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Chiamatelo Luigino sette bellezze, perché quando Hamilton arriva a Silverstone, si trasforma e quella micidiale macchina da guerra che è il suo stile di guida, si trasforma al punto da tirare fuori l'impossibile dove già si era al limite. La settima pole in Inghilterra, la numero 91 in carriera, non fa che aumentare il palmares di un pilota che ha contro solo il tifo dei ferraristi, che ancora oggi faticano a riconoscerne i meriti. Perché quando la Mercedes va forte, e senza dubbio va fortissima, pur avendo un compagno di squadra veloce come Bottas, non ce ne è per nessuno.
Rifilare tre decimi a Bottas a parità di macchina, dopo aver patito in Q1 e Q2, con tanto di testacoda, è il sintomo che quando Hamilton si concentra, c'è poco da fare. E' micidiale nel ritmo, nella ricerca del limite suo e della macchina: "Il testacoda? Stavo cercando gradualmente il limite di tenuta e ho sbagliato una valutazione. Da quel momento in poi ho capito fin dove potevo arrivare". In alto, a dire il vero, con Bottas che ha ammesso come in Q3 per Hamilton bisognasse usare un altro termine di paragone: "Ho spinto al limite, ma lui è stato incredibile". Fine della storia.
Venendo al resto della truppa Max Verstappen ha ottenuto un terzo tempo a oltre un secondo precedendo con la sua Red Bull la Ferrari di Leclerc. E qui per Maranello, anche se si è beccata quasi 1,2 secondi da Hamilton, c'è un mezzo sorriso perché la politica dei piccoli passi sta partorendo una macchina che almeno Racing Point e McLaren se le mette dietro, anche se continua a mostrare limiti nell'inserimento. Per Vettel, decimo, problemi a profusione: un tempo cancellato per aver oltrepassato il limite in una curva, salti e arate di giardino all'ingresso delle Becketts, la serie di curve dove si fa la differenza. Per lui un week end nato storto ma il fatto che sia sulla via di uscita a Maranello non conforta perché fino a quando ha potuto, se l'è giocata con Leclerc. Fra l'altro una uscita dai box un po' azzardata ha fatto aprire una indagine dai commissari di pista perché Charles, uscendo, ha tagliato la strada a Stroll costringendolo a frenare in corsia box. Una multa o un richiamo dovrebbe bastare...
Il resto del gruppo si commenta da solo: Giovinazzi ha preceduto il compagno di squadra Raikkonen, ma di fatto l'Alfa Romeo ha una macchina inguardabile e lenta rispetto alle pur lentissime Williams che grazie agli aggiornamenti Mercedes ha permesso a Russel di passare in Q2, mentre il duo Kimi Antonio il resto delle qualifiche se lo sono visti in TV. E purtroppo la situazione non cambierà a breve, come per la Haas, altro team motorizzato Ferrari, il grande malato di questa stagione che non solo non permette di lottare al vertice con le Mercedes, ma lascia ai team clienti il poco onorevole compito di chiudere gli schieramenti di partenza. E anche per loro non cambierà niente in tempi brevi. Rassegniamoci e speriamo che in gara, partendo dalla seconda fila, Leclerc se la possa giocare almeno per qualche giro coi grandi là davanti...