F1. GP Olanda, Ricciardo: "Lawson in Red Bull? Contento per lui. Io sono certo di poter restare in questa famiglia anche il prossimo anno"

F1. GP Olanda, Ricciardo: "Lawson in Red Bull? Contento per lui. Io sono certo di poter restare in questa famiglia anche il prossimo anno"
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Daniel Ricciardo, pronto al rientro in pista al Gran Premio d'Olanda 2024 e ad un anno dal suo infortunio, ha parlato della sua permanenza in Formula 1. Aspettava una chiamata dalla Red Bull per sostituire Perez, ma Helmut Marko preferisce Lawson
22 agosto 2024

La Formula 1 scalda i motori per tornare finalmente in pista dopo tre settimane dall’ultima volta. La pausa estiva è definitivamente andata in archivio e il paddock di Zandvoort è già in pieno fermento per il quindicesimo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Olanda. Anche Daniel Ricciardo è pronto al rientro, ad un anno dal suo infortunio al polso, ma quale sarà il suo futuro ancora non lo sa, ma sembra convinto di poter mantenere il sedile in Visa Cash App RB, mentre Liam Lawson dovrebbe essere promosso al fianco di Max Verstappen per il 2025 in sostituzione di Sergio Perez.

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“Ad essere onesto, non ho mai pensato di rientrare dalla pausa con un team diverso – ha esordito Daniel Ricciardo ai media presenti a Zandvoort, tra cui Automoto.it – qualcosa avrebbe potuto cambiare si, ma allo stesso tempo non mi aspettavo nulla e quindi non mi sono dato false speranze. Continuerò a fare quello che sto facendo e se arriverà una chiamata, risponderò. Al momento, ovviamente, non è arrivata. Helmut Marko ha detto che Liam Lawson avrà un posto in Red Bull il prossimo anno e mi va bene così – ha proseguito l’australiano commentando le parole del super consulente del team di Milton Keynes – So di avere ancora delle performance al miglior livello ed anche di essere consapevole di poter fare grandi cose. Questo mi porta ad essere in una buona posizione e quindi, quasi sicuramente, di avere un posto in questa famiglia anche nel 2025”.

“Mi devo focalizzare su questo. Penso che, parlando sempre di Liam, lo scorso anno abbia fatto un ottimo lavoro quando ha guidato la macchina dello scorso anno. Si merita un sedile in griglia per il prossimo anno e sono veramente felice per lui. Per quanto riguarda me, invece, non so ancora quale sarà il mio futuro ma se dovessi performare a dovere, sono certo di poter trovare un sedile. Sono sempre stato in contatto con il team dopo la gara di Spa. Abbiamo fatto anche un filming day ma non abbiamo parlato di aspettative per il prossimo anno o un “Hey, come stai? Cambierai squadra”. È chiaro che da Montreal in poi, ho fatto più dei risultati che loro si aspettavano da me e dovrò solamente continuare a farlo, solamente così le cose di risolveranno. La performance è tutto perché mi permettono di mantenere le chances di restare in griglia. Sono felice di essere tornato nella famiglia Red Bull ed è bello non dover cercare altrove, evitandomi anche delle distrazioni perché voglio concentrarmi solamente sul lavoro da fare in pista. È un approccio all-in ma questo mi permette di ottenere di più. Se non dovesse essere abbastanza, c’est la vie. Non voglio andare da qualche altra parte. Ho cambiato diverse squadre in questi ultimi anni e questo mi ha portato a ritirarmi in pratica. Ho iniziato a lavorare su me stesso e quello che ho fatto così sono tornato qui, ma è anche grazie alla Red Bull che mi ha dato quest’opportunità. Non voglio deludere e non voglio neanche pensare che non ci altro per me dopo. Voglio lavorare bene con loro”.

Quando sono arrivato qui, ho ripensato all’incidente che ho avuto lo scorso anno. Domani scenderò in pista e non mi farò intimorire da quello che è successo. Passerò per curva 3 e gli farò anche un piccolo ciao con la mano” ha aggiunto Ricciardo ricordando l’infortunio rimediato al polso che l’ha tenuto via dalla Formula 1 per circa un mese, venendo sostituito da Liam Lawson. “Qualche giorno fa ero al simulatore ed onestamente ho guidato normalmente, tutto è andato bene e mi sono sentito meglio. Non voglio avere una reazione sovrastimata come se ci fossero dei demoni in quel punto, del tipo “Oh my gosh, sono spaventato dal correre lì". No affatto, non voglio reagire così ma solamente tornare in pista”.

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