F1, GP Sakhir 2020: vince Perez. Disastro Mercedes

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Sergio Perez vince per la prima volta in carriera nel Gran Premio di Sakhir 2020 di Formula 1 grazie all'harakiri della Mercedes. Podio incredibile, con Esteban Ocon e Lance Stroll
6 dicembre 2020

In Bahrain è successo l’imponderabile: la Mercedes ha combinato un pasticciaccio brutto. In un regime di Safety Car causato da un incidente di Jack Aitken, i meccanici hanno montato una gomma di George Russell a Valtteri Bottas. Fregando entrambi, perché il secondo, è stato rallentato da una sosta infinita, e il primo, al comando per l’intera gara, è stato costretto a fermarsi di nuovo. Questo disastro ha proiettato al comando Sergio Perez, la cui corsa sembrava compromessa all’inizio. Il ruolo di outsider oggi doveva essere quello di Russell, ma alla fine nel Gran Premio di Sakhir 2020 di Formula 1 è arrivata la prima vittoria in carriera del messicano della Racing Point.

Con Perez sul podio sono saliti Esteban Ocon, della Renault, e il suo compagno di squadra, Lance Stroll. E, a proposito di disastri, la vita della Mercedes, prima che se la complicassero da soli, è stata resa certamente più facile dal ritiro di due clienti scomodi, Max Verstappen e Charles Leclerc. Nelle primissime fasi della gara, un incidente causato da Leclerc ha posto fine non solo alla sua gara, ma pure a quella di Verstappen, finito a muro dopo essersi insinuato nella ghiaia per evitare di essere coinvolto nella carambola tra Leclerc e Perez. Il risultato è uno zero pesante, soprattutto per Verstappen, che ha perso, non per colpa sua, un’occasione d’oro per vincere.

Le emozioni sono cominciate già alla partenza, con Russell capace, pronti via, di fregare il ben più esperto Bottas, scattato malissimo. Bottas, in stato catatonico, ha poi rischiato di essere passato da Verstappen e da Perez. Il messicano è stato toccato da Leclerc mentre quest’ultimo stava tentando di mantenere la posizione su Verstappen. L’olandese, dal canto suo, è finito a muro per evitare entrambi. Con la ghiaia, non ha avuto scampo. Un disastro, in poche parole, per gli occupanti della seconda fila, entrambi costretti al ritiro. L’unico che è riuscito a continuare è stato Perez, finito però in fondo alla classifica dopo la sosta per cambiare l’ala.

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Bottas, mentre la Cenerentola Russell ripartiva alla grande dopo il regime di Safety Car, ha fatto la figura del bell’addormentato, facendosi passare di forza da Sainz. La troppa foga dello spagnolo, però, lo ha indotto ad un lungo, di cui ha approfittato il finlandese. Molto più indietro, Vettel ha vissuto un primo stint difficile, subendo diversi sorpassi, pur cercando di difendersi. Decisamente più agevole la fase iniziale di gara per il leader Russell, molto più incisivo di Bottas, suonato dal nuovo compagno di squadra come sarebbe successo con Hamilton. E se Bottas risultava plafonato, Perez scalpitava, entrando in zona punti intorno al ventesimo giro.

I due piloti della Mercedes hanno ritardato la propria sosta rispetto a chi calzava le soft al via. L’unico che ha osato uno stint lunghissimo con le soft è Stroll, fermatosi dopo 43 giri. Il degrado degli pneumatici, per la verità, è stato decisamente meno significativo di quanto si potesse preventivare alla vigilia. Un dato che ha sicuramente rinfrancato Perez, tornato in terza posizione dopo aver montato le hard ad inizio gara a causa dell’incidente con Leclerc. Il messicano, però, si è poi fermato per montare le hard. Russell si è fermato al termine del giro numero 46 per montare le hard, rientrando alle spalle di Bottas.

