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Doveva essere la giornata di George Russell, e invece è stato Sergio Perez l'outsider di lusso. Il messicano, nel Gran Premio di Sakhir 2020 di Formula 1, ha regalato alla Racing Point la prima vittoria della sua storia. Merito dell'harakiri della Mercedes, certamente, ma anche della sua capacità di non mollare. Perché Leclerc, in partenza, sembrava avergli compromesso il GP. Checo ce l'ha messa tutta, rimontando e ritrovandosi già sul podio prima che la Mercedes gli facesse un favore. Ma la futura Aston Martin festeggia un doppio podio, con il terzo posto di Lance Stroll. Sorride, anzi, commuove, pure Esteban Ocon, secondo davanti agli occhi del suo futuro compagno di squadra, Fernando Alonso.
«Sono senza parole - spiega Perez - spero che non sia un sogno. Sono dieci anni che sognavo di vincere. Dopo il primo giro, la gara mi sembrava persa, ma non ho voluto mollare. La stagione non è stata fortunata per noi, ma la ruota è girata. La Mercedes ha avuto problemi, ma io ho avuto i miei meriti. Ho commesso un errore durante la Safety Car, un bloccaggio che mi ha causato vibrazioni, ma ho recuperato nel secondo stint. La macchina sembrava una limo, andava benissimo. Bene con la strategia, sapevo di poter fare qualcosa di speciale. Io sono in pace con me stesso, quello che succederà non dipende da me. Quello che so è che vorrei continuare, e se non fosse così, sarà per il 2022».
Commozione per Ocon, dopo una stagione molto difficile. «Ho pianto sul traguardo. Per noi è stata una stagione difficile, non sempre il lavoro ha pagato. Abbiamo sempre lavorato con grande motivazione. Quando c'è meno gente che crede in te, è fondamentale credere in sé stessi. E io l'ho fatto. Daniel per me è stato un punto di riferimento fantastico, ma credo di essere migliorato notevolmente». Delusione comprensibile, invece, per Stroll: «Gara fantastica per il team. Sono deluso perché avrei potuto vincere la gara, c'è stato un problema al pit stop e Esteban mi ha passato. Sono contento per il team, è il primo doppio podio per noi, quello di cui avevamo bisogno. Ero in ritardo col DRS, e Sergio mi ha passato per questo. Sono felicissimo per Sergio, ha aspettato tanto questo momento».