F1, GP Portogallo 2021: la resa di Valtteri Bottas

F1, GP Portogallo 2021: la resa di Valtteri Bottas
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Mentre il suo compagno di squadra vince di forza, Valtteri Bottas, scattato dalla pitlane, ha mostrato tutte le sue debolezze. Perché, se la concorrenza è serrata, il finlandese si fa piccolo piccolo, soprattutto nel corpo a corpo. E a nulla è valso il tifo di Toto Wolff
2 maggio 2021

17 pole position ottenute, 9 vittorie conseguite. È questa l’impietosa statistica di Valtteri Bottas, che, anche oggi, non è riuscito a convertire la sua partenza al palo in un successo. Diamo a Valtteri ciò che è di Valtteri: almeno a Portimao è stato protagonista di un buono scatto. Cosa tutt’altro che scontata, visto che spesso, ma certamente non volentieri, il buon Valtteri dorme il sonno dei giusti allo start. Bottas, nella giornata della cavalcata vincente del compagno di squadra, Lewis Hamilton, si deve accontentare di un terzo posto che sa di resa.

E il problema è molto semplice. Valtteri, nel corpo a corpo, si ammutolisce. Se, nel confronto con Hamilton, può essere comprensibile una sorta di timore reverenziale, non lo è per nulla la mancata difesa nei confronti di Verstappen. Forte di una Mercedes efficace in gara, Valtteri si è tenuto dietro Max per molti giri, ma, dopo la sosta per montare le hard, si è fatto fregare dall’olandese, che ha approfittato della sua vicinanza per papparselo in un sol boccone. Pratica chiusa, e, complice qualche singhiozzo al motore sopravvissuto allo schianto di Imola, arrivederci alla prossima.

Sta tutto qui il problema di Bottas. E a nulla è valsa la torcida di Toto Wolff, che, da bravo cheerleader, ha cercato di incoraggiare Valtteri nella seconda parte della gara. Lo aveva chiesto, alla fine dello scorso anno, di essere sostenuto di più via radio. Come se sentisse il bisogno di essere rassicurato. Ma la forza, le risorse per emergere deve trovarle dentro di sé. E queste convinzioni sembrano svanire nel momento in cui deve tirare fuori le unghie. Questa è la differenza tra un onesto mestierante e un campione come Hamilton, che oggi ha tirato fuori tutta l’aggressività e la lucidità in gara necessaria a battere un rivale scomodo come Verstappen.

E, come se non bastasse, Bottas si è visto pure fregare il giro più veloce proprio da Max, in una lotta all’ultimo millesimo che vedremo spesso quest’anno. Perché Red Bull e Mercedes lo sanno, che anche un misero punto potrebbe fare la differenza. Valtteri alla fine il punticino se lo è preso, perché il tempo di Max è stato cancellato. Ma poco cambia. Perché chi non fa la differenza, invece, è proprio Valtteri. Gigante se la Mercedes è spanne sopra gli altri, piccolo piccolo se la concorrenza è serrata. E ora Bottas si trova alle spalle di Lando Norris nel mondiale. 

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