrocede, complici i limiti di una Sauber lontanissima dalla competitività dello scorso anno che evidentemente richiede più esperienza per cavarci qualcosa di buono.
E voto 7,5 a Button che ad un certo punto spera nel podio, ma negli ultimi giri le gomme lo abbandonano. All'inglese rimane comunque la soddisfazione di rimanere in prova e in gara sempre davanti all'ex prodigio Perez (voto 6,5: fa il compitino ma le premesse di inizio stagione erano altre per lui).
Voto 7 a Hulkenberg, che stavolta in qualifica viene battuto da Gutierrez ma in gara fa emergere la sua esperienza e grinta, arrivando in qualche modo in zona punti. In Lotus dovrebbero puntare su di lui. Un punticino va anche a Sutil (voto 7,5), veloce e concreto, e sempre davanti a Di Resta (voto 5).
FIA: voto 0
Voto 0 infine alla FIA, che richiama Webber e Alonso per il "passaggio" dato dallo spagnolo a fine gara all'australiano rimasto fermo lungo la pista: il ferrarista se la cava con un'ammonizione, mentre l'australiano sarà addirittura arretrato di 10 posizioni nella prossima gara (a meno di una qualche "grazia") per somma di ammonizioni.
Una situazione di pericolo, ha dichiarato la FIA. Premesso che dubitiamo che ad Alonso possa "scappare l'acceleratore", la risposta più bella l'ha data Horner, ricordando come il "passaggio" dato da Senna a Mansell sia una delle immagini più famose degli anni novanta. Evidentemente qualcuno vuole togliere alla F1 anche quel minimo di umanità e spontaneità che ancora le è rimasta.