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ZANDVOORT - Capire la Ferrari diventa una impresa difficile per chi non riesce a capacitarsi come si faccia a partire nel mondiale con vittorie a ripetizione, pit stop perfetti e un vantaggio di 50 punti e ritrovarsi a 7 gare dalla fine con una serie di errori ai pit stop, prestazioni che dal sabato alla domenica spariscono e un distacco di 109 punti dal vertice della classifica piloti. Charles Leclerc partiva in prima fila ad appena 21 millesimi da Verstappen e si diceva certo di poter fare la pole perché sapeva dove aveva sbagliato. Alla prima curva l'olandese era davanti e la Ferrari ha cominciato a perdere terreno. Fin qui la cosa era comprensibile, visto il maggior degrado delle gomme sulla rossa rispetto alla Red Bull. Poi il fattaccio:
Sainz ai box e la gomma posteriore sinistra che non si trova. Un tuffo nel passato, Nurburgring 1999, in cui Eddie Irvine fu protagonista dello stesso episodio: "Dai ragazzi, non scherziamo, io non c'entro - ha detto poi il pilota irlandese ospite in Olanda - è facile riderci sopra ma è tutto molto più complicato". Escluso quindi un intervento di Irvine nella sparizione della gomma, vuol dire che l'organizzazione non ha funzionato come avrebbe dovuto. Nel frattempo Sainz è stato protagonista in negativo di altri due episodi. Al cambio gomme successivo all'entrata della Safety Car, è ripartito chiudendo la strada ad Alonso e gli hanno dato 5 secondi di penalizzazione e poi il giallo della bandiera gialla col sorpasso a Perez con la macchina di Bottas ferma in traiettoria. Sventolio di bandiere gialle, sorpasso compiuto e nessuna decisione in merito.
Fatto sta che quella che doveva essere una gara per la vittoria si è tramutata in una sconfitta e altri punti persi in classifica generale contro Verstappen. Il problema? Che la Ferrari non sta migliorando come gli altri. "Siamo partiti bene a inizio anno - ha detto Leclerc - ma durante la stagione molti hanno migliorato. Monza non è sulla carta la pista più favorevole alla nostra macchina per cui non mi aspetto molto". E quando parla di altri che hanno migliorato, il riferimento è alla Mercedes che senza uno svarione di Hamilton in corsia box, ha rifiutato il pit stop con le gomme morbide, cosa che ha fatto Russell, avrebbe potuto vincere contro Verstappen perché negli ultimi giri a parità di gomme la Mercedes era meglio della Red Bull. E pure per loro Monza non sarà la pista favorita, come dire che Verstappen si tiene pronto a un altro successo e stavolta a casa nostra.