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Nelle qualifiche al Sochi Autodrom ad imporsi è stato Sebastian Vettel: sarà il pilota tedesco a scattare dalla pole position nel Gran Premio di Russia, quarto appuntamento del mondiale 2017 di Formula 1. 1'33"194 è il crono colto dall'alfiere della Ferrari, giunto alla quarantasettesima partenza al palo in carriera. Nell'affascinante atmosfera del Parco Olimpico della città sovietica, Vettel è riuscito ad interpretare al meglio il circuito, sfruttando in maniera ottimale gli pneumatici nel suo giro lanciato, senza commettere sbavature. A fare compagnia a Vettel in prima fila ci sarà il suo compagno di squadra, Kimi Raikkonen. Quella di Sochi è la prima doppietta Ferrari in qualifica da quasi nove anni: l'ultimo 1-2 della Rossa al sabato risale al Gran Premio di Francia del 2008.
Sebbene a Sochi vi siano punti in cui tentare sorpassi - su tutti la curva 2 - la partenza al palo costituisce sempre un vantaggio. A poter sfruttare questo asso nella manica sarà Vettel. La seconda fila è tutta ad appannaggio della Mercedes, con Valtteri Bottas terzo e Lewis Hamilton quarto. Così come nelle prove libere, anche in qualifica Hamilton è sembrato in difficoltà rispetto a Bottas, commettendo diverse sbavature. Hamilton patisce di più rispetto al finlandese la gestione degli pneumatici: la W08 a Sochi non lo aiuta nel trovare la finestra di utilizzo ottimale delle gomme, che garantirebbe il grip meccanico necessario a cercare il limite sul giro secco. Ecco spiegato il distacco notevole - intorno ai 4 decimi - rimediato da Hamilton nei confronti del compagno di squadra.
I due alfieri della Ferrari si sono concessi il lusso di qualificarsi per la Q2 con gli pneumatici supersoft, meno teneri rispetto alle ultrasoft usate dal resto dei piloti in lizza. Vettel ha colto un tempo di soli 4 decimi più lento rispetto a Bottas, il più veloce nella Q1, ma con una mescola di vantaggio: una dimostrazione, questa, della competitività della SF70H sul giro secco. Nella Q2, però, la Mercedes ha sfruttato la mappatura del motore da qualifica; nel primo tentativo lanciato, i due piloti del team di Brackley si sono imposti sulla Rossa eccellendo nei rettifili della pista di Sochi. Raikkonen è riuscito poi ad inserirsi tra Bottas ed Hamilton prima della fine della seconda tranche delle qualifiche. Ad imporsi, quando contava, è stata la Rossa.
Quinta posizione per Daniel Ricciardo, della Red Bull, che ha preceduto Felipe Massa, in forza alla Williams, e il compagno di squadra, Max Verstappen. Ottavo è il pilota della Renault, Nico Hulkenberg. Primo approdo alla Q3 in carriera per Esteban Ocon: il francese della Force India scatterà dalla decima posizione, accanto al compagno di squadra, Sergio Perez.
Il pilota della Toro Rosso, Carlos Sainz, ha mancato la Q3 per circa due decimi: il pilota spagnolo ha preceduto Lance Stroll, della Williams, staccato di oltre un secondo dal compagno di squadra, Massa. Il canadese della scuderia di Grove è stato ancora una volta surclassato dall'esperto paulista. Niente Q3 per l'idolo di casa, Daniil Kvyat, uscito oltretutto sconfitto dal confronto con il vicino di box Sainz, più rapido di 50 millesimi. Quattordicesima posizione, invece, per l'alfiere della Haas Racing, Kevin Magnussen.
È stata degna di una lotta per la pole position la tenacia di Fernando Alonso nella Q1: l'asturiano ha estratto il massimo dalla sua MCL32 per strappare il passaggio alla Q2. Come sempre, nelle avversità Alonso mostra la sua invidiabile grinta; peccato non poterlo vedere lottare per posizioni degne del suo talento. Alonso scatterà dalla quindicesima piazzola in griglia, nella speranza di poter terminare la corsa di domani a punti.
Il primo degli esclusi dalla Q2 è il pilota della Renault, Jolyon Palmer; il britannico è finito contro le barriere in curva 16 dopo aver perso il controllo della sua vettura toccando un cordolo. Segue Stoffel Vandoorne, ancora una volta meno veloce rispetto al blasonato compagno di squadra in McLaren, Fernando Alonso. Vandoorne, peraltro, scatterà dall'ultima piazzola in griglia: al belga, infatti, è stata comminata una penalità di quindici posizioni per l'installazione sulla sua MCL32 della quinta MGU-H stagionale.
L'alfiere della Sauber, Pascal Wehrlein, è riuscito ad avere la meglio sul suo vicino di box, Marcus Ericsson, pur essendo finito in testacoda nel suo ultimo tentativo lanciato nella Q1. A fare compagnia al penalizzato Vandoorne in ultima fila sarà, a sorpresa, il francese della Haas Racing, Romain Grosjean, lamentatosi copiosamente delle mancanze della sua VF-17 nel corso delle FP3. Problemi, questi, che non sembrano affliggere il suo compagno di team, Magnussen, riuscito tranquillamente a passare il taglio.