F1, GP Portogallo 2020: Hamilton le suona a Bottas e supera Schumacher

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Lewis Hamilton ha suonato Valtteri Bottas come se fosse un pugile: il finlandese, intontito dallo smacco del sorpasso che gli è costato il Gran Premio del Portogallo, si deve accontentare del secondo posto. Max Verstappen è ancora una volta il migliore degli altri, un ruolo che comincia ad andargli stretto
25 ottobre 2020

Lewis Hamilton oggi ha avuto il piglio da pugile: perché, dopo essere stato molto cauto in partenza, le ha suonate a Valtteri Bottas. Il finlandese, al comando fino ad un terzo del Gran Premio del Portogallo 2020 di Formula 1, ha letteralmente stordito il compagno di squadra, che si è ammutolito per qualche giro. E ha poi messo i remi in barca: a parità di macchina, contro Hamilton non ci sono davvero speranze. Sopratttutto se, come nel caso di Bottas, manca anche la convinzione di poter insidiare un pilota che, piaccia o meno, è entrato nella storia. Ancora di più oggi, visto che Hamilton, con il successo di oggi - il novantaduesimo in carriera - supera Michael Schumacher nella classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi. Un traguardo che Hamilton ha festeggiato con papà Anthony, commosso come solo un genitore orgoglioso sa essere. Con in mente tutti i grandi sacrifici nel passato, tutti ampiamente ripagati dal figlio. 

«Devo tutto al mio team, svolgono un grande lavoro - ha spiegato Hamilton a caldo -. Spingono sempre asticella più in alto ogni anno. Sono grato di tutti i momenti vissuti. Grande affidabilità, nessuno si siede sugli allori, tutti spingono. Una collaborazione che non avevo mai vissuto prima. Oggi è stato difficile, le temperature non facili da gestire, ma avevamo un ottimo assetto. In partenza c'era della pioggerellina, poi in curva 7 ho avuto un sovrasterzo pesante, e ho alzato il piede. Potevo resistere a Valtteri, ma ho preferito aspettare. Ho avuto un crampo al polpaccio destro, ma sono arrivato in fondo. Non potevo nemmeno immaginarmi di raggiungere il traguardo di oggi. Quando ho scelto questo team, non potevo saperlo. Oggi ci sono anche mio papà e sua moglie, sono molto contento». 

Deluso, ovviamente, è Bottas. «ll primo giro è stato buono. C'era pioggia, che ha reso situazione insidiosa, perché la gomma soft era un vantaggio. Però dopo i primi giri non avevo passo, cercheremo di capire perché, Ho cercato di difendermi da Lewis, ma lui aveva il passo, io no. Ho spinto al massimo, ma non è servito. Speravo di poter andare più lungo nel primo stint e montare soft, ma non credo che avrebbe fatto la differenza». A completare il podio il solito Max Verstappen, il migliore degli altri. Un ruolo che, quando si ha un talento come il suo, sta stretto. «Non avevamo tanta aderenza in partenza, ha cercato di stare fuori dai guai. Mi sono scontrato con Sergio, non mi ha lasciato spazio. Dopo che la situazione si è stabilizzata, ho fatto la mia gara. Con le medie avevo più passo, ma ero troppo lontano. Non potevo fare nulla. Se fossi partito con le medie forse sarebbe potuta andare meglio, ma era la posizione che ci meritavamo». 

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