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Miglior prestazione per Valtteri Bottas nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio della Toscana Ferrari 1000 di Formula 1. 1'16"989 è il crono colto dal finlandese della Mercedes, che ha preceduto il compagno di squadra, Lewis Hamilton. La F1 affronta per la prima volta in un weekend di gara una prova molto impegnativa, perché il circuito del Mugello, estremamente tecnico e parecchio veloce, non dà tregua ai piloti. Lo dimostra l'on-board impressionante di Hamilton nelle libere 1 di stamani: l'inglese ha percorso il pieno l'iconico tratto dalla Savelli all'Arrabbiata 2, sostenendo delle sollecitazioni erculee, fino a 5,6 g. E finché si tratta di un giro singolo è un conto; altra impresa è farlo in gara. Sarà una prova prima di tutto fisica, quella del Mugello.
La Mercedes, anche su una pista nuova, ha comunque suonato la carica sin da questa mattina. E non è una sorpresa. Lo è invece il feeling di Bottas col Mugello: il finlandese si è dimostrato molto più rapido di Hamilton. Può anche essere frutto di un approccio diverso ad una pista nuova, ma il vantaggio di Bottas, soprattutto nel primo settore, al momento è concreto. In ogni caso, entrambi si sono dimostrati molto efficaci con la hard, il compound più duro in assoluto della gamma di Pirelli, che per la gara toscana ha puntato su un approccio conservativo per via delle forti sollecitazioni agli pneumatici. Rispetto a Monza, si è avvicinata la Red Bull, che specie con Max Verstappen, terzo, si candida al ruolo di outsider di lusso che ha spesso ricoperto in questa stagione.
Quarta posizione per Alexander Albon, della Red Bull, davanti ai due piloti della Renault, Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon, e a Sergio Perez, della Racing Point. Completano la top ten il vincitore del GP di Monza, Pierre Gasly; il finlandese di casa Alfa Romeo Racing, Kimi Raikkonen, che proprio al Mugello nel 2000 effettuò il suo primo test in F1 con la Sauber; e Charles Leclerc, della Ferrari. La SF1000, splendida nella sua livrea rosso amaranto, sembra essere meno in difficoltà rispetto alla Caporetto di Spa e Monza. In mattinata, la Rossa deve aver svolto lavori differenziati con Leclerc e Vettel, visto che il primo, notevolmente più incisivo, ha fatto registrare velocità sul dritto molto più elevate rispetto al futuro pilota di casa Aston Martin. Una differenza che può essere ricondotta al fatto che i piloti stiano prendendo le misure della pista, come un serpente pronto ad inghottire la preda: un approccio diverso al nuovo, insomma, al netto di fattori tecnici che non conosciamo.
Fatto sta che nel pomeriggio sia Leclerc che Vettel sono stati protagonisti di testacoda, segno che la capricciosa SF1000 non smette di fare le bizze. La sensazione è che la Rossa possa giocarsela per la Q3, anche se nelle posizioni meno nobili. Meglio di niente, visti gli ultimi weekend, anche se il passo gara, soprattutto con Vettel, ridimensiona le chance della Rossa nella gara numero 1.000 della sua storia. Proprio Sebastian Vettel è dodicesimo, alle spalle del suo futuro compagno di squadra, Lance Stroll. Dopo la bandiera a scacchi, il motore della SF1000 del tedesco si è ammutolita. Tredicesima e quattordicesima posizione, rispettivamente, per Carlos Sainz e Lando Norris. La McLaren, dal canto suo, su una pista più tecnica e con sezioni di curve senza respiro esce profondamente ridimensionata rispetto a Monza. Nella lotta di centro classifica, la Renault sembra poter ambire ad essere la terza forza in campo, soprattutto sul giro secco, con una Racing Point alla finestra, con prove comparative per l'efficiacia delle nuove pance portata per la gara del Mugello.
Norris, peraltro, è stato protagonista di un fragoroso botto in curva 3: l'inglese è finito con una gomma sulla ghiaia, pagandone vistosamente le conseguenze finendo a muro. Solo danni all'orgoglio per Norris, che ha cercato e trovato il limite della pista: con le vie di fuga old-style del Mugello, ogni minimo errore si paga. Meglio oggi che domani, questo è sicuro. L'incidente di Norris ha causato un regime di bandiera rossa per consentire la rimozione della sua MCL35 incidentata: molti team hanno dovuto interrompere anzitempo i loro run con le rosse. Quindicesima posizione per Daniil Kvyat, dell'Alpha Tauri, davanti a George Russell, della Williams, e al nostro Antonio Giovinazzi, dell'Alfa Romeo Racing. Chiudono la classifica Nicholas Latifi, della Williams, e Kevin Magnussen e Romain Grosjean, piloti di una Haas flagellata da problemi di affidabilità. Da segnalare, infine, è un contatto tra Perez e Raikkonen, col primo appena uscito dai box e il secondo sopraggiunto a brevissimo.