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Il Gran Premio d'Olanda di Formula 1 è a rischio: il governo presieduto dal premier Mark Rutte ha infatti deciso di bandire gli eventi di massa fino al 1° settembre. Il GP d'Olanda era già stato rinviato dalla data originaria, il 3 maggio, ma si pensava ad uno spostamento intorno a Ferragosto, visto che la pausa estiva dei team è stata anticipata tra marzo e aprile. Dal momento che l'ordinanza dell'amministrazione Rutte comprende anche gli sport professionistici, è da escludere la disputa della gara con pubblico entro fine agosto.
Sarebbe un colpo pesante, visto che i biglietti erano andati a ruba, spinti dall'effetto della presenza di Max Verstappen nel Circus. Ma anche lo svolgimento della corsa a porte chiuse diventa difficile: visto il numero di persone necessarie per garantire il regolare svolgimento della corsa, tra commissari e membri dei team, nel paddock è impossibile non creare assembramenti potenzialmente deleteri nell'ottica di contenimento dei contagi da COVID-19 nella quale è stata presa la decisione del governo olandese.
Si tratta dello stesso problema del GP di Francia e del GP del Belgio, visto che le amministrazioni locali hanno vietato le manifestazioni di massa fino a metà luglio e fine agosto, rispettivamente. Al momento, l'ipotesi di F1 e FIA prevede l'inizio della stagione 2020 a luglio, forse con il GP d'Austria, scenario plausibile visto che in quella nazione le restrizioni sono già in fase di allentamento. Non è esclusa nemmeno la possibiltà di svolgere due gare sullo stesso circuito. Al momento, però, tutto tace.