Russell ha vissuto un momento di paura quando ha detto di accusare un calo di potenza, per un inconveniente ad un sensore che deve avergli causato molta paura. Problema prontamente risolto, e Bottas non ne ha minimamente approfittato. Il finlandese, dopo la sua sosta al termine del giro numero 50, ha accusato un distacco di ben otto secondi. Un vero e proprio disastro per Bottas, cui era stato chiesto, prima della sosta, di spingere al massimo. Evidentemente il suo massimo non era abbastanza. A mettere pepe ad una gara già scritta ha pensato la Virtual Safety Car causata dal ritiro di Latifi.

Alcuni, come Vettel, hanno approfittato della neutralizzazione per fermarsi. Peccato che in Ferrari ci siano stati problemi nel montare le soft. È andata peggio a Sainz e Ricciardo, arrivati ai box esattamente mentre la Virtual Safety Car finiva. Il risultato è stato finire nel traffico. Dando un’ottima possibilità ad Ocon e alle due Racing Point. Perez, in stato di grazia, si è sbarazzato sia di Stroll che di Ocon, piazzandosi in terza posizione. Nel frattempo, abbiamo assistito al risveglio di Bottas, veloce con le hard più fresche di qualche giro rispetto a Russell. Aitken, rovinato contro le barriere svellendo la sua ala posteriore, è diventato il casus belli dell’imponderabile.

In Mercedes hanno cercato di fare gli sgargianti, con un doppio pit stop finito in un casino indecente. A Russell, per sbaglio, è stata montata una gomma di Bottas. La confusione più totale successiva ha rallentato moltissimo il finlandese, che è rientrato in quinta posizione. Ma pure Russell, con la gomma sbagliata montata, è stato costretto a rientrare ai box per cambiare il treno. L’inglese è rientrato alle spalle di Bottas dopo un vero harakiri, lasciando spazio ad un nuovo leader della corsa, Perez.

Alla ripartenza, Russell ha fieramente passando Bottas, ancora una volta imbambolato e a sfavore di mescola rispetto al compagno di squadra. Russell, indemoniato, ha passato Stroll per tornare sul podio, e si è poi liberato di Ocon. I problemi per la Mercedes non sono finiti lì. Perché Bottas, cui erano state montate le hard vecchie, crollava sotto la pressione degli altri. E perché Russell ha rimediato una foratura lenta, che ha richiesto un altro pit stop. Russell è finito fuori dai punti, e sub judice per il bailamme delle gomme.

Quarta posizione per Carlos Sainz, della McLaren. Quinto è Daniel Ricciardo, della Renault; seguono Alexander Albon, della Red Bull, Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri, e Bottas. Completano la top ten Russell e Lando Norris, della McLaren. Undicesimo è Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri, davanti a Sebastian Vettel, della Ferrari, ai due alfieri di casa Alfa Romeo Racing, Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen. Chiudono lo schieramento Kevin Magnussen e Pietro Fittipaldi, della Haas, e Jack Aitken, della Williams.

La corsa minuto per minuto

19.45 Sergio Perez vince il Gran Premio di Sakhir!

19.43 Russell è in zona punti. 

19.39 Perez vicino alla sua prima vittoria. 

19.36 Russell si ferma: foratura per lui. Finisce in fondo allo schieramento. 

19.35 Bottas adesso è addirittura nono. Notte fonda. 

19.33 Bottas è in difficoltà anche perché gli hanno montato le bianche usate che aveva prima. Che disastro. 

19.31 Russell si lancia all'inseguimento di Perez. 

19.30 Russell passa anche Ocon!

19.29 Russell passa Stroll. 

19.27 Russell passa Bottas. Che smacco. 

19.26 Finisce il regime di Safety Car. Perez resta al comando. 

19.25 In Mercedes stanno cercando di capire se hanno montato le gomme giuste a Bottas. 

19.23 Safety Car ancora in pista. 

19.19 Colpo di scena: hanno montato le gomme sbagliate a Russell. Perez è il leader della corsa. Bottas è ora davanti a Russell.

