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SILVERSTONE - E con questa fanno sette: tante sono le doppiette della Mercedes in questa stagione con Lewis Hamilton vincitore davanti al compagno Bottas e il ferrarista Leclerc. Ma al di là del risultato finale, quasi scontato se non per il modo in cui è avvenuto, il GP d'Inghilterra passerà alla storia per i duelli mozzafiato fra Verstappen e Leclerc, Red Bull e Ferrari, che hanno animato la gara e per l'ennesimo errore di Vettel che ha tamponato Verstappen dopo che questi lo aveva appena superato.
Al tedesco della Ferrari sono stati inflitti 10 secondi di penalizzazione che lo hanno spedito in fondo alla classifica, ma quello che conta è che se un Vettel annaspa e commette l'errore fatale, almeno la Ferrari vede crescere un Leclerc in maniera esponenziale, aggressivo, cattivo, deciso e per nulla intimorito dai rivali. Che fosse Verstappen o Gasly, superato all'esterno in un sol boccone, o che siano le Mercedes contro le quali c'era poco da fare. La corsa inglese ha ribadito la superiorità dei tedeschi, ma anche la classe di Hamilton.
Stavolta, partito in seconda posizione, Lewis ha subito il compagno Bottas per buona parte del GP. Nei primi cinque giri se le sono suonate di santa ragione con il finlandese che ha tenuto botta e ha replicato alla grande. Un duello corretto, spettacolare e bello da vedere e per chi lo faceva. Poi è arrivato il colpo di scena e l'aiuto dall'alto. Quando è uscito di pista Giovinazzi ed è entrata la safety car. A quel punto Hamilton è rientrato ai box a cambiare le gomme mentre Bottas lo aveva già fatto. Quindi un colpo di fortuna che ha messo Lewis davanti a tutti e un Bottas nella situazione di vedersi sfilare di mano una corsa che fino a quel momento poteva dominare, seppure con fatica.
Il capolavoro Hamilton lo ha fatto all'ultimo giro. Strappando il giro più veloce della corsa a Bottas che era in pista con le gomme morbide. Ebbene, Hamilton nell'ultimo passaggio ha segnato il record della pista con gomme dure, consumate e meno performanti del compagno di team. Come dire ho vinto non solo per la fortuna della safety ma anche perché sono il numero uno. Archiviata la battaglia per la vittoria, i momenti epici si sono vissuti dietro. Con un conto aperto dal GP d'Austria, in cui Verstappen ha beffato Leclerc all'ultimo giro, stavolta il monegasco della Ferrari non si è fatto trovare impreparato. E seppure la Red Bull avesse un piccolo margine di vantaggio sulla rossa, Charles si è difeso bene davanti, si è comportato da duro (come quando ha accompagnato fuori pista Verstappen che a sua volta è rientrato e lo ha superato all'esterno) senza sbagliare un colpo. Il colpo, purtroppo, lo ha sbagliato il muretto Ferrari perché con la safety car in pista ha aspettato un giro di troppo a richiamarlo a cambiare le gomme col risultato che è finito dietro le due Red Bull.
Da un lato una Mercedes che si conferma imbattibile, dall'altra una Ferrari a una punta sola e con dubbi sulle scelte del muretto e infine una Red Bull in crescita che si permette di piazzare Gasly e Verstappen quarto e quinto
Su una ha recuperato alla grande, Gasly, sull'altra ci ha pensato Vettel buttando fuori pista Verstappen sbagliando la frenata. In questo modo Leclerc ha ripreso la terza posizione. Forse, diciamo forse, anche senza ritardo ai box non sarebbe andato oltre questo posto, di sicuro la strategia Ferrari ha premiato Vettel, che con l'ingresso al momento giusto è salito in terza posizione e sarebbe stato comodamente secondo senza l'intoppo con Verstappen. Quindi, da un lato una Mercedes che si conferma imbattibile, dall'altra una Ferrari a una punta sola e con dubbi sulle scelte del muretto e infine una Red Bull in crescita che si permette di piazzare Gasly e Verstappen quarto e quinto, nonostante la gran botta di Vettel, a dimostrazione di una vettura robusta e in crescita. Il resto, poco da aggiungere. Duelli spettacolari fra Ricciardo Sainz Albon. Recuperi come Raikkonen ottavo con l'Alfa Racing. Insomma, uno di quei gran premi che ci ricorderemo a lungo come un momento bello della storia della F.1.