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Un uomo solo al comando: della gara e del campionato. Lewis Hamilton conquista con facilità la nona vittoria stagionale, complice il guasto che blocca subito Rosberg. La sua è una vittoria fin troppo facile, nonostante un misterioso problema all'ala posteriore, e il Campionato è di fatto già chiuso. E allora "solo" voto 8, perché vincere è bello, ma se si esagera è un attimo passare da fenomeno a saputello un po' noiosetto, anche se non è colpa sua.
Senza voto e senza speranze Rosberg, che stavolta fa tutto giusto: parte in pole e tiene testa ad Hamilton alla prima staccata, poi l'auto lo pianta in asso. A fine gara gli chiedono del Mondiale e il tedesco promette che continuerà a spingere, ma non ci crede nemmeno lui. Peccato.
Ferrari: Vettel è una garanzia, mentre Kimi...
Voto 8,5 invece a Vettel, che si qualifica meglio di Raikkonen (e questa non è una novità) ma parte peggio (e questa sì che è una novità), ma da lì in poi la sua gara è tostissima, da come si sbarazza del compagno di squadra con un sorpasso vero dopo un duello duro ma corretto, alla sequenza di giri veloci con cui divora Bottas. Il tedesco coglie così un bel 2° posto che gli vale anche la stessa piazza nella classifica iridata e si conferma ancora una volta come un pilota velocissimo e capace di massimizzare il potenziale dell'auto, sempre e comunque. Garanzia.
Tutt'altra atmosfera nell'altra metà del box rosso, dove abbiamo visto un Raikkonen comunque veloce in qualifica, bravo in partenza, aggressivo nei duelli ravvicinati, ma anche mai incisivo alle ripartenze (dove non a caso si fa risuperare da Bottas) e incapace di costruire un sorpasso sul connazionale della Williams, pur essendo più veloce e avendo parecchi giri a disposizione. L'attacco finale più che una manovra alla Villeneuve ci è sembrato più prosaicamente un tentativo alla Maldonado, tale era la distanza rispetto alla Williams: ha rovinato la gara di Bottas e anche la sua, vista la penalizzazione, meritata. Cose che un Campione del Mondo con la sua esperienza non dovrebbe mai far vedere. Voto 4, Confuso.
A proposito, il gran premio di Russia ha coinciso con il risveglio di Bottas dopo una serie di gare non certo negative, ma nemmeno sugli standard a cui ci aveva abituato: invece stavolta in finlandese ha fatto tutto benissimo, dalla qualifica in terza posizione al sorpasso su Raikkonen al restart, per non parlare di come ha resistito al connazionale fino all'incidente fatale, di cui non ha colpe. E allora voto 9 a prescindere: ritrovato.
L'eroe del giorno però è un giovanotto di ex belle speranze, astro nascente caduto in disgrazia talmente velocemente che si sente ancora il tonfo che ha fatto: eppure oggi Perez è un pilota ricostruito, maturo e veloce, capace di portare una buona Force India al 3° posto
In casa Williams festeggia Massa, anche se a ben guardare ha ben pochi motivi per farlo: in qualifica compromette tutto con un errore (per sua stessa ammissione), poi in gara ci mette una vita a passare vetture con una cinquantina di cavalli in meno di lui. Alla fine arriva 4° più per i problemi altrui che per meriti propri. Voto 6 per il piazzamento, ma il brasiliano quest'anno ci ha fatto vedere ben altro.
L'eroe del giorno però è un giovanotto di ex belle speranze, astro nascente caduto in disgrazia talmente velocemente che si sente ancora il tonfo che ha fatto: eppure oggi Perez è un pilota ricostruito, maturo e veloce, capace di portare una buona Force India ad un piazzamento straordinario come il 3° posto. Va bene, ha avuto fortuna, però è stato anche bravissimo a gestire le gomme nella parte finale della gara, un talento che aveva dimostrato di possedere fin dalla sua prima stagione in Sauber. Meriterebbe un'altra possibilità in un top team, ma difficilmente l'avrà perché in F1 raramente si concedono due occasioni. Peccato, per noi comunque la sua gara è da 10 e lode.
Gara positiva anche per l'unico pilota russo al via: Kvyat arriva 5°, complici i già citati problemi di altri big, traendo il massimo dal potenziale della monoposto che - va detto - a Sochi non è sembrato essere gran cosa. E allora voto 7,5 per il Daniil.
E voto 7,5 anche a Nasr, che in Russia ha corso sfruttando la sua dote migliore, ovvero la capacità di impostare un buon ritmo e stare lontano dai guai. Il brasiliano non sarà un fenomeno, ma in questo primo anno in F1 ha dimostrato di riuscire sempre a portare a casa il risultato quando c'è un'opportunità. Furbo.
A punti, dopo una gara insolitamente tranquilla, anche Maldonado (voto 7) così come Button (voto 7, per quanto sia difficile assegnare voti ai piloti McLaren quest'anno) e Verstappen, con l'olandese che coglie un punticino dopo la penalizzazione di Alonso ma stupisce ancora una volta: si qualifica in Q3 - migliore della pattuglia Red Bull - ma si ferma subito ai box per una gomma tagliata. Da lì in poi comincia una bella rimonta fino alla zona punti: voto 8, Caparbio.
Ancora più bella è però la corsa del compagno di squadra Sainz: dopo il botto tremendo di venerdì salta le qualifiche ma prende ugualmente il via alla domenica, con un gesto abbastanza ordinario per un pilota ma comunque straordinario per qualsiasi altro essere umano. Con pochissimi chilometri di prove e senza tempo di qualifica, parte dal fondo, scopre l'auto giro dopo giro e con un motore Renault rimonta fino alla settima posizione, quando un problema ai freni lo costringe al ritiro. L'impresa però resta: voto 10.
Non ha fatto per niente ridere, invece, Hulkenberg: bravissimo in qualifica e sprecone in gara, quando si gira come un debuttante alla prima frenata rovinando la gara sua, quella di Ericsson e pure di Verstappen
Voto 10, ma per l'umorismo, anche ad Alonso: i meccanici lo avvisano che avrebbe corso contro Massa, in quel momento alle sue spalle, fino a fine gara e lo spagnolo risponde caustico "apprezzo davvero il vostro senso dell'umorismo". Il tutto mentre Massa lo stava sverniciando già a metà rettilineo. Chissà se anche in Honda hanno trovato la battuta divertente...
Non ha fatto per niente ridere, invece, Hulkenberg: bravissimo in qualifica e sprecone in gara, quando si gira come un debuttante alla prima frenata rovinando la gara sua, quella di Ericsson e pure di Verstappen. Voto 3: davvero un errore imperdonabile per uno con la sua esperienza.
Voto 5 infine a Sochi: non ce ne vogliano i russi, il tracciato avrebbe pure una curva da pelo non indifferente e ci sono un paio di punti buoni per i sorpassi (con il DRS), ma l'atmosfera è tutt'altro che emozionante e anche i piloti hanno fatto capire che sì, insomma, correrebbero più volentieri... da qualsiasi altra parte. Così l'impianto russo, ora che non si corre più in Corea, può ambire al poco gradito titolo di pista più insulsa del Mondiale. Il prossimo anno pare che si correrà di notte, in compenso non si sa se si correrà a Monza e a Silverstone. Come direbbe Alonso, "ma siete proprio dei ... geni..."