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Dopo tante doppiette Mercedes eccone un’altra, ma questa ha un sapore un po’ diverso, per tutti. Sicuramente per Hamilton, che sa benissimo di avere vinto grazie soprattutto a una serie di circostanze fortunate, altrimenti sarebbe rimasto inchiodato al 3° posto. Di suo l’inglese ci ha messo comunque un gran giro in qualifica, rifilando 6 decimi a Bottas e beffando Vettel. E al di là di come è andata poi la partenza, anche questo è un modo per dire che lui c’è, sempre. Voto 7,5, aiutato ma con merito.
Secondo posto per Bottas e questo già assume i contorni nel mezzo miracolo pagano, perché il finlandese ancora una volta ha infilato una prestazione impalpabile. Più lento di Hamilton, si sbarazza di Sainz (e vorrei ben vedere con una Mercedes) e poi continua a girare in tondo. E forse Toto qualche dubbio sulla bontà della scelta fatta inizia ad averlo. Voto 6,5, compitino.
3° al traguardo Leclerc, ma non serve essere suoi tifosi sfegatati per dire che è il vincitore morale della gara: domina le qualifiche e anche in gara solo il gioco di squadra al via lo costringe dietro, finché in Ferrari non rimettono a posto le cose con le soste ai box. Poteva essere un altro trionfo, meriato, ma è andata male: cose che capitano, si rifarà. Resta il fatto che con i 4 decimi rifilati in prova a Vettel si prende un altro pezzetto di terreno nel campo di battaglia contro il tedesco all’interno del box. Voto 10, dominatore nell’animo.
Buon 4° posto di Verstappen, che in qualifica aveva pure sopravanzato le Mercedes, salvo penalizzazione per la sostituzione di pezzi nella sua power unit e una partenza non proprio brillante. Almeno si è divertito a rimontare… Voto 8, combattente.
Sa di piccola grande impresa invece il 5° posto di Albon, che il sabato parcheggia contro le barriere e in generale non riesce ancora ad esprimersi sui livelli velocistici di Verstappen (del resto non sono molti sul pianeta Terra a riuscirci…) però partire dal fondo e arrivare 5° su una pista comunque abbastanza ostica come Sochi è qualcosa di speciale, più che sufficiente per farsi perdonare l’erroraccio in qualifica e probabilmente anche conservare il volante Red Bull nel prossimo anno. Voto 8, continua a stupire.
Gran bel 6° posto per Sainz, e con una McLaren ottima ma comunque non ancora al top non si può davvero chiedergli di più. Lo spagnolo ha finalmente trovato un team che lo stima e lo supporta al 100%, senza se e senza ma, e sta ripagando alla grande della fiducia riposta in lui. Ora sarebbe interessante vederlo con un’auto di vertice… Nel frattempo voto 8 anche a lui, mastino.
Alle sue spalle, si rivede nei piani alti della classifica Perez, che continua a essere il faro della Racing Point con buona pace di Stroll senior e junior. Con una vettura che a prestazione assoluta non è la più riuscita degli ultimi anni, il messicano disputa una gara tenace e molto consistente, ormai la sua specialità. Voto 8.
Bravo - come sempre - anche Norris, ancora a punti, ancora esente da errori: l’inglese corre con una maturità impressionante per uno che a tutti gli effetti è ancora un teenager. Voto 7,5 e complimenti.
A punti anche Magnussen, ed era da un po’ che in Haas non muovevano la classifica, anche se ormai nel mondiale costruttori il team americano sembra condannato al penultimo posto. Stavolta il danese parte abbastanza indietro, ma sta lontano dai guai e approfittando un poco anche di quelli degli altri coglie due punticini. Voto 7, meglio tardi che mai.
Chiude la zona punti Hulkenberg che in qualifica piazza un bel giro ma poi in gara gradualmente retrocede, trascinato a fondo da una Renault non particolarmente competitiva su questa pista. Nel frattempo il tedesco continua a collezionare punti, soddisfazioni morali e pacche sulle spalle, ma nessuna offerta per restare in F1. E forse se il massimo a cui può ambire è un 10° posto sotto sotto non ne ha più tanta voglia nemmeno lui. Nel frattempo voto 7 e coraggio.
Fuori dai punti, voto 5 a Raikkonen, che in qualifica resta dietro a Giovinazzi e in gara compromette tutto con un errore da principiante: che succede?
E voto 7,5 a Vettel che ovviamente non ha colpe del ritiro e a inizio gara sembrava essere tornato quello dei tempi migliori, anche se a questo punto tocca dire che davanti a tutti il tedesco è sempre stato un diavolo. Però… però si è preso 4 decimi in prova da Leclerc e in gara non ha fatto proprio una bellissima figura a provare non rispettare l’accordo preso prima del via, perché effettivamente Leclerc non solo gli ha dato la scia, ma non l’ha chiuso sicuro del fatto che avrebbe riavuto indietro la posizione. E la squadra in questo ha giustamente tutelato il monegasco. Insomma, per essere uno che a inizio stagione era partito come caposquadra e leader indiscusso, la terra continua a franargli lentamente sotto i piedi e lui lo sa benissimo.
In tutto ciò, anche se torna dalla Russia quasi con un pugno di mosche, voto 8 di incoraggiamento alla Ferrari perché anche a Sochi aveva tutto il potenziale per fare doppietta, con l’aggiunta di una strategia ben studiata per il via e l’arguzia necessaria a disinnescare una bomba, regolando ai box la questione del cambio di posizioni. A nostro parere è stato un rischio calcolato anche la scelta di fermare Leclerc per montargli le gomme rosse, perdendo la posizione su Bottas, perché con le gialle non avrebbe mai ripreso Hamilton: con gli pneumatici più morbidi si poteva almeno provare… tanto a questo punto della stagione un 3° o un 2° posto non cambia niente e in Ferrari pensano solo a vincere. Avanti così.
Leclerc 10
Ferrari 8
Verstappen 8
Albon 8
Sainz 8
Perez 8
Hamilton 7,5
Vettel 7,5
Norris 7,5
Hulkenberg 7
Magnussen 7
Bottas 6,5
Raikkonen 5