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Alla vigilia del GP la Rich Energy aveva emesso, per conto del suo titolare, un duro comunicato contro le prestazioni del team Haas, dicendo che il rapporto cessava immediatamente. A Silverstone le due monoposto, invece, continuavano ad esibire gli stessi marchi e gli stessi colori dicendo che al team non era giunta nessuna comunicazione ufficiale. La faccenda non è chiara, di sicuro ai tempi di Ecclestone ogni sponsor che voleva entrare in F.1, veniva vagliato, pesato e...approvato. Infatti non va dimenticato che nel circus iridato nel corso degli anni si sono affacciati personaggi poliedrici, magnati incredibili, possidenti famosi che poi sono spariti o sono finiti in qualche galera a scontare delle pene... Per evitare situazioni imbarazzanti, specialmente nei confronti dei costruttori, Bernie Ecclestone aveva un suo metodo di lavoro e negli anni ha ripulito molte situazioni strane. Adesso il caso Rich Energy si inserisce in un contesto diverso, fatto di una sottovalutazione dell'impegno F.1.
Perché dire che " volevamo competere con i nostri diretti rivali della Red Bull" vuol dire non avere capito niente della F.1. Un team come la Haas sta già facendo miracoli, ha segnato prestazioni e punti incredibili e ha messo in crisi squadre blasonate come Renault e McLaren. Ma Red Bull è una realtà ultradecennale con diversi titoli mondiali alle spalle. Quindi arrivare in F.1 e dire che volevi battere Red Bull con una squadra che è solo al terzo anno, fa capire come chi ha gestito l'operazione o non ha capito nulla o sta cercando scuse, banali, per sottrarsi agli impegni. Che ci sia maretta lo si capisce anche dall'atteggiamento dei soci dell'azienda di bevande energetiche, visto che hanno preso le distanze dal titolare e stanno verificando cosa sia successo. Quello che è certo è che la Haas sta rispettando gli accordi, con prestazioni di primo piano, non ha tolto i marchi e la faccenda, al solito, finirà in qualche tribunale che dovrà decidere su cosa fare. Nel mondo delle corse, per chi non lo sapesse, appena cala la bandiera a scacchi di fine stagione scatta l'altro campionato. Quello degli avvocati alle prese con i cavilli dei contratti e quindi anche questa storia finirà in qualche aula. Ne sentiremo parlare ancora...
Proprio di fronte alla palazzina dei box sono in avanzata fase di costruzione dei nuovi edifici, di cui uno è destinato ad essere un hotel con vista...pista. L'idea non è nuova, nel senso che da tempo ci sono autodromi con hotel incorporato (vedi Magny Cours, Nurburgring, Abu Dhabi) ma a Silverstone evidentemente deve essere piaciuta, per cui gli appassionati potranno dormire in autodromo, alzarsi al suono dei motori e godersi le gare dal letto in camera.
Proseguono i lavori di ammodernamento del tracciato di Zandvoort in Olanda con non poche difficoltà. Il governo locale non ha concesso (finora) i permessi per modificare la viabilità esterna e per quanto riguarda le vie di fuga e i box esistono altri problemi. In particolare il curvone presenta delle criticità perché al simulatore sono previsti dei carichi trasversali importanti sulle gomme, cosa che a Indianapolis aveva creato non pochi problemi alla Michelin e a quel tempo i carichi erano inferiori rispetto a quelli odierni. Altri problemi per le vie di fuga e gli spazi per il paddock che non si riesce a ricavare anche se chi segue i lavori (l'italiano Jarno Zaffelli) sta facendo miracoli e sfrutta al meglio ogni centimetro a disposizione. Insomma, sarà pure una gara importante e delicata per l'Olanda, ma altre cose non tornano tanto che di data ipotetica, in calendario, non se ne parla ancora proprio perché non si sa se si riesce a finire in tempo quanto previsto. Aspettiamo news anche su questo aspetto.
Primi sopralluoghi in Vietnam per il GP di Hanoi. A parte il tracciato, che si snoda con rotatorie e curvette strambe, ci sono problemi viabilistici molto grossi visto il traffico e la location scelta. Infatti gli hotel decenti in zona sono solo due e gli emissari dei team li hanno già bloccati la settimana scorsa. Il resto è più lontano dal circuito e col traffico esistente, oltre alla bassa qualità delle strutture, potrebbe obbligare molti a veri e propri tour de force. Ovvero, se scegli la ...topaia puoi stare in zona circuito, se vuoi uno standard decente rischi ore di traffico. Per sistemare sala stampa e altro, gli emissari del GP del Vietnam erano presenti in Canada e ad altre gare. Purtroppo hanno come referenti unici alcuni giornalisti inglesi, che stanno dando indicazioni secondo il loro metro di giudizio e abitudine. Infatti basta guardare come è sistemata logisticamente Silverstone per farsi venire qualche dubbio in merito...