F1. GP Olanda, Charles Leclerc: "Non mi aspetto di tornare ai livelli di Monaco. Presto arriveranno degli aggiornamenti"

F1. GP Olanda, Charles Leclerc: "Non mi aspetto di tornare ai livelli di Monaco. Presto arriveranno degli aggiornamenti"
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Dopo la pausa estiva, Charles Leclerc è pronto a tornare in pista per il Gran Premio d'Olanda 2024. L'obiettivo della Scuderia Ferrari è quello di ottimizzare il potenziale della vettura, ma il monegasco non si aspetta di poter tornare ai livelli avuti a Montecarlo
22 agosto 2024

La Formula 1 è pronta a tornare in pista dopo la pausa estiva. A tre settimane dall’ultima volta, i piloti si ritrovano nel paddock, già in pieno fermento, di Zandvoort, dove si terrà il quindicesimo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Olanda 2024, a casa di Max Verstappen. “Il vento ci metterà a dura prova perché nessuna macchina è progettata per queste raffiche – ha dichiarato Charles Leclerc ad Automoto.it – che ci aspettiamo fino a 80 km/h, e non credo che ci saranno molte auto domani in pista se dovesse essere così forte”.

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Speriamo che nella giornata di sabato e domenica si affievolisca un po’ ma rimane comunque molto forte rispetto alle situazioni solite. Sicuramente, però, rispetto allo scorso anno, abbiamo fatto diversi passi in avanti quando abbiamo caratteristiche del genere, ma vedremo. Abbiamo già visto dei risultati consistenti durante la prima parte di stagione con un vento. Avere una vettura più consistente e prevedibile è sicuramente positivo” ha proseguito il monegasco della Scuderia Ferrari. “Le cose cambiano molto velocemente e lo abbiamo visto con la Red Bull che fino allo scorso anno sembrava inarrivabile, almeno fino al 2026, eppure adesso non è più così ed è inaspettato. Solitamente in Formula 1 ci vuole veramente molto tempo prima di riuscire a colmare un gap e raggiungere un altro team. McLaren questa stagione ha fatto veramente dei grossi passi in avanti ed anche molto velocemente e sono abbastanza sorpreso anche dalla Mercedes che nelle ultime gare è stata forte. Sfortunatamente, però, noi siamo quel team che sta faticando di più. Ci stiamo lavorando e sono pienamente convinto del lavoro che stiamo facendo e degli aggiornamenti che porteremo. Non so dire quanto ma ci permetteranno di migliorare”.

Non mi aspetto di poter tornare ai livelli a cui eravamo prima di Monaco perché prima avevamo passo e adesso non più. Abbiamo avuto cinque o sei gare dopo Montecarlo dove abbiamo provato cose estreme per il set-up e non è stato ottimale per il nostro weekend di gara. Ma negli ultimi due appuntamenti abbiamo ottimizzato i punti che potevamo prendere con la macchina che abbiamo adesso. Questo è il nostro taget al momento. Fin quando non riavremo passo, ci focalizzeremo sull’ottenere il massimo da quello che abbiamo per non perdere punti nel confronto con i nostri rivali. Quando avremo i prossimi aggiornamenti, speriamo di poterci riportare nella lotta. Non penso che sia diventata una tendenza il fatto di faticare con gli aggiornamenti, anche se di recente abbiamo avuto dei problemi, come il bouncing delle ultime gare, ma adesso lo stiamo già risolvendo. Questi nuovi aggiornamenti che arriveranno speriamo che ci aiutino a migliorare perché abbiamo visto che la vettura ha delle caratteristiche che ci rendono deboli rispetto agli altri”.

Onestamente non credo che l’addio di Enrico Cardile, il nostro direttore tecnico, abbia influito molto sul programma degli sviluppi perché da quando è andato via sono passate solamente tre settimane di ferie, quindi, è difficile vedere dei cambiamenti. Allo stesso tempo, come abbiamo sempre detto anche in passato, non dipende da una singola persona, ma dall’intero gruppo. Non è che, andato via Enrico, abbiamo cambiato completamente approccio. C’è tanta inerzia all’interno di un team come Ferrari. Per noi, al momento, tutto è già chiaramente definito su quali siano i nostri obiettivi, sia a lungo che breve termine. Abbiamo ancora la stessa visione su quali sono i nostri punti deboli e quali siano le soluzioni ad essi”.

Quello che cambia tra la macchina di Montecarlo e quella delle gare successive è solamente il tipo di performance. Non siamo abbastanza veloci. Se guardiamo a Budapest o Spa, avevamo un buon passo, senza particolari problemi, anche se la macchina era un poco schizzinosa, con del bouncing in alcuni punti che ci ha portati a fare dei compromessi per evitarlo. Tutto questo ci ha fatti rallentare. Sono piccoli dettagli che non ci permettono di trovare la performance che vorremmo” ha chiosato il numero #16 di Maranello.

Charles Leclerc e la sua amicizia con Carlos Sainz

Io e Carlos abbiamo veramente una grande amicizia. Tuttavia, io non sono il primo a cui lui chiede consiglio, ma più suo padre e il team che lo circonda. Ma ne abbiamo comunque parlato e qualche volta mi ha chiesto “cosa dovrei fare secondo te?”. Allo stesso tempo, io e lui rimaniamo avversari quindi dobbiamo trovare un equilibrio tra l’amicizia che abbiamo ed il resto. Ma il suo rapporto con me e il team è lo stesso di sempre e sono convinto che i miei consigli non abbiamo influenzato la sua decisione finale di andare alla Williams”.

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