19.18 Anzi, a Bottas hanno montto le hard. Un casino indicibile. Si trova in quinta posizione. 

19.17 Russell e Bottas rientrano per montare le medie. Gomme non pronte: errore maiuscolo della Mercedes.

19.17 Anzi: Safety Car.

19.15 Altra Virtual Safety Car: Aitken ha perso l'ala. 

19.13 Il messicano è terzo. Davanti a Perez, si è svegliato Bottas: giro veloce per lui. 

19.11 Perez sale in terza posizione, passando sia Stroll che Ocon. 

19.10 Stesso discorso per Sainz e Ricciardo, mentre la Virtual Safety Car finiva.  

19.09 Vettel rientra ai box per montare le soft. Solita lungaggine nella sosta. 

19.07 Bandiera gialla. Latifi è fermo. Virtual Safety Car. 

19.05 La gara è diventata disastrosa per Bottas.

19.03 Sosta per Bottas:gomme hard per lui. Rientra a otto secondi da Russell. 

19.02 Perez si ferma. Dopo la sosta, si trova in nona posizione. 

19.01 Giro più veloce per lui: diremmo che è tutto a posto. 

19.01 Problemi tecnici per Russell? 

18.59 Sosta per Russell: rientra in seconda posizione dopo aver montato le hard.

18.59 Ocon passa di forza Stroll. 

18.58 Stroll, dopo 43 giri, monta le medie. Rientra in nona posizione. 

18.57 Ocon si ferma per montare le hard. Rientra in decima posizione. 

18.55 Russell parla di degrado delle anteriori. 

18.53 Bottas è plafonato sui 2,7 secondi di distacco da Russell. 

18.51 Al momento il solo Stroll resiste con le sue soft, dopo 38 giri. 

18.49 Russell dice che le gomme sono a posto. 

18.47 Vettel monta le hard e rientra in tredicesima posizione. Poi passa subito Latifi. 

18.45 Sosta anche per Ricciardo. Gomme medie per lui. Rientra in decima posizione. 

18.44 Sainz si ferma per montare le medie. Rientra in nona posizione. 

18.42 Giro più veloce per Russell.

18.40 Russell, nel frattempo, si chiede quanto possa sfruttare i cordoli. 

18.38 A Bottas chiedono di chiudere il gap. 

18.37 Perez, imbufalito, passa Albon. 

18.36 Norris passato da entrambi. Bravo Albon, deciso nel sorpasso. Norris ai box per montare le medie. 

18.34 Si è creato un terzetto pericoloso: Norris, Albon e Perez. Si giocano la nona posizione. 

18.33 Bottas ha colto il giro veloce, nella speranza di agganciare Russell.

18.31 Sainz ha creato un trenino alle sue spalle: ci sono Ricciardo, Kvyat, Stroll e Gasly. 

18.29 Bloccaggio per Bottas. 

18.28 Al momento, Russell gode di un vantaggio di due secondi su Bottas. 

18.26 Vettel viene passato sia da Albon che da Perez. 

18.24 Vettel riprende la posizione su Albon. Decimo al momento. 

18.22 E Bottas, pronti via, si fa passare da Sainz. Ma il finlandese riesce a restituirgli il favore dopo un lungo dello spagnolo. 

18.21 La Safety Car rientra. 

18.19 In tutto questo bailamme, Sainz è in terza posizione, davanti a Ricciardo e a Kvyat.

18.17 Leclerc ha toccato Perez. Verstappen, per evitarli, è finito a muro. Un disastro, in poche parole. L'unico superstite è Perez, finito in fondo dopo la sosta per cambiare l'ala. 

18.14 Safety Car. Seconda fila fuori dopo poche curve.

18.12 Russell si prende la prima posizione in partenza dopo una lotta con Bottas, partito male. Contatto Perez-Leclerc. Verstappen a muro. 

