F1 GP Singapore 2013: le curiosità in diretta da Marina Bay

F1 GP Singapore 2013: le curiosità in diretta da Marina Bay
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Singapore è una realtà diametralmente opposta all'Italia. Eppure, in questa città stato di 5 milioni di abitanti, il Made in Italy trionfa in ogni angolo di strada | <i>P. Ciccarone, Singapore</i>
19 settembre 2013

Singapore: tutto un altro mondo rispetto all'Italia

Singapore - Tu ci metti i sogni, noi ci mettiamo i soldi. E’ lo slogan della banca centrale di Singapore rivolto ai giovani che devono avviare attività commerciali, che devono comprare casa o solo un computer. Il finanziamento te lo danno al tasso netto dello 0,8 per cento di interessi, roba che da noi manco le caramelle ci compri a quel prezzo. E non solo, vai in un centro commerciale e trovi iPad, iphone e computer scontati del 40 per cento per i ragazzi delle scuole.

 

 

Se porti un compagno di classe lo sconto arriva al 60 per cento. E poi lo stato ti fa usare questi strumenti a scuola senza dover comprare 700 euro di libri e caricarti 15 kg in spalla tutti i giorni. Poi apri i giornali e trovi notizie sull’Italia, sul fatto che un condannato abbia ancora dei seguaci e il presidente della banca centrale che dichiara: «L’Italia è un paese interessante ma per i nostri investimenti non c’è la stabilità e la chiarezza che serve». Ecco come una città stato da meno di 5 milioni di abitanti tratta i propri cittadini e guarda alle nostre vicende.

 

Un altro esempio? I taxi: sali a bordo, l’autista attacca il computer dove c’è il suo nome e matricola, calcola il percorso e ti dà la ricevuta fiscale del tragitto. A fine anno il governo gli preleva dal conto corrente bancario le tasse e lo ringrazia pure. Da noi i tassisti fanno casino se vengono concesse altre licenze e bloccano le città, parlare di ricevute fiscali vere non se le sognano nemmeno e se guadagnano meno di 6 mila euro al mese piangono miseria. D’altronde la licenza l’han pagata 150 mila euro e stan saldando il mutuo relativo, provate a dargli torto.

f1 singapore (2)
A Singapore non è difficili incontrare prodotti e realizzazioni Made in Italy

Una città stato che parla molto italiano

In un contesto del genere, nel giorno della festa nazionale (il 9 agosto) salta fuori che l’esercito ha armi italiane, che i piloti dell’aviazione militare fanno i corsi alla base di Gioia del Colle in Puglia e che è italiana l’azienda che ha illuminato il circuito: la Valerio Maioli Impianti di Ravenna. I ristoranti usano acqua minerale italiana, la pizza la trovi ovunque e qua viveva un amico, responsabile del locale ufficio del commercio estero.

 

Diceva Massimiliano Sponzilli, ora responsabile dell’ICE al Cairo, che perdeva più tempo a spiegare cosa succedeva in Italia rispetto a quello che serviva per aiutare i nostri imprenditori sui mercati asiatici. In pratica, i nostri imprenditori se la devono vedere da soli senza aiuti dello stato, anzi la burocrazia spesso complica le cose ed è un peccato perché poi alla fine il made in Italy è quello che tira, dalla tavola alla moda, dalla tecnologia (qua vendono più Lamborghini e Ferrari che da altre parti) all’inventiva.

E' italiana l’azienda che ha illuminato il circuito: la Valerio Maioli Impianti di Ravenna

 

Singapore, Italia, potrebbe essere più vicino di quanto si pensi e questa unità emerge quando si corre il GP di F.1. il clima attorno alla Marina Bay, le luci, le costruzioni (come quelle dell’hotel con la barca sul tetto al 57 piano dove c’è piscina e ristorante) sono da primato. Così come le 160 palme situate lungo la passeggiata della Marina: ognuna regalata dal comitato olimpico di ogni nazione. Sarà un caso ma quella italiana è crepata e sembra godere di pessima salute…

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