F1, GP Silverstone 2018: i momenti cruciali di una gara entusiasmante

Pubblicità
Ecco i momenti cruciali del Gran Premio di Gran Bretagna 2018, una gara entusiasmante
8 luglio 2018

E' stata una gara entusiasmante, senza dubbio. Non solo per il risultato finale e la vittoria della Ferrari di Vettel in terra d'Albione, cosa che interessa solo i tifosi ferraristi, ma proprio per i vari momenti che hanno animato un GP da incorniciare. La partenza, ad esempio. Hamilton ha vanificato tutto "dormendo" sulla piazzola (che era pure dal lato pulito) e ha permesso a Vettel e Bottas di scavalcarlo, mentre Raikkonen, vedendo un buco alla curva 3 è arrivato allegrotto, ha bloccato le ruote e ha centrato Hamilton, spedendolo in testacoda in fondo al gruppo. Da qui la rimonta dell'inglese, che tirando ha mostrato il potenziale Mercedes rispetto agli altri, infatti sembrava quasi che si facessero tutti da parte, mentre in realtà nessuno aveva le armi per resistere alla vettura anglo-tedesca. A

ltro momento topico, l'ingresso della safety car dopo l'uscita di Ericsson con la Sauber per cedimento della sospensione posteriore. Ebbene, con la corsa neutralizzata la Ferrari ha scelto di richiamare ai box Vettel e Raikkonen, la Mercedes ha scelto di tenere in pista Bottas ed Hamilton. Risultato, la Mercedes ha preso il comando, la rossa ha dovuto inseguire. Fra le gomme medie (fascia bianca) e le soft (fascia gialla) ci sono circa 5-7 decimi al giro. Con le F.1 di oggi fai fatica a sorpassare anche se sei più veloce di oltre un secondo al giro. Quindi la Ferrari si è presa un rischio sui rivali. Perché anche se le gomme erano in teoria più veloci, non è detto che poi in pista ci sarebbe stato il sorpasso.

La safety car è rimasta in pista per 6 giri, e questo ha aiutato le Mercedes che hanno consumato meno le proprie gomme e messo in crisi la Ferrari perché nei giri in cui avrebbe potuto sfruttare la gomma fresca e più veloce, in realtà era a ritmo ridotto e quindi, in quel momento, la scelta sembrava proprio sbagliata. Si dirà, ma pure la Red Bull ha fatto come la Ferrari. Vero, ma la differenza è che a loro non sarebbe cambiata la classifica e quindi, non avendo nulla da perdere, meglio giocarsela con gomme fresche (anche se poi Verstappen si è ritirato per problema tecnico). Dopo il via della prima safety car Grosjean e Sainz si sono toccati alla prima curva e quindi si è ripartiti con la gara neutralizzata. Fino al 41 giro, in pratica la Mercedes è stata graziata di 10 giri sulla durata della propria gomma.

Due Ferrari e due Mercedes nello spazio di meno di 2 secondi in lotta per la vittoria. Eccezionale a dir poco

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

In questi tre giri, fino al 44 passaggio, abbiamo assistito a una bellissima battaglia a quattro. Bottas davanti e Vettel dietro, Hamilton a inseguire e Raikkonen a ridosso. Due Ferrari e due Mercedes nello spazio di meno di 2 secondi in lotta per la vittoria. Eccezionale a dir poco. E qui è crollato Bottas, senza gomme e con la macchina in crisi. Il sorpasso di Vettel alla Brooklands, fatto con precisione millimetrica, come di chi sa fino a che punto fidarsi della propria macchina, è stato da manuale. A quel punto Bottas KO, Hamilton e poi Raikkonen lo hanno passato solo che Lewis, pur segnando dei parziali da record nel T2 (e con quelle gomme c'è solo da alzarsi ad applaudirlo a scena aperta) non aveva lo spunto complessivo per resistere a Vettel, anzi ha dovuto preoccuparsi anche di Raikkonen. Ecco, sono stati questi i momenti cruciali della corsa che ha riconciliato con la F.1.

Pubblicità