18.10 La tensione sale: al via il giro di formazione.

Lewis Hamilton o meno, in pole position in Bahrain c'è sempre una Mercedes. Quella di Valtteri Bottas, che ha strappato la partenza al palo del Gran Premio di Sakhir 2020 di Formula 1 al nuovo compagno di squadra, George Russell, per soli 26 millesimi. Un risultato che esalta sicuramente di più le qualità del giovane talento promosso dalla Williams rispetto a quelle del gregario di lusso chiamato a svolgere un ruolo da protagonista. Bottas è stato fortunato, perché ha toppato il secondo giro in qualifica. Lo ha ammesso lui stesso, che avrebbe potuto fare meglio nella sfida più equilibrata tra la nuova coppia Mercedes. Perché Bottas al sabato riesce spesso ad essere sui livelli di Hamilton, e Russell è sicuramente più efficace in qualifica che in gara. 

La sensazione è che la partenza del GP di Sakhir di oggi possa non essere necessariamente lineare, senza intoppi. Lo suggerisce un dato statistico riguardo a Bottas: per lui sedici pole position e nove vittorie in carriera. Il motivo per cui il finlandese a volte non è riuscito a concretizzare quanto di buono fatto il sabato sono le sue partenze. Spesso si ammutolisce, lasciando il via libera a chi gli parte intorno. Scattare davanti a tutti con questa consapevolezza non è facile, visto che ne va del suo orgoglio. Ma anche Russell non avrà vita facile, perché si è accomodato su una monoposto tarata per le misure di un pilota molto più basso di lui. Con tutte le conseguenze del caso, a cominciare dal fatto di dover indossare stivali di un numero più piccolo.

Finché si tratta di long run nelle libere o delle qualifiche, è un conto. Tutt'altra sfida è percorrere 87 giri in queste condizioni, in un ruolo diametralmente opposto a quello ricoperto solitamente. Da doppiato a colui che doppia, nell'arco di una settimana. Una sensazione vertiginosa, questo è sicuro. E con le Frecce nere affidate a due piloti potenzialmente meno precisi del cyborg Hamilton, è possibile che tra i due litiganti goda un terzo incomodo. Come Max Verstappen, che non solo al via avrà il favore di mescola rispetto alle Mercedes, ma ha anche mostrato un passo gara notevole, specie con le medie, che calzerà più avanti nella gara. 

Russell, in ogni caso, non è l'unica Cenerentola di questo schieramento orfano di Hamilton. Grazie ad un giro perfetto, senza alcuna sbavatura, Charles Leclerc ha portato la Ferrari là dove nessuno pensava potesse arrivare, in quarta posizione. Leclerc ha evidentemente superato una sua debolezza, le imprecisioni sul giro secco. Il problema, però, è che oggi la SF1000 tornerà la zucca che conosciamo bene. E la gara per il monegasco potrebbe rivelarsi un supplizio. Anche lui partirà con le rosse, ma rischia di essere risucchiato a centro classifica, con tutta la frustrazione che questa retrocessione inevitabilmente comporta. Specialmente se si è perfettamente consapevoli del proprio talento.

Sebastian Vettel, invece, a centro classfica è rimasto invischiato già dalle qualifiche. A sua parziale discolpa, va ricordato che sulla sua SF1000 è stata installata una power unit vecchia in via precauzionale prima del clou del sabato. Il tedesco ieri sembrava già rassegnato ad una gara da comprimario, la penultima con la Rossa prima di iniziare una nuova avventura nella futura Aston Martin. Sono invece ancorati al presente i due debuttanti assoluti Jack Aitken e Pietro Fittipaldi, che hanno avuto la chance della vita. A 25 e 24 anni, sono già in là con l'età per esordire in una F1 dai talenti sempre più precoci. Ma la loro è l'occasione d'oro, sia che si riveli un unicum, sia che possano fare il bis ad Abu Dhabi.

La gara prenderà il via alle 18.10 italiane. 

Da Moto.it

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