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ZANDVOORT - Viste le premesse, poteva finire in modo diverso. Le Ferrari che fanno sognare il venerdì e poi in gara finiscono doppiate, Giovinazzi con l'Alfa Romeo che fa sognare un risultato clamoroso al sabato e poi in tre curve vede svanire il sogno dopo un duello ravvicinato con Sainz.
Il bilancio finale è Leclerc 5 a un giro con Sainz 7, superato pure da Alonso sul finire, e Giovinazzi 14 a due giri: "Al via ero più veloce di Sainz - dice Giovinazzi - e stavo per superarlo e portarmi anche davanti a Leclerc perché avevo preso un buon via. Lui è stato molto aggressivo e mi ha spinto fuori e ho alzato il piede col risultato che non solo mi ha passato Carlos ma anche le due Alpine e Ricciardo. Non so se aveva qualcuno all'esterno che lo ha spinto verso di me, di sicuro ero molto deluso per come andava. Poi ho forato dopo il pit stop e sono stato costretto a una seconda sosta. A questo punto c'è poco da dire" e si allontana sconsolato".Peccato perché poteva essere una corsa importante per il suo futuro.
In Ferrari, invece, sono proseguiti i problemi di sempre, con Leclerc che ha cercato, anche con una sosta ritardata, di superare Gasly ma il passo gara della Alpha Tauri era superiore e non c'è stato verso di recuperare posizioni. Sainz, invece, dopo aver qualificato la sua Ferrari a 10 millesimi da Charles, in gara è lentamente sparito con un consumo maggiore delle coperture, tanto che non è riuscito a resistere alla rimonta di Alonso.
"Devo ringraziare i meccanici perché sabato hanno fatto davvero un lavoro incredibile nel riparare la macchina" ha detto lo spagnolo e in effetti il lavoro di gruppo dei ragazzi di Maranello ai box è stato fantastico, perché la SF21 era messa davvero male dopo l'urto contro le barriere alla curva3. Adesso arriva Monza, con la speranza che per i colori italiani ci sia un colpo di reni che consenta di fare bella figura. Perché vedere quella bandiera solitaria della Ferrari in una tribuna piena di tifosi olandesi vestiti di arancio, fa capire che la passione e il tifo è ancora tale da sfidare pure i tifosi più agguerriti in terra straniera.