F1, GP Russia 2018: la nostra analisi [Video]

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Analizziamo il Gran Premio di Russia, quindicesima prova del mondiale di Formula 1, con il nostro inviato, Paolo Ciccarone
1 ottobre 2018

Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio di Russia grazie all'aiuto di Valtteri Bottas, che gli ha vistosamente lasciato strada quando l'inglese si trovava alle sue spalle, agevolandolo non poco. Una scelta, questa, volta a rimediare la sbavatura nella strategia che ha concesso a Vettel di perfezionare l'undercut su Hamilton. Degno di nota il sorpasso su Vettel, ma evidente imbarazzo nel parc fermé per un pilota abituato a vincere senza aiuti. 

Vallteri Bottas è stato protagonista di una gara da gregario: dopo aver rallentato Vettel nell'in lap di Hamilton, il finlandese ha lasciato strada al compagno di squadra, consentendogli di tagliare indisturbato il traguardo per primo. Questa scelta della Mercedes, sicuramente vincente, ha però generato non poco imbarazzo nel post-gara, tra interviste e podio. La liceità di questa scelta è certamente discutibile, ma è possibile abolire i giochi di squadra?

Per Sebastian Vettel, terzo al traguardo, il mondiale si allontana ancora di più: i punti di distacco da Hamilton sono ora 50, l'equivalente di due vittorie. Il passo gara della Ferrari non ha consentito al tedesco di andare oltre il terzo posto. Buono lo spunto in partenza, così come la strategia, con l'undercut su Hamilton riuscito alla perfezione. Non è bastato. 

Il mattatore di giornata è Max Verstappen: nel giorno del suo compleanno, l'olandese della Red Bull è stato protagonista di una fulminea rimonta, passando dal diciannovesimo al quinto posto nell'arco di otto giri. Balzato al comando grazie all'allungamento del suo primo stint per via della gomma scelta - la soft, la più duratura - Verstappen si è poi accodato dietro ai top team dopo la sua sosta. In ogni caso, una prestazione da incorniciare.

Il risultato di Verstappen, pur se notevole per la sua condotta di gara ineccepibile, è stato agevolato dalle differenze prestazionali tra le vetture di testa e il resto dello schieramento. Lo dimostrano, oltre alla facilità della rimonta dell'olandese, anche i distacchi abissali tra i primi sei e gli altri piloti in classifica. Queste discrepanze non fanno altro che ridurre la spettacolarità della F1, ridottasi vistosamente nell'era dell'ibrido. Cosa si può fare per migliorare la situazione?

Parliamo di questo e molto altro con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone, nella nuova puntata di DopoGP F1.

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