F1. GP Olanda, Lando Norris ci crede: "Io e McLaren siamo in lotta per il titolo, sia piloti che costruttori, ma c'è bisogno di perfezione"

F1. GP Olanda, Lando Norris ci crede: "Io e McLaren siamo in lotta per il titolo, sia piloti che costruttori, ma c'è bisogno di perfezione"
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La pausa estiva è arrivata al momento giusto per Lando Norris. Alla vigilia del Gran Premio d'Olanda, gara di casa del suo diretto rivale Max Verstappen, l'alfiere della McLaren ha confermato che lui e il team sono in lotta per i titoli piloti e costruttori e che avranno degli aggiornamenti per questo weekend
22 agosto 2024

La Formula 1 è pronta a tornare in pista dopo la pausa estiva. A tre settimane dall’ultima volta, i piloti si ritrovano nel paddock, già in pieno fermento, di Zandvoort, dove si terrà il quindicesimo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Olanda 2024, a casa di Max Verstappen. “Ho riguardato tutto quello che è successo ed ho imparato cosa è andato storto, ma sto lottano per il campionato – ha esordito Lando Norris ad Automoto.it – Non sarò molto felice se non dovessi performare al livello necessario per battere Max Verstappen e la Red Bull, ma anche gli altri piloti”.

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“Sono il solito di sempre e sono felice di come sia andata questa pausa, anche se è finita. Ho rivisto tutti gli errori e i punti persi per la via, che non sono al livello di cui ho bisogno se veramente voglio lottare per il campionato con un pilota come Max” ha proseguito il pilota della McLaren. “Ho lavorato molto su questo punto e spero di tornare più forte di prima. Non è una sola area quella in cui abbiamo bisogno di migliorare, ma un mix di cose in realtà, ma tutto ha inizio dal primo giro. Dopo quello devo dire che in generale le gare vanno molto bene e il passo è veramente molto buono, sono contento anche delle strategie. Non sono tante le cose da cambiare, ma sono fondamentali per far andare tutto alla perfezione”.

Per il team ovviamente le possibilità di portare a casa il titolo costruttori c’è. Anche come pilota è ancora alla portata ovviamente, ma ci sono tanti punti di differenza e la lotta è con Max. Voglio essere ottimista e dire che ci siano ancora possibilità ma è una grande sfida. So come performiamo e di cosa possiamo fare quando le cose vanno bene quindi voglio credere che sia possibile. Avere un buon momento per me e per il team potrebbe essere positivo per la motivazione di tutti noi. Speriamo che vada per il verso giusto questo weekend, anche perché lo scorso anno abbiamo fatto bene e spero di poter ripetermi. Avremo anche alcune novità per la vettura e sarebbero le prime importanti da Miami, che ci hanno aiuto molto a fare passi in avanti ed avvicinarci agli avversari”.

“Questa pausa estiva è arrivata al momento giusto. Avrei voluto iniziarla con un mood migliore, ma almeno mi ha dato la possibilità di rivedere cosa non ha funzionato per risolvere e provare cose nuove. Ho lavorato molto sulle partenze, anche se non è l’unica a poter fare la differenza, perché è successo che, anche scattando bene, chi mi era dietro poi mi sorpassare. In Spagna ho sbagliato ed ho perso la vittoria contro Max che invece è partito benissimo. Devi essere perfetto per lottare con lui ed anche il minimo deficit o punto debole più farti male facilmente. Stesso discorso anche per il passaggio nella prima curva che non è proprio il mio punto forte. Sono sempre andato bene in qualifica quindi le possibilità di ottenere in più sono veramente alte.”

Correre qui con questo vento forte rende le cose ancora più complicate di quanto la gente possa pensare – ha aggiunto Norris commentando le forti raffiche che stanno sferzando sul circuito di Zandvoort e che sono previste per il proseguo del weekend – Anche se non c’è molto vento, tipo 10 km/h, senti la differenza ed ho sentito che sono previsti fino ad 80 km/h. Non ho mai corso con condizioni del genere e, onestamente parlando, penso che sia anche abbastanza pericoloso perché quando entri in curva con una certa velocità, tipo alla sette, ed hai 60/70 oppure 80 km/h di vento che cambia la traiettoria della macchina, non c’è nulla che il pilota possa fare. Puoi finire nella ghiaia o nel muro. Non so proprio cosa aspettarmi. Vedremo domani cosa ci dirà la pista” ha chiosato il britannico